In attesa della nuova Fiat 500 ibrida e della rinnovata 500 elettrica, la produzione si ferma ancora. La riapertura dei cancelli è prevista l’8 gennaio.
Lo stabilimento ferma nuovamente le attività di assemblaggio dal 13 settembre fino all’11 ottobre 2024. Non ci sono ordini a sufficienza per la Fiat 500 elettrica.
Quasi 2.200 lavoratori dello stabilimento Stellantis di Torino saranno in cassa integrazione almeno fino alla fine dell’estate. Il futuro di Mirafiori si fa sempre più incerto.
Oggi a Mirafiori si producono le 500e (Abarth e Fiat) e le Maserati GranTurismo e GranCabrio. Ma dentro lo storico comprensorio industriale torinese arriverà molto altro.
La partner cinese di Stellantis assemblerà la sua minicar elettrica T03 nello stabilimento di Tychy. Doccia fredda per lo stabilimento piemontese, che sperava di rimpolpare la sua produzione proprio grazie ai modelli della Leapmotor.
Stellantis starebbe valutando la possibilità di portare la produzione della Fiat 500 con motore a scoppio nello stabilimento torinese, attualmente in crisi a causa dei bassi numeri della 500 elettrica.
Altre quattro settimane di cassa integrazione, che si aggiungono alle tre già annunciate, per gli operai della fabbrica di Stellantis. Cresce la preoccupazione dei sindacati.
Ogni giorno oltre trecento Fiat Nuova 500 “prendono vita” sulla linea principale dell’impianto di Mirafiori. Al loro fianco, le suv, le berline e (presto) le GT del marchio Maserati.
La produzione delle Maserati verrà trasferita da Grugliasco a Mirafiori, che in questo modo diventa un importante polo per le auto elettriche in Italia.