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Indagine Ue sulle elettriche cinesi, la Great Wall non ci sta

Pubblicato 24 ottobre 2023

Il presidente della Great Wall, Mu Feng: “Europa strategica per noi, ma serve ambiente commerciale equo e aperto. Possiamo vincere la competizione a livello globale”.

Indagine Ue sulle elettriche cinesi, la Great Wall non ci sta

ALTA TENSIONE - Nella delicatissima partita sul futuro dell’industria dell’auto in corso tra l’Europa e la Cina la preoccupazione resta alta su entrambe le sponde. E su quella cinese, per la prima volta dall’avvio da parte di Bruxelles, il mese scorso, di un’indagine anti-dumping sulle importazioni nei paesi europei di veicoli elettrici prodotti nella Terra del Dragone, un costruttore locale prende ufficialmente posizione. È la Great Wall, colosso da oltre un milione di veicoli all’anno con già all’attivo una joint venture con la BMW e un accordo con la società svizzera Emil Frey per vendere la berlina Ora e la suv Wey in Germania e in altri mercati europei.

L’EUROPA NEL MIRINO - “Abbiamo bisogno di un ambiente commerciale equo e aperto”, ha dichiarato ieri il presidente della Great Wall, Mu Feng, sul suo account Weibo, aggiungendo che il gigante dell’auto cinese confida di “poter vincere la competizione a livello globale". Nel sottolineare che l’Europa è “uno dei mercati strategici più importanti per Great Wall Motor”, Mu ha spiegato che l’azienda ha grandi progetti di espansione nel Vecchio Continente, dove punta a costruire presto una fabbrica. I paesi in lizza sarebbero l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Germania. In ogni caso, produrre veicoli in terra europea consentirebbe al colosso di Baoding come ad altre importanti case automobilistiche cinesi di dribblare i dazi che Bruxelles potrebbe imporre sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina. Modelli, secondo l’Ue, venduti a prezzi stracciati, se confrontati con quelli degli equivalenti europei, anche grazie agli imponenti sussidi statali che sarebbero stati elargiti dal governo di Xi Jinping.

IL PUNTO SULL’INDAGINE - L’indagine avviata dalla Commissione europea non è circoscritta alle auto elettriche cinesi, ma si estende anche ai modelli alimentati a batteria prodotti in Cina da alcuni costruttori occidentali, tra i quali la californiana Tesla, la Renault e la BMW. Com’era logico attendersi Pechino, che punta ad assumere un ruolo di rilievo nel settore automobilistico anche in Europa e negli Stati Uniti, non è rimasta a guardare, recriminando sul fatto che Bruxelles non è in possesso di prove adeguate a supporto della sua tesi e che l’indagine non rispetta le regole stabilite dall’Organizzazione Mondiale del Commercio.



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Ritratto di forfEit
24 ottobre 2023 - 16:45
Ma a sto punto qui uno se proprio l'elettrico gli piace si prende una e-C3 (o e-Panda) e si leva da in mezzo a sse baruffe.
Ritratto di Freedom7
26 ottobre 2023 - 09:36
Che poi auto da 4metri sono l'ideale per la città, il luogo più consono alle elettriche di oggi ma anche a qualche piccolo spostamento intorno ai 50/80km al giorno per pendolarismo.
Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
24 ottobre 2023 - 16:51
a proposito di elettriche... /2023/10/18/volkswagen-stop-alla-produzione-di-auto-elettriche/
Ritratto di deutsch
24 ottobre 2023 - 18:30
4
e dal 2024 smetterà di vendere le termiche, anche ibride, in Norvegia, quindi solo elettriche pure li
Ritratto di AndyCapitan
24 ottobre 2023 - 19:03
4
ottimo.....a questi Cinesi vorrebbe vietata l'esportazione in italia...oppure bisognerebbe applicare almeno il 50% di dazio doganale....ma non basta poi...devi creare anche nuove opportunita' nel paese....come quelle che fece Trump per l'america....rientro di marchi importanti con fabbricazione in loco...l'italia deve tornare altamente manifatturiera!
