Gli intervalli di manutenzione previsti per le auto ibride non differiscono da quelli dei modelli a convenzionali, mentre aumentano i controlli necessari per verifica l'adeguata efficienza della parte elettrica. Un aggravio di lavoro che non sempre si trasforma in un maggiore esborso, come emerge dalle dichiarazioni controverse di alcuni costruttori. Per qualche marchio il costo del tagliando cresce del 10-12%, per altri si ha una sostanziale parità delle spese rispetto alle auto “normali” e per qualcuno si ha una riduzione dell'esborso per la manutenzione ordinaria. Un calo giustificato dall'assenza, su alcuni modelli, di componenti soggetti ad usura, come il motorino di avviamento, e dalla minore usura di alcuni componenti. Le pastiglie dei freni, ad esempio, hanno un minore consumo grazie al maggiore “freno motore” dovuto al sistema di rigenerazione delle batterie in fase di decelerazione. Quanto alle revisioni periodiche, non ci sono particolari differenze rispetto alle auto tradizionali.