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Lo Stato socio di Dongfeng per produrre in Italia?

Pubblicato 06 agosto 2024

Sembra molto vicina la chiusura dell’accordo tra il governo e l’azienda cinese per realizzare un impianto produttivo nel nostro paese. Sul tavolo anche un possibile partecipazione statale italiana.

Lo Stato socio di Dongfeng per produrre in Italia?

IL CERCHIO SI STRINGE - Il governo è da diversi mesi alla ricerca di un nuovo costruttore che possa portare parte della propria produzione in Italia contribuendo così a rimpolpare la quota di auto prodotte all’anno sul nostro territorio, ferma a meno di 800.000 nel 2023. Dopo aver sondato il terreno con diverse case automobilistiche, quasi tutte cinesi, il cerchio sembra sempre più stringersi intorno alla Dongfeng Motors, gruppo statale con sede a Wuhan e considerato tra i big dell’industria automobilistica del Dragone. Le trattative tra l’esecutivo e la Dongfeng vogliono portare alla realizzazione di uno stabilimento produttivo sul nostro territorio, che possa essere un vero e proprio hub della casa in Europa. Fonti vicine alla questione riportate dall’agenzia Reuters, sostengono anche che il governo vorrebbe entrare nel capitale della società preposta alla produzione come socio di minoranza.


> Nelle due foto qui sopra la Dongfeng 007, qui sotto la Box che saranno importate in Italia alla fine del 2024 (qui per saperne di più).

I CINESI GUARDANO ALL’EUROPA - A inizio dello scorso mese Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, era volato a Pechino per incontrare i vertici della Dongfeng e discutere con loro di possibili investimenti in Italia. Negli ultimi giorni sono continuati gli incontri tecnici e, a quando filtra, le parti sarebbero molto soddisfatte. Del resto, con i nuovi dazi imposti dall’Unione Europea sulle auto elettriche prodotte in Cina (qui per saperne di più), le case cinesi sentono sempre più la necessità di avviare la produzione nel Vecchio Continente: la BYD ha annunciato che produrrà in Ungheria, la Chery riaprirà l’ex stabilimento della Nissan a Barcellona, mentre la Leapmotor inizierà a produrre EV nell’impianto Stellantis di Tychy, in Polonia. Non si sa se la volontà del governo e della Dongfeng sia di aprire uno stabilimento ex novo o sfruttare un impianto dismesso già presente. 

COMPONENTISTICA ITALIANA - Si sa però che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni punta a coinvolgere le imprese italiane della componentistica. A tal proposito, sentito dal Corriere della Sera, l’ex presidente dell’Anfia (l’associazione che rappresenta la componentistica dell’auto di Confindustria) Paolo Scudieri ha accolto positivamente la notizia, sostenendo che, proprio grazie alla componentistica di alto profilo, l’Italia è il paese ideale per produrre automobili. Attualmente, secondo Scudieri, siamo al 30% del potenziale: “Possiamo raggiungere 1,2-1,3 milioni di veicoli prodotti”, assicura.

