NON TEME CONFRONTI - Lamborghini Urus? Ferrari Purosangue? Aston Martin DBX? No, la suv più potente e veloce di sempre, a quanto pare, ha passaporto americano. La Drako Motors, piccola casa automobilistica con base a San Jose, in California, che tre anni fa si era fatta notare per la GTE, supercar al 100% elettrica da 1.200 CV e 330 km/h, ha svelato la sua nuova “belva” a batteria al salone di Los Angeles in corso al Convention Center della città degli angeli fino al prossimo 27 novembre. Ma cosa rende la Drako Dragon così “stratosferica”?
È FATTA TUTTA IN FIBRA DI CARBONIO - Per quanto, ormai, le cavallerie “esagerate” dei modelli a pile pluri-motore non facciano quasi più notizia, i 2.000 CV sprigionati dai quattro motori elettrici della Drako Dragon sono un dato che non può certo passare inosservato. Anche perché sono chiamati a spingere un corpo vettura che ferma l’ago della bilancia a 2.253 kg: un valore non eccessivo se pensiamo che si tratta di una suv di taglia extra-large lunga 505 cm e larga 205 cm. Il merito è in gran parte della scocca, costruita interamente in fibra di carbonio: una novità assoluta per una vettura di questa categoria. Non a caso la Drako parla di “un nuovo tipo di hypercar”, e scorrendo rapidamente la scheda tecnica di questa super ammiraglia a ruote rialzate (ma neppure più di tanto, visto che da terra è alta 160 cm), lo slogan non sembra avventato.
DISEGNATA A TORINO - Le prestazioni annunciate dalla casa californiana per la Drako Dragon sono a dir poco sbalorditive, con uno scatto da 0 a 100 km/h in circa due secondi e altri sette per “bruciare” il quarto di miglio e una velocità massima superiore ai 320 km/h. Promettono performance straordinarie anche le batterie, che con una carica completa garantirebbero, in condizioni ideali, percorrenze fino a 675 km e, secondo il costruttore, accettano la ricarica rapida fino alla mostruosa potenza di 500 kW. Questi numeri da capogiro, naturalmente da verificare, si devono anche a un attento studio delle superfici della carrozzeria, disegnata dalla torinese GranStudio per fendere il vento e dotata di alcune ingegnose soluzioni per contribuire a tenere l’auto incollata all’asfalto. La più originale, analizzando lo stile atletico e “affilato” della Drako Dragon, è rappresentata dai contrafforti ricavati appena dietro il finestrino posteriore: servono a tenere il flusso d’aria il più possibile aderente ai fianchi, indirizzandolo inoltre verso la coda, tronca per ridurre le turbolenze.
FA UNA GRAN SCENA - Altamente spettacolare è il sistema di apertura delle ampie portiere. A bordo della Drako Dragon si entra sollevandole “ad ali di gabbiano”, e senza alcun intralcio per tutti e cinque gli occupanti, data l’assenza del montante centrale. Nella sua estrema semplicità, l’abitacolo è lussuoso, con alcuni dettagli liberamente ispirati al made in Italy. Un esempio? Il motivo esagonale del rivestimento dei pannelli delle porte e dei sedili in pelle e fibra di carbonio ricorda quello delle più recenti supercar Lamborghini. Tutti i comandi si gestiscono dal volante a due razze, e naturalmente dal gigantesco schermo touch-screen posto al centro della plancia. Due schermi aggiuntivi trovano posto dietro i poggiatesta delle poltrone del guidatore e del passeggero. Le prime consegne di questa super lussuosa suv americana sono previste per il 2026, ma sul sito del costruttore è già possibile prenotare una. Serve un’anticipo di 5.000 dollari per assicurarsi uno dei 99 esemplari della serie di lancio First Edition, mentre ne bastano 500 per il modello “normale”. Il prezzo? Super come tutto il resto: si parte da 290.000 dollari, che corrispondono a poco più di 283.000 euro al cambio attuale.