ASPETTANDO GLI INCENTIVI… - Nel 2021 la Fiat Nuova 500 è stata l’auto elettrica più venduta nel nostro Paese. Tra i motivi del suo successo c’è senza dubbio il design personale e curato, oltre alla tecnologia al servizio di sicurezza e connettività e all’ampia possibilità di configurazione: tre tipi di carrozzeria (“classica”, cabrio e 3+1), otto colori, due livelli di potenza e di autonomia e tanti optional e pacchetti per rendere ciascuna vettura unica. Con gli incentivi che stanno per “tornare in campo” (ne abbiamo parlato qui) e che prevedono fino a 6.000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica, le aspettative a Mirafiori sono alte. È in questo impianto torinese, infatti, che “nasce” questa citycar a corrente, al ritmo di 304 vetture al giorno su due turni di produzione. Numeri destinati a salire ulteriormente, non appena il mercato dell’auto si riprenderà (qui trovi i dati di marzo).
DIAMO I NUMERI - L’impianto di produzione di Mirafiori, in cui in 80 anni hanno preso forma quasi 29 milioni di vetture, è oggi fra i più moderni e “green” del gruppo Stellantis. Qui su un’area di 737.500 metri quadrati (di cui oltre 450.000 coperti) quasi 2700 persone si dedicano ogni giorno alla produzione della Fiat Nuova 500, e non solo. Infatti, la citycar elettrica occupa una delle due linee di produzione, mentre la seconda (si parla di circa 80 vetture al giorno) è dedicata alle Maserati Levante, Ghibli, Quattroporte e (a breve) delle nuove coupé e spider Gran Turismo e Gran Cabrio. L’impianto prevede le fasi di lastratura (dove vengono stampate le parti della carrozzeria), verniciatura e montaggio. Il ciclo di produzione si conclude nell’area collaudi, di cui fa parte anche un piccolo circuito di prova adiacente allo stabilimento.
SICUREZZA ED ERGONOMIA - Ai 2.385 operai (gli impieganti, invece, sono 310) si aggiungono diverse centinaia di robot, che rendono il ciclo di produzione più moderno e sicuro. Sono loro, in particolare, i protagonisti dei reparti di lastratura e verniciatura. Qui vengono utilizzate vernici all’acqua, più rispettose dell’ambiente. Inoltre, una parte dei residui viene recuperato in un progetto sperimentale di produzione di asfalto, che viene utilizzato all’interno del comprensorio stesso di Mirafiori. Nell’area montaggio, dove le varie parti di carrozzeria, meccaniche e interni vengono assemblate fino al prodotto finale, il lavoro dell’uomo (incluso il personale femminile, che rappresenta il 24% della forza lavoro) è insostituibile. Le linee di produzione sono suddivise in segmenti, ciascuno guidato da un team leader, che coordina 6/10 operai. I cosiddetti “Cobot”, robot e strumenti al servizio degli operai per le operazioni più faticose, si abbinano all’utilizzo della realtà aumentata.
ALL’INSEGNA DELL’AMBIENTE - Tutto il processo viene monitorato in ogni singola fase per verificare l’assenza di difetti nella produzione, o intervenire immediatamente al loro insorgere: ciascun operaio è coinvolto in questa analisi della qualità (compilando dei form sul proprio terminale), e, se il prodotto non è conforme agli standard, il team leader deve intervenire subito con la sua squadra, o se necessario, bloccare la linea di produzione. Il fatto di dedicarsi ad auto elettriche, ha ulteriori vantaggi per gli addetti alla linea 1: infatti, l’assenza di esalazioni dei combustibili o dei gas di scarico nella fase finale di produzione riduce la necessità di sistemi di areazione e filtraggio forzato dell’aria, con l’effetto di ridurre il rumore di fondo. Il tema dell’ecocompatibilità fa da fil rouge di tutto il progetto della Fiat Nuova 500, che trova il suo emblema nel piccolo museo “Casa 500” nato dalla riconversione dello storico stabilimento del Lingotto, e che parla della storia del made in Italy, oltre che quella della piccola torinese. A una manciata di chilometri da Mirafiori, in quello che negli anni del boom economico era il cuore della produzione della Fiat, ora ha sede all’ultimo piano (quello un tempo dedicato alla pista dei prova della vetture) oltre a “Casa 500”, anche il giardino pensile più alto di Europa. Più green di così…