> LEGGI ANCHELe Dongfeng sbarcano in Italia



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Ritratto di forfEit
6 agosto 2024 - 18:32
Proprio l'altro giorno mi vedevo la recensione (estera) della Box; in verità lì a nome Nammi 01
Ritratto di Quello la
6 agosto 2024 - 18:57
E?
Ritratto di forfEit
6 agosto 2024 - 19:02
E mo' a seguire sta news... Voglio dire: l'altra volta sul fatto dei comandi meglio fisici. L'altra volta ancora col fatto che siffatte le elettriche difficile che vendessero. Insomma uno si stufa pure a essere un precursore assoluto in materia, anche quando se ne sta beatamente per i fatti suoi a vedersi un video per svago sul canale. NO? *
Ritratto di forfEit
6 agosto 2024 - 19:02
* :)
Ritratto di Ricci1972
6 agosto 2024 - 20:07
3
Caro forfEit, non hai studiato!!! Ti becchi un 3 :)))
Ritratto di Flynn
7 agosto 2024 - 08:03
Novellino. Il Pedrali lo scrisse anni fa che finiremo a lavorare per i cinesi. Di tutte la profezie ha indovinato la più da sfigati.
Ritratto di Miti
7 agosto 2024 - 12:08
1
Flynn, paghiamo la poca lungimiranza economica e politica. E non solo noi ma il mondo intero. Stamattina leggevo che l'americana SunPower (panelli solari) ha iniziato la procedura di fallimento. I produttori nordici e tedeschi sono tutti o in fallimento o vicinissimi. I panelli solari cinesi entrati questi in Europa in questi anni in numeri esagerati giacciono ancora nei magazzini invenduti perché non c'è tutta quella richiesta proprio perché le aziende di ogni tipo vanno a putt... Figurati che i venditori acquistano altri più cari di 20 o 25% o che quelli che comprano sono felici di pagare un panello soldi in più. Qui parliamo della Cina che ha 40% delle riserve di silicio per la produzione di questi panelli. Per forza che decidono i prezzi... io non capisco perché accidenti si stanno meravigliando che la Cina decide !? Io farei lo stesso al loro posto. L'unico modo per avere qualche da guadagnare è di fare alleanze con loro. Pur troppo per come o in che modo la Cina decide viene sempre per prima, ha il coltello dalla parte giusta. E colpa loro che si trovano in questa posizione? Sarà il sistema cinese è quello che sarà ma chi l'ha fatto diventare così potente? Nei '89-'90 chi ha deciso di investire nella Cina? Chi ha trasformato un paese comunista nella "fabbrica" del mondo, del mondo capitalista? È stato dal inizio un nonsenso. l'Europa non ha una carte da giocare perché le ha regalato tanto tanto tempo fa. Poi nel tempo tutto il mazzo. Per il gusto di fare soldi facilmente gli investimenti sono stati fatti la. Il risultato è questo ed era semplicemente prevedibile. "Non compriamo la roba scadente cinese" ... Di scadente di sicuro c'è ancora qualcosa ma hanno delle punte che fanno davvero impressione. Mi viene sempre in mente l'azienda produttrice da materiale pesante, scavatrici in primis. In trent'anni sono arrivati in cima al settore. La prima fabbrica certificata Lighthouse, come fabbrica più avanzata al mondo. Poi qui non si tratta di pedrali e non credo che tu non ci sei arrivato da solo prima di lui. Ti stai comprando una vettura elettrica, secondo te quanta della componentistica o tecnologia è di origine cinese?
Ritratto di bangalora
7 agosto 2024 - 14:08
Chissà che tutto il male non vien per nuocere, sicuramente riprenderà il lavoro e con componentistica italiana designer italiano prezzi molto concorrenziali con le premium sbaragliara il mercati. Fiducia ci vuole fiducia.
Ritratto di padoin
6 agosto 2024 - 18:51
Credo che in Europa ci sarà diffidenza nei confronti delle auto cinesi ancora per tanti anni anche se dimostreranno di avere un miglior rapporto qualità prezzo (che ad oggi resta nettamente peggiore di tesla)
Ritratto di AndyCapitan
6 agosto 2024 - 22:26
4
....insomma una porcheria per sdoganare i cinesi dell'auto...anche no grazie...meloni....
Ritratto di Leonal1980
7 agosto 2024 - 10:23
5
Lo dicevano anche delle coreane a fine anni 90
