RITORNA LA STATION - Sarà la turca
Tofas, partecipata da Fiat Chrysler al 37,9% (e storico partner della Fiat sin dalla fine degli Anni 60) a costruire in
Turchia le eredi della
Fiat Bravo, almeno secondo quanto riporta il solitamente bene informato
Automotive News. A partire dal 2016, dagli stabilimenti di Bursa potrebbero uscire tre nuovi modelli: l'erede della Fiat Bravo, in versione berlina quattro e cinque porte e famigliare. La prima dovrebbe sostituire la Bravo per il
mercato europeo, la seconda la Linea, destinata ai mercati in via di sviluppo, e la terza è un inedito: si potrebbe ipotizzare una Bravo station wagon, del resto alla Fiat manca un'auto di questi tipo sin dai tempi della Stilo SW.
PIANALE NOTO - Di fatto, la Fiat Chrysler tornerà a investire: 800 milioni di euro complessivamente per questo progetto, su una fascia di mercato oggi scoperta: l'ultima Bravo è uscita dalle linee di Cassino questa estate. E quindi un altro modello “di peso” sembra destinato a lasciare l'Italia. Sarà come al solito la Volkswagen Golf il metro di paragone, come lo è stato per la Ritmo, la Tipo, la Brava e la Stilo. L'obiettivo dichiarato, stando al comunicato della Tofas alla Borsa di Istabul, è una produzione di circa 160.000 veicoli l'anno dal 2016 al 2023. La piattaforma su cui nasceranno i tre modelli è la stessa di Fiat 500L, 500X e Jeep Renegade: probabile, quindi, che buona parte dei motori sia in comune con questi tre modelli, e che magari sia prevista una versione a trazione integrale.
DAL 2016 - Attualmente, dallo stabilimento di Bursa escono la Linea, il Fiorino, il Qubo e il Doblò, ma anche la Peugeot Nemo, la Citroen Bipper e la Opel Combo Tour: quando questi ultimi tre saranno ritirati dal mercato nel 2016, partirà la produzione della Bravo (non è sicuro, comunque, che si chiamerà ancora così) e delle sue varianti.