Fra le curve ci si diverte, ma l’auto è valida anche in città. Il prezzo, non basso, include i cerchi in lega di 17”, i fendinebbia e il “clima” bizona, mentre si pagano il cruise control e i sensori di parcheggio.
L’Alfa Romeo Giulietta è divertente da guidare, inoltre, consuma poco in tutte le condizioni di marcia, mentre è migliorabile l’insonorizzazione. In allestimento Distinctive non è regalata.
Interessante abbinata tra cambio a doppia frizione e motore diesel: si tratta del vivace, ma pure parco, 2.0 da 175 CV. Piacerà agli sportivi la possibilità di selezionare le marce tramite i paddle al volante.
Con il nuovo 1.4 turbo a benzina da 150 CV la Giulietta sprizza carattere, mentre l’inedito allestimento sportivo Sprint celebra i 60 anni dell’omonima coupé del Biscione. Abbiamo guidato entrambe.
Il motore è il 1.4 MultiAir turbo da 170 CV: convince per prestazioni e consumi. Il cambio robotizzato a doppia frizione è rapido e dolce ma, in modalità automatica, tira troppo le marce.
Si rinnova la Giulietta più sportiva: la Quadrifoglio Verde eredita cambio robotizzato e motore dalla piccola supercar 4C. Convince per prestazioni ed equilibrio, ma si “perde” nei dettagli.
Il recente leggero aggiornamento non ha cambiato l’aspetto dell’Alfa Romeo Giulietta che, con il nuovo 2.0 turbodiesel da 150 cavalli, si conferma brillante nella guida e confortevole. Sempre carenti la visibilità posteriore e la disponibilità di portaoggetti.
La crossover compatta a “pila” Renault 4 omaggia l’antenata nata negli anni 60. Ha uno stile originale, dentro è spaziosa e ha un baule capiente e ben accessibile. Facile da guidare, incassa bene le buche, ma in autostrada i fruscii sono evidenti.
La KGM Actyon è una spaziosa suv che si distingue per lo stile ed è rifinita con notevole cura. Sullo sconnesso, però, è un po’ rigida e molti comandi sono raggruppati in uno schermo lento nella risposta.
Prodotta in soli 33 esemplari, l’Alfa Romeo 33 Stradale ricorda nelle forme l’omonima coupé del 1967. Di sicuro valore collezionistico, ha prestazioni da vera supercar ma alla guida non intimorisce. Il 3.0, però, potrebbe “suonare” meglio.