Ritratto di Gordo88
7 agosto 2024 - 13:04
1
Se dovessi prendere una bev andrei senza dubbio su una cinese o tesla ma europee no di certo..
Ritratto di deutsch
6 agosto 2024 - 19:07
4
Chissà se la comprerà Calogero, affezionato sostenitore del made in Italy
Ritratto di forfEit
6 agosto 2024 - 19:13
Haters and Sbocconcellers mezz avvisat...
Ritratto di Quello la
6 agosto 2024 - 19:10
A me La box piace. Credo sia l’unica cinese che mi piace, ad oggi. Sono, però, contrario all’intervento dello stato (che starà fino a quando la produzione è in perdita per poi regalare con qualche incentivo ai soliti capitani coraggiosi).
Ritratto di IloveDR
6 agosto 2024 - 19:16
3
Paolo Berlusconi con Dongfeng in Italia: entra con il 10% nel capitale di Df per vendere le auto cinesi... Governo: Meloni, 'con Marina e Pier Silvio Berlusconi no contrasti... Cirelli 5 e Cirelli 7 sono le due automobili in vendita in Italia su base Forthing T5 EVO e Forthing U-Tour del sub brand di Dongfeng.....a umma-umma si salva l'automotive italiano
Ritratto di Alsolotermico
6 agosto 2024 - 19:17
Ma speriamo!!!.. porterebbe solo benefici e lavoro agli italiani.. che nel nostro paese scarseggiano sempre.
Ritratto di robertop
7 agosto 2024 - 10:09
2
+ 1
Ritratto di Ferrari4ever
6 agosto 2024 - 19:53
1
Spreco di soldi per c&ssi su ruote.
Ritratto di Beppe_90
6 agosto 2024 - 19:55
Se è per un discorso di dar lavoro alle aziende italiane e assumere operai sarebbe più che accettabile .. i problemi principali sono altri però.. prima di tutto i costi di manodopera, tener conto di quei pagliacci di landini e company e infine quanto è vendibile dongfeng in Italia ma specialmente il Europa? Ci sono tante troppe incognite… vedo pochi pro ma tanti contro….
Ritratto di Road Runner Superbird
6 agosto 2024 - 21:35
Le 007 potrebbero utilizzarle come auto blu, mentre la Box come auto di servizio della varie pa, Asl, Telecom, come le Panda insomma. Sarebbero decine di migliaia di auto piazzate l'anno.
Ritratto di Beppe_90
7 agosto 2024 - 20:46
Road un marchio non può sopravvivere e da dar lavorare a tanti lavori solo vendendo auto allo stato… ;)
Ritratto di Byron59
7 agosto 2024 - 07:26
E finiamolo con questa storia del costo della manodopera in italia. Abbiamo il mercato del lavoro più precarizzato e sottopagato non d'europa ma dell'insieme dei paesi OCSE. In Belgio il salario minimo è intorno ai 1800 euro circa, 1300 in Spagna, in Germania un operaio metalmeccanico prende il doppio di uno italiano. E infatti dall'italia scappano via centinaia di migliaia di persone l'anno aggravando la spaventosa crisi demografica. I giovani preferiscono lavorare e fare figli all'estero. In cinque anni il paese ha perso oltre due milioni di residenti. Due milioni. Come fa a crescere il PIL di un paese che perde mezzo milione di abitanti l'anno? Senza contare la distruzione della domanda interna causata dal mancato aggiornamento dei salari, che significa perdita del potere di acquisto delle famiglie. Ma poi, se i salari non crescono, ma me lo dite come fa a crescere il PIL nazionale? E se i salari non crescono anche il prelievo fiscale rimarrà fermo, dato che solo i dipendenti pagano tasse in questo bengodi, mentre a tutti gli altri è concesso di non farlo. E se non cresce il gettito diminuiranno i servizi per la comunità (meno scuole, meno ospedali e con prestazioni più scadenti) e aumenterà il debito, che però è sempre al servizio dei più ricchi e non certo dei poveracci, e la gente continuerà a fuggire. Le proiezioni ISTAT per l'italia al 2070, quelle più ottimistiche, ci collocano a 34 milioni di abitanti e l'80% over 65. Continuiamo così. Quanto ai sindacati. Ma davvero qualcuno ancora pensa che siano indipendenti e facciano gli interessi dei lavoratori? A fine mandato mi pare che tutti i leader sindacali entrino in parlamento al seguito di questo o quel partito. Sveglia! Pagare una miseria chi lavora è la ricetta giusta per sfasciarlo un paese, e continuiamo a battere le mani a chi ancora propugna politiche del genere che dopo trent'anni hanno portato il paese dove si trova adesso.
