NUOVA LINFA - L’attuale generazione della Fiat 500 viene costruita in Polonia nello stabilimento di Tichy. A giugno del 2024 cesserà la produzione e la dirigenza della Casa italiana starebbe pensando di riportarla in Italia, nello stabilimento di Mirafiori. L’impianto piemontese, dove attualmente viene costruita la Fiat Nuova 500 elettrica (nella foto sopra), è in difficoltà con gli operai a rischio cassa integrazione, perché la domanda di EV in Italia è bassa.
NEL 2026 - La soluzione per dare nuova linfa allo stabilimento di Mirafiori potrebbe essere quella di aggiungere una variante a motore termico della Fiat Nuova 500, che per ora è solo elettrica. A confermare questa ipotesi è il numero uno della Fiat, Olivier François, al Corriere della Sera: “Ci stiamo impegnando per poter costruire una nuova 500 ibrida a Torino insieme alla variante elettrica”.
INVESTIMENTO IMPORTANTE - Per ottimizzare i costi di sviluppo, un’ipotesi al vaglio della dirigenza sarebbe quella di adattare la piattaforma dell’attuale 500 elettrica (il cui sviluppo è costato 600 milioni di euro), in modo che possa essere in grado di ospitare anche i motori termici. Queste le parole del dirigente: “C’è un investimento significativo da fare perché la piattaforma della 500 elettrica per poter accogliere un motore a benzina necessita di modifiche importanti. Si può fare, ma ci vuole tempo: l’inizio della produzione a Torino potrebbe non avvenire prima del 2026”.
MANTENERE I VOLUMI - Sfruttare il pianale adattato dell’attuale 500 a corrente anche per la variante a benzina mild hybrid permetterebbe all’azienda di continuare ad avere alti volumi per questo modello (attualmente parliamo di circa 120.000 unità l’anno della Fiat 500 termica) e vedere crescere la produzione in Italia, compensando la scarsa domanda di auto elettriche in Italia, che è di gran lunga il principale mercato della Fiat 500.