Ritratto di deutsch
24 ottobre 2023 - 19:22
4
beh ma il caso della norvegia non centra nulla con la cina. li è l'acquirente che vuole solo bev. non apprezzo nemmeno la politica americana perchè troppo protezionistica ed alla fine incide sul libero scambio, si rischia di tornare al solo mercato interno... sicuro che sia un vantaggio?
Ritratto di Oxygenerator
25 ottobre 2023 - 08:26
Manufatturiera ? E chi lo fa ? Gli immigrati ? Se non lo avete ancora capito, i prodotti italiani all’estero, tranne ferrari, sono stati un flop totale. Non fosse stato cosi, non avremmo venduto il tutto alla francia, per toglierci le castagne dal fuoco. Di solo mercato interno, non si campa. Come facciamo a essere competitivi se i prodotti proposti non piacciono, o non sono affidabili ? Non è che tornare agli anni 40 cambi qualcosa. Il mondo rimane sempre nel 2023, quasi 2024.
Ritratto di Freedom7
26 ottobre 2023 - 08:55
Se solo si applicassero i loro dazi, una MG4 in Italia costerebbe non 31.000€ ma 36.000€ fino ad arrivare a 42.500€ (con un solo +15% di dazi). Sono proprio quei 5.000 o più€ che fanno la differenza nell'acquisto perché a tale cifra ci puoi acquistare full electric made in Europa e/o comunque esisterebbe seriamente un - ambiente commerciale equo e aperto - come predicano loro che però razzolano veramente male. La mafia cinese in Italia c'è da tempo solo che è silenziosa. È ancora più potente delle nostre. In tanti vorrebbero che loro aprissero fabbriche da ma bisognerebbe vedere con quali diritti, sicurezza e soprattutto a quanto al mese... E comunque ci ridurremo ad uno Stato su cui dominerebbe il dittatore cinese a cui tutti gli industriali fanno nel Paese del Dragone capo. Vi ricordo solo ciò che ordinò durante in COVID-19. Poi fate voi.
Ritratto di Freedom7
26 ottobre 2023 - 09:07
Mi scuso per qualche errore, non ho riletto. Ma, aggiungo che per noi europei, sono miliardi di € di mancati introiti per la discrepanza di tali dazi ora che l'invasione cinese è relativamente bassa ma nel prossimo futuro, con il decantato aumento del mercato delle auto elettriche (anche se attualmente tale mercato sembra essere al ribasso). Che poi questi introiti vadano a foraggiare anche le guerre che purtroppo sono in atto, è un altro discorso, ma intanto sono tutti soldi persi ogni giorno.
Ritratto di Illuca
24 ottobre 2023 - 16:53
Ormai la Cina ci tiene per i cosiddetti..la testa l'abbiamo abbassata da tempo..
Ritratto di Tistiro
24 ottobre 2023 - 18:42
Piu che la testa abbiamo abbassato i pantaloni
Ritratto di yumak
24 ottobre 2023 - 19:59
1
Milano più delle metà di Bar sono di cinesi, due terzi dei ristoranti gestiti dai cinesi Sushi giapponese compreso. Inter compreso! Amministratori li hanno lasciati a fare.
Ritratto di Oxygenerator
25 ottobre 2023 - 08:28
Ovunque, quelli che hanno i soldi, comprano. E quelli che sono rimasti attaccati alle tradizioni, vendono.
Ritratto di yumak
25 ottobre 2023 - 10:56
1
In Giappone i cinesi vogliono acquistare i terreni i locali anche di nascosti amministrazione giapponese si indaga per sapere chi sono da dove viene i soldi invece qua amministrazione li faceva regolari i cinesi clandestini, loro facevano i debiti da capitale cinese comprava tutto! Pensa che esiste i siti "Vendere ai Cinesi" contento tu!
Ritratto di Oxygenerator
25 ottobre 2023 - 11:02
Se lo stato non protegge i propri cittadini, dalla propria mafia, perchè mai, proteggerli dalle altre mafie ? Solo perchè vengono da altri paesi ? Si puó fare, ma bisognerebbe essere uno stato serio, che paga per avere qualcuno che controlla. Le sembra che l’italia sia cosi ?