Ritratto di Bell'Italia
7 agosto 2024 - 10:42
Tutto giusto, ma il discorso sui sindacati è di un qualunquismo estremo: che si fa senza? Migliorerebbero le condizioni dei lavoratori? Ci mettiamo nel mercato ad uno ad uno e firmiamo contratti individuali senza far riferimento ai contratti collettivi? Nel '800 era così, no sindacati, non contratti collettivi: un bel passo avanti.
Ritratto di chinaobbrobri
7 agosto 2024 - 12:18
No, se però NON pensassero per una buona volta ai loro soli interessi, forse in questo paese qualcosa la si sistema. Buoni solo a fare proclami, scioperi inconsistenti e casini elettorali. Come rimpiango i tempi di Berlinguer e Tatarella!!
Ritratto di Byron59
7 agosto 2024 - 19:31
Lo scopo dei sindacati è invece proprio quello di addomesticare le istanze dei lavoratori tramite il ricorso allo sciopero regolamentato e alle rivendicazioni salariali tramite i CCNL. Entrambi gli strumenti sanno tutti bene quanto siano efficaci. Per nulla gli scioperi, che servono a far detrarre i già miseri compensi dalla busta paga, e relativamente e limitatamente ad alcune sole categorie i CCNL, che hanno per l'appunto la funzione di creare un'aristocrazia di lavoratori, assistiti dalle sigle più rappresentative, che garantiscono loro contratti migliori, le condizioni migliori rispetto alla massa. Divide et impera, insomma. Per gli altri è la giungla, dove il più grande mangia il più piccolo. La funzione dei sindacati è quindi quella di primo sbarramento e assorbimento delle istanze e del malcontento dei lavoratori. I quali, se si organizzassero da sé, proclamando scioperi selvaggi, serrate sine die, occupazioni di fabbriche e uffici, fino ai sabotaggi, otterrebbero condizioni migliori. Ciò che più temono le élite è il caos, l'anarchia e contro di essi hanno tutto un armamentario linguistico, culturale, legislativo, di immaginario. L'esempio da seguire, in piccolo, sarebbero le varie rivolte francesi ( quella dei gilet gialli ad esempio) che ottengono risultati finché durano e sono generalizzate. L'altro sbarramento allo scontento sono i partiti tipo M5S, che intercettano il malumore e lo amministrano per un po' facendo ammuina, con qualche blanda concessione perché poi tutto torni come prima o peggio di prima con le abrogazioni dei governi successivi. O che si limitano alla mera testimonianza, tipo Potere al Popolo, i vari partiti comunisti o neo fascisti. Se poi i lavoratori scendono in piazza e protestano, contro Israele o contro la povertà, ecco il terzo sbarramento di forze dell'ordine pronte a ristabilire le priorità del mercato e della governance europea, che pretende il pagamento degli interessi per i detentori del debito costi quel che costi. Non ho ricette, avrai capito, ma di certo è ora che la working class, il proletariato salariato e non, anche quello che pensa di essere borghesia perché manda i figli alle università pubbliche, prenda coscienza di appartenere a un'unica classe sociale trasversale e internazionale e di rivendicare i propri diritti uniti senza farsi incantare dalle sirene dei sindacati o del partito di turno o del main stream della grancassa di giornali ed emittenti del capitale privato. Fare i propri interessi significa organizzarsi, al di fuori dei corpi intermedi irrimediabilmente corrotti, e mettere in atto quelle azioni di disobbedienza che testimonino almeno la presa di coscienza collettiva. Penso ai Comitati di Base, nati dall'esperienza della Grande Depressione degli anni venti del secolo scorso negli Stati Uniti, e poi ripescati nella solo richiamo linguistico e storico negli anni Ottanta e meglio noti come COBAS. I veri Comitati di Base americani organizzavano serrate, scioperi a oltranza, azioni di sabotaggio e vere e proprie opere di ribellione insieme al partito comunista americano. Va beh, ho detto abbastanