QUANDO ARRIVA, FA PAURA - Non nascondiamo che vedere apparire la BMW M2 Coupé Competition negli specchi retrovisori può incutere un certo timore: i fari appuntiti danno l’idea di occhi accigliati, mentre le numerose prese d’aria nel frontale trasmettono un notevole carico di “cattiveria”. Nella coda, appena accennata, si notano il piccolo spoiler sul bordo del cofano e i quattro terminali di scarico tipici della serie “M”. Il 3.0 biturbo con distribuzione a fasatura variabile, è avvolto da una barra duomi” a U (migliora la precisione di guida collegando le sospensioni anteriori) in materiale composito.
NON CONOSCE IL SOTTOSTERZO… - Gestire in pista un motore esuberante come quello della BMW M2, è davvero impegnativo. Premendo a fondo il “gas” da 3000 giri è abbastanza difficile evitare lunghe sgommate: per questo al Nürburgring abbiamo optato per la modalità Sport (troppo “libera” la Sport+). Affiancato da un cambio non sempre rapido in scalata, il 3.0 estrae dalle curve con veemenza e, col pack M Driver’s può portare la BMW M2 Coupé Competition fino a 280 orari (peraltro autolimitati). Quando si spinge, spremendo il motore fino a 7700 giri, si gode di inserimenti in curva davvero pronti e di un avantreno equilibrato e scevro da tendenze al sottosterzo.
… MA AMA IL SOVRASTERZO - La BMW M2 è un “animale da misto” e da piste ben pavimentate, ma è andata un po’ in crisi al Nürburgring per lo scarso controllo del retrotreno: su fondo gibboso saltella, balla e “parte dietro”, anche nel veloce ondulato (ove è necessaria parecchia cautela), mentre, in compenso, sui percorsi stretti, il sovrasterzo è coreografico, divertente e ben gestibile. Per giunta, nella Nordschleife si è pure evidenziato qualche limite di freni: sotto stress diventano rumorosi e perdono progressivamente efficacia. Precisiamo che (per una serie di motivi tecnici e pratici) il giro documentato con le riprese video non rappresenta quello migliore in assoluto ottenuto con la BMW M2 Coupé Competition nel corso della nostra trasferta in Germania. Al Ring, infatti, nelle giornate aperte al pubblico risulta sempre più difficile spuntare “tempi puliti”, senza, cioè, essere penalizzati dai sorpassi o dai restringimenti di corsia per l’intervento dei mezzi di soccorso (dovuti agli incidenti che si verificano quasi ogni ora). Per questo ci siamo appoggiati alla società belga “SkyLimitEvents”, che organizza giornate di prove libere aperte soprattutto agli appassionati esperti.
CI TENIAMO SEMPRE UN BUON MARGINE - Come capita ormai con tutte le sportive, anche in questa occasione, per sviscerare pregi e difetti della BMW M2 e valutarne il reale potenziale in pista, l’abbiamo portata al Nürburgring (guarda il video qui sotto). Dove, una volta tanto, l’asfalto offriva un grip decente e pure il traffico non era male.
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