Ritratto di Road Runner Superbird
24 ottobre 2023 - 17:26
"Ambiente commerciale equo e aperto"... proprio come il mercato cinese, soprattutto verso i produttori stranieri... L'assertività e l'arroganza cinese è sempre più palese.
Ritratto di Kevin Alv
24 ottobre 2023 - 23:04
Hai scritto bene: sarebbe sufficiente applicare qui le stesse regole che applicano loro: vuoi vendere qui? Apri uno stabilimento qui! Vuoi aprire uno stabilimento qui? Almeno il 50% sarà di proprietà dello stato! Vuoi costruire qui? La componentistica la devi far fabbricare qui! Le aziende qui non producono secondo i tuoi standard? Ti concedo un permesso di max 1 anno per fabbricare da te, purché tu insegni a me come fabbricare, e poi chiudi da te, per fabbricare qui! (Attenzione: può sembrare folle, ma applicano le stesse regole anche per fabbricare treni, elicotteri, impiantistica e persino suppellettili!)
Ritratto di Road Runner Superbird
25 ottobre 2023 - 19:40
Esatto!
Ritratto di Luca F
24 ottobre 2023 - 17:50
Repetita iuvant: qui si continua a guardare il dito e non la luna. I prezzi stracciati garantiti dal dumping favorito dagli aiuti di stato cinesi quali sarebbero, i 30k euro per quell'obbrobrio della Dolphin? L'oscena speculazione che invece porta a mettere a listino una Corsa a 40k perché tanto poi con gli incentivi statali il prezzo pagato dall'acquirente scende a "soli" 35K (dico a caso, non approfondisco perché altrimenti mi sale il nervoso) invece va bene?
Ritratto di Alfiere
24 ottobre 2023 - 18:11
2
Che faccia tosta...
Ritratto di deutsch
24 ottobre 2023 - 18:32
4
tutti stanno proteggendo la propria produzione, cina ed usa lo stanno già facendo. è ora di smetterla di essere l'unico mercato libero in tutti i sensi. se caro produttore ti interessa il mercato europeo viene a produrre qui
Ritratto di Miti
24 ottobre 2023 - 18:54
1
Deutsch, suona quasi come una barzelletta... che non fa nemmeno ridere. Scherzo, ovviamente. Il problema non sono i cinesi che non vengono qui , ma le aziende europee che vanno la. l'Audi sta investendo diversi miliardi in Cina da un paio di mesi. Per vendere qui. Con la benedizione del loro governo.
Ritratto di deutsch
24 ottobre 2023 - 19:26
4
si ma sei vuoi vendere da loro de fare una joint venture con una società locale. chiaro che i cinesi, avendo il più forte mercato dell'auto, hanno un potere enorme. nel frattempo tesla ha aperto in europa (germania ed assunto 12000 lavoratori) ed altri valutano di fare altrettanto. cosa peraltro già successa in passato coi produttori asiatici. il brutto è che le fabbriche non le aprono in italia ma in germani dove gli stipendi sono molto più alti.... e questo la dice lunga sulla capacità attrattiva del nostro paese
Ritratto di Andre_a
25 ottobre 2023 - 11:17
È una scelta difficile: pur essendo politicamente convinto dell'efficacia di un mercato libero globale, per ballare si dev'essere almeno in due, e non riesco ad essere moralmente opposto all'applicazione verso la Cina degli stessi dazi che la Cina applica verso la UE: è anche difficile ribellarsi, cosa può dire la Cina quando gli rispondi di aver ricalcato le sue stesse leggi? Appena togli i dazi te, li tolgo anch'io. Dall'altra parte, però, anche senza "protezionismo" i prezzi europei dell'auto sono molto alti rispetto al mercato globale (e intendo anche Usa, Canada, Giappone, Corea, Australia, Nuova Zelanda... non solo mercati poveri o emergenti) siamo sicuri che un po' di concorrenza faccia male? Sono già entrate nel mercato europeo auto statunitensi, giapponesi, coreane, indiane... e certo, qualche casa europea nel frattempo è fallita, ma nell'insieme ognuno si è preso la sua fetta di mercato senza tragedie. Ad oggi, nella top 10 UE, le uniche extracomunitarie sono Model Y e Yaris Cross, ed entrambe sono fatte almeno in parte in Europa, nonostante l'assenza di dazi "cinesi" verso i paesi d'origine. È veramente impossibile che un'apertura alla Cina porti al ritorno di auto prezzate decentemente senza lasciare a casa milioni di lavoratori?
Ritratto di Tistiro
24 ottobre 2023 - 18:58
Prima ipotesi: la cina supersovvenziona la produzione di elettriche tale da permettere alle aziende cinesi di vendere auto elettriche in europa sottocosto. Significherebbe che lo stato cinese sta "pagando" i consumatori europei (una specie di bonus acquisto) e li aiuta nella transizione voluta dall europa, a scapito delle aziende europee. Seconda ipotesi: la cina sovvenziona ma le aziende non vendono sottocosto. Significherebbe che le aziende cinesi guadagnano sia dalla vendita delle auto che dalle politiche cinesi mentre i consumatori europei pagano quel che vale l auto compreso il sovrapprezzo per il guadagno di tali case, mentre le aziende europee si attaccano al tram con i loro sovrapprezzi schifosi. Che un po di dumping faccia bene ai consumatori? E faccia mettere in riga le case europee?
Ritratto di deutsch
24 ottobre 2023 - 19:37
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oppure come altra conseguenza che grazie alle sovvenzioni statali ed ai minori costi dovuto all'approvvigionamento ed ai minori diritti dei lavoratori la cina conquisti quote di mercato che poi è molto più difficile riconquistare. quindi le aziende europee dell'automotive saltano e restano a casa milioni di lavoratori in tutta europa, indotto compreso
Ritratto di Tistiro
24 ottobre 2023 - 19:42
Vero. Ma le aziende stanno gia delocalizzando, quindi a loro poco importa. E i cittadini europei si attaccano in ogni caso considerando che il modo di legiferare dell europa è piuttosto discutibile.
Ritratto di deutsch
24 ottobre 2023 - 19:48
4
beh tra le prime vittime della politica ci potrebbero essere la rumena dacia spring e la molisana dr. da qualche parte bisogna pur cominciare
Ritratto di Sherburn
25 ottobre 2023 - 12:44
Però la deindustrializzazione da tramonto dell'automotive è uno degli obiettivi. Il bando delle termiche, cinesi o non cinesi, di fatto cambia il paradigma della motorizzazione di massa. Lo hanno detto, lo vogliono, la plebe deve prendere il tram, al massimo un monopattino elettrico. Quindi, da parte dell'UE agitare il crollo dei posti di lavoro è una bordata da gaslighting (per essere eleganti, una frescaccia per essere più chiari).
Ritratto di deutsch
25 ottobre 2023 - 12:49
4
non mi risulta che tra gli obiettivi ci sia la deindustrializzazione europea ne che vogliono che la plebe si sposti col tram o simili. sicuramente usare più mezzi pubblici o mezzi di mobilità dolce fa bene
Ritratto di Sherburn
25 ottobre 2023 - 12:58
A parte che lo hanno anche ammesso (cfr Luca De Meo), se un coniuge dice di andare ad una riunione di emergenza con i colleghi e mentre esce di casa gli/le cascano i preservativi dalla tasca/borsa, non occorre essere Sherlock Holmes per capire le intenzioni.
Ritratto di deutsch
25 ottobre 2023 - 13:04
4
le case europee stanno facendo le vittime per questioni di interesse. la sua vita amorosa non è pertinente al forum
Ritratto di Sherburn
25 ottobre 2023 - 14:49
E' un esempio, per spiegare che un conto sono le parole un conto sono i fatti, le azioni. Le BEV richiedono meno forza lavoro, sono tutti ingolositi per questo. Per motivi energetici si sa già che il parco auto futuro non sarà lo stesso. Alcuni studi indicano un terzo. Oltre non è sostenibile come infrastrutture. Stanno semplicemente pilotando la planata verso una riduzione, se va bene di quattro quinti, dei posti di lavoro. Non sono tutti contenti che le BEV richiedono meno manutenzione ed interventi, tra l'altro?
Ritratto di deutsch
25 ottobre 2023 - 15:38
4
chiaro che è un cambiamento importante di tutto l'indotto, ma è chiaro che ci si continua ad opporre a tutto quanto, ci perde un treno troppo importante e qualcun altro ne approfitterà. e non parlo solo di auto ma anche di produzione di energia
Ritratto di giocchan
24 ottobre 2023 - 20:03
La UE con i dazi (del 10%) stà forzando la mano per far produrre a MG e soci in europa... praticamente la stessa cosa che la Cina costringe a fare ai costruttori esteri. Quest'inchiesta però mi fa pensare che la cosa non basti a "salvare" i costruttori europei: la UE mi sa che ha paura che quando MG e soci produrranno in europa, possano continuare a essere concorrenziali. Anche perchè non serve producano "tutto" da noi, certamente potranno fare come gli altri costruttori europei che importano un mucchio di semilavorati fuori dalla UE (spesso proprio dalla cina)
Ritratto di Oxygenerator
25 ottobre 2023 - 08:29
Molto probabile
Ritratto di Truman200
24 ottobre 2023 - 20:37
Ma se anche costruisci in Italia, dove la trovi la manodopera che non si trovano più operai con gli stipendi che danno qua? Digli alla Cgil di far scioperare x aumentare lo stipendio, non lo fa x non toccare gli industriali, negli anni 80 scioperi anche di mesi x avere aumenti e diritti, oggi non non è più così
Ritratto di Andre_a
25 ottobre 2023 - 11:23
Con tutte le aziende in perdita non è facile aumentare gli stipendi... a me farebbe piacere raddoppiare lo stipendio a tutti dall'oggi al domani, ma così facendo dopodomani si fallisce e lo stipendio scende a 0
Ritratto di Alsolotermico
24 ottobre 2023 - 20:53
I Cinesi devono solo tacere...ho stanno alle nostre leggi oppure Addio!!!...
Ritratto di Alsolotermico
24 ottobre 2023 - 20:54
PS: come noi facciamo nel loro paese.
Ritratto di CR1
25 ottobre 2023 - 05:20
errata corrige / ho / o = oppure
Ritratto di Andre_a
25 ottobre 2023 - 11:25
Il problema è che essendo la prima/seconda economia globale, loro ti dicono addio senza pensarci due volte. E ci soffrirebbero, è chiaro, ma molto meno di quanto soffrirebbe l'Europa
Ritratto di Rav
24 ottobre 2023 - 21:20
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"ma serve ambiente commerciale equo e aperto" da che pulpito?
Ritratto di CR1
25 ottobre 2023 - 05:26
Car Europa se vuoi le auto elettriche per tutti compresi gli Italiani vedi di farle costruire BENE aiutando i costruttori a non essere AVIDI e metti tanti tanti soldi nella ricerca per fare il prodotto d' eccellenza a cui tutti ambiranno .
Ritratto di Tistiro
25 ottobre 2023 - 08:53
Non serve a nulla se poi producono all estero. Ma ci sono leggi che ostacolano tutto, una infinità di norme da rispettare, sui fabbricati, sulle emissioni, sui diritti ai lavoratori, burocrazie imperanti che ritardano, impediscono, annullano ogni piu lodevole sforzo imprenditoriale. Cosicché se ne vanno a produrre da un altra parte e poi l europa si ridesta dal sonno magico in cui si ritrova e comincia la caccia alle streghe cinesi che hanno costruito un settore produttivo per beni che vuole l europa..... vabbè
Ritratto di Oxygenerator
25 ottobre 2023 - 08:30
Le indagini sono doverose. Sempre. E non solo per i prodotti cinesi. Per tutti.
Ritratto di capobutozzi
25 ottobre 2023 - 08:48
Certo sentire un cinese che parla di commercio libero e equo fa veramente ridere
Ritratto di GiaZa27R
25 ottobre 2023 - 09:00
2
bravissimo, fa ridere, oppure arrabbiare parecchio per la sfacciataggine
Ritratto di POWERSMARTTHEBEST
25 ottobre 2023 - 18:01
mai mi siedero su una auto elettrica !! pericolosa e 10 volte piu inquinate delle termiche
Ritratto di AZ
29 ottobre 2023 - 12:22
Che producano auto da noi.