Volvo
EX30

da 35.900

Lungh./Largh./Alt.(cm)

423/184/155

Posti

5

Bagagliaio (litri)

318/904

Garanzia (anni/km)

3/100.000

In sintesi

L’auto più piccola mai costruita dalla casa svedese è la Volvo EX30: una crossover elettrica lunga 4,23 metri. Il suo design esterno ricorda, in piccolo, quello della sorella maggiore EX90: sbalzi uniformi, ruote grandi, gruppi ottici anteriori a “martello di Thor” e mascherina chiusa. Dentro, è ancora più minimalista. Niente cruscotto davanti al guidatore, ma le informaioni principali sono nella parte superiore del touchscreen verticale da 12,3” al centro della plancia. L’abitacolo della Volvo EX30, ben rifinito, ha rivestimenti solo in materiali rinnovabili o riciclati: non prevista la pelle. I portaoggetti sono numerosi e il divano è largo, ma è i centimetri a disposizione della testa e delle gambe di chi si accomoda dietro non sono molti. Il vano bagagli ha una forma regolare, ma la capienza è di soli 318 litri, che diventano 904 quando si reclina il divano. La EX30 è a trazione posteriore (con un motore montato dietro da 272 CV) o integrale: quest’ultima versione si chiama Performance e, grazie a due propulsori in grado di generare in tutto 428 CV, secondo la casa di Göteborg impiega solo 3,6 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h. Sono due le tipologie di batterie: la LFP (al litio ferro fosfato) da 51 kWh promette un’autonomia di 344 km mentre con la NCM (al litio nickel manganese cobalto) da 69 kWh le percorrenze salgono a 480 chilometri per la variante a due ruote motrici e a 460 per la 4x4. Tre gli allestimenti: Core, Plus e Ultra. Il “base” è già abbastanza completo e offre, tra le altre cose, numerosi assistenti alla guida, i cerchi in lega di 18”, il climatizzatore automatico monozona, il cruise control adattativo e i sensori di parcheggio con retrocamera.

Versione consigliata

La Volvo EX30 ha un buon rapporto prezzo/contenuti, specialmente nella verisone intermedia Plus: rispetto alla Core aggiunge i cerchi in lega di 19”, il “clima” automatico bizona, l’impianto audio della Harman Kardon, il Pilot Assist (al cruise control adattativo si aggiunge il mantenimento della vettura all’interno della corsia), il portellone motorizzato, la ricarica wireless per gli smartphone e i sensori di parcheggio anteriori. La più costosa Ultra è interessante solo perché è l’unica della gamma a offrire l’utile caricatore di bordo da 22 kW (le altre si limitano a 11 kW in corrente alternata). Le versioni meno potenti offrono prestazioni assai vivaci che non fanno quasi sentire il bisogno di passare alla “cattivissima” Performance. Per quanto riguarda la scelta della batteria, invece, consigliamo quella più piccola solo se contate di usare la vettura più che altro su brevi tragitti. Per i viaggetti meglio puntare sulla Extended Range: oltre a promettere un’autonomia più lunga prevale anche nella potenza massima di ricarica in corrente continua accettata (153 kW contro 134). 

Perché sì

FINITURE L’abitacolo è costruito con cura: plastiche morbide nella parte alta della plancia e rigide, ma di buona qualità e ben assemblate, in quella inferiore.
PRESTAZIONI La versione “base” ha 272 CV e secondo la casa impiega meno di 6 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.
SICUREZZA Tanti aiuti elettronici sono di serie sull’intera gamma.

Perché no

ABITABILITÀ I passeggeri posteriori hanno pochi centimetri a disposizione della testa e delle gambe
DETTAGLI Alcune soluzioni adottate per risparmiare sui costi di produzione sono scomode. Ad esempio i quattro pulsanti degli alzacristalli elettrici sono tutti concentrati nel bracciolo centrale. 
VANO BAGAGLI Ha una forma regolare ma è poco capiente: solo 318 litri che diventano 904 quando si reclinano i sedili posteriori.

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