PIACE L’ELETTRICA PREMIUM - Che l’auto elettrica scelga la via della fascia “premium” del mercato per imporsi? Pare un paradosso ma c’è da chiederselo di fronte alle dichiarazioni fatte dal responsabile delle vendite della BMW Ian Robertson. Al salone di Los Angeles Robertson ha dichiarato all'agenzia Reuters che la BMW ha già un portafoglio ordine per la
BMW i3 di circa 10 mila unità. Ciò mentre notoriamente altri modelli di fascia bassa, di altri costruttori, languono. O forse la cosa è un po’ più articolata.
E “FUNZIONA” ANCHE LA I8 - Lo stesso Robertson ha anche diffuso dati lusinghieri per la nuova
BMW i8 ibrida plug-in, attesa sul mercato nella primavera del 2014. Senza fare numeri, il manager ha affermato che tutte le BMW i8 previste per il primo anno di produzione sono state già prenotate. Insomma, un altro successo.
INVESTIMENTO DA CAPOGIRO - Ciò nonostante la valutazione economica del capitolo “elettrica” per la BMW è complessa, e per certi versi comporta qualche interrogativo. Gli investimenti della BMW per progettare e sviluppare la tecnologia dell’auto elettrica ammontano a circa 2,7 milioni di dollari, pari a 2 miliardi di euro. Tanti. Per arrivare alla soglia di pareggio economico occorreranno evidentemente molte vendite, sia pure considerando che i modelli elettrici sono utili per i costruttori per equilibrare il bilancio complessivo del CO2 emesso dall’intera gamma prodotta.
IMPEGNO TECNOLOGICO A 360 GRADI - Ma c’è del resto, appunto ancora avvolto da interrogativi. La BMW è molto impegnata nelle tecnologie legate alla realizzazione della BMW i3, come la scocca in carbonio (prodotta negli Usa da una società che per vie indirette è legata alla BMW) e le batterie agli ioni di litio. Proprio le batterie sono l’argomento centrale in tema di auto elettrica e hanno suscitato molto interesse le voci secondo cui le attuali batterie al litio starebbero per essere superate. Secondo indiscrezioni, la IBM starebbe mettendo a punto delle batterie capaci di garantire una autonomia di 800 chilometri, cosa che cambierebbe totalmente lo scenario “elettrico”.
SCOMMESSA GLOBALE - Essendo chiaro che chi arrivasse per primo a risultati del genere avrebbe un vantaggio competitivo enorme, è inutile attendersi conferme di studi del genere. Certo è che la BMW ha investito davvero tanto, e non solo nella messa a punto della vettura, ma appunto nella ricerca delle tecnologie più avanzate idonee a rendere possibile una vettura elettrica efficiente. Dunque, complimenti per le 10 mila i3 già ordinate, ma lecito anche pensare che forse la scommessa è ben più grande.