È TUTTO VERO - Solo alcune settimane fa aveva suscitato clamore la possibilità che il Gruppo Volkswagen potesse cedere le fabbriche tedesche in via di dismissione ad alcune Case automobilistiche cinesi (qui la news). Ora arriva la conferma di quell’indiscrezione dal parte del ceo della casa di Wolfsburg, Oliver Blume, in occasione di un suo intervento a una conferenza tenutasi a Berlino il 28 gennaio.
DUE FABBRICHE - Il Gruppo Volkswagen attualmente ha tre joint venture in Cina siglate con SAIC, FAW e JAC, oltre a possedere una partecipazione nella Xpeng. Un accordo con una di questi costruttori gli consentirebbe di impiegare in modo proficuo l’impianto di Dresda, che cesserà l’attività quest’anno, dove 340 dipendenti producono la ID3 elettrica, e Osnabrück (nella foto), che verrà dismesso nel 2027, dove 2.300 operai assemblano la T-Roc Cabriolet.
VENDITA O AFFITTO - Le ipotesi sul tavolo sarebbero due, la vendita delle fabbriche da cui la Volkswagen potrebbe ricavare 5-600 milioni di euro, oppure o un modello alternativo simile a quello utilizzato da Stellantis con la cinese Leapmotor (di cui è il principale azionista) che produce due modelli elettrici nella fabbrica Polacca di Stellantis, quindi una sorta di affitto. La produzione in loco delle elettriche cinesi destinate al mercato europeo consentirebbe di aggirare i dazi sulle importazioni imposti loro dalla UE nel 2024.