PLATEA SPECIALIZZATA - Quando la Honda ha presentato la nuova NSX al salone di Detroit all'inizio di gennaio 2015 c’era stata una certa delusione per l’assenza di informazioni tecniche a proposito della vettura. Gran bella linea, tanta personalità, ma nessuna informazione certa su che cosa celasse il cofano e quali fossero le specifiche della meccanica. In questi giorni, di nuovo a Detroit, la Honda ha aperto il dossier NSX e lo ha fatto di fronte a una platea difficilmente contentabile. Quella del 22ª meeting di ingegneri svoltosi nell’ambito del Congresso mondiale del SAE (Society of Automotive Engineers) cioè l’organizzazione internazionale degli ingegneri.
DESCRIZIONE PER INGEGNERI - Dunque dal nulla detto allo svelamento della Honda NSX 2015 si è passati a una descrizione di fondo, priva di riferimenti a prestazioni e dimensioni, ma ricca di notizie sui processi di produzione, che prevedono nuove tecnologie e nuovi materiali.
IL MEGLIO DELLE VARIE TECNICHE - Una delle novità più rilevanti riguarda la realizzazione dell’autotelaio. La Honda insiste nell’uso del termine “multi-material” per indicare l’impiego di materiali diversi nella realizzazione della struttura. Si tratta infatti di una cellula in alluminio rinforzata con elementi di acciaio ad alta resistenza e ancorata a una piattaforma in fibra di carbonio.
NUOVA TECNICA - Una novità rilevante riguarda la lavorazione dei materiali, con l’adozione della cosiddetta tecnica “ablation casting”, una tecnica di fusione che unisce i vantaggi della fusione tradizionale con quelli della lavorazione tramite raffreddamento rapido. In pratica l’ablation casting consente di avere il massimo di rigidità torsionale e i livelli di assorbimento di energia consentiti dai materiali estrusi. Con tale tecnica la Honda ritiene di aver ottenuto i massimi risultati in tema di torsione ma anche di resistenza nei punti più esposti alle pressioni.
RISULTATI D’ECCELLENZA - Dall’abbinamento dei materiali e delle diverse modalità di lavorazioni derivano le caratteristiche della Honda NSX, che per la casa costruttrice rappresentano il top oggi disponibile in materia di rigidità strutturale. Per esempio, la nuova tecnica di fusione permette di avere attacchi delle sospensioni precisi e resistenti come mai avvenuto.
ROBUSTEZZA E LEGGEREZZA - Novità di rilievo in tema di struttura è anche la progettazione e realizzazione del montante centrale in acciaio ad alta resistenza, frutto di una lavorazione in 3D che consente di avere un risultato ottimale. Secondo la Honda, il risultato ottenuto offre infatti la massima resistenza, peso contenuto e anche dimensioni che limitano poco la visibilità dall’interno, molto importante trattandosi di una vettura ad alte prestazioni la cui guida richiede di avere la massima padronanza della situazione.
QUATTRO MOTORI - Innovativa è anche la parte della Honda NSX relativa al sistema di trazione. Si tratta di un complesso che unisce un motore a benzina biturbo 6 cilindri a V di 75° con cilindrata di 3,5 litri. La potenza erogata non è stata comunicata, ma dovrebbe essere intorno ai 550 CV o poco più. Il motore è sistemato in posizione centrale-longitudinale, alle spalle del posto guida. Collocati davanti sono due unità elettriche che trasmettono la coppia motrice alle ruote anteriori, mentre un terzo motore elettrico è collocato dietro e agisce direttamente sull’albero motore. Per la trasmissione la Honda NSX impiega un inedito cambio a doppia frizione a 9 rapporti.
FLUSSI D’ARIA BI-USO - Un logica particolare, infine, i tecnici della Honda l’hanno seguita per l’aerodinamica della NSX. Tutti gli aspetti della problematica legata ai flussi d’aria non sono stati trattati solo sotto il profilo delle conseguenze sul comportamento della vettura. Queste ultime sono state ovviamente tenute in debito conto, ma non da meno sono state considerate le esigenze di raffreddamento legate ai vari elementi del sistema di trazione.
ARIA PER TUTTO - Così ogni “percorso” dell’aria sulla Honda NSX svolge due funzioni: quella di aiutare il raffreddamento vuoi del motore a benzina, vuoi dei tre radiatori d’olio per lo stesso V6 turbo, vuoi per i tre motori elettrici. Ed è notevole che quanto messo a punto permette di avere una vettura ad alte prestazioni (vedremo tra qualche tempo quanto alte) senza che la carrozzeria abbia appendici aerodinamiche separate dal corpo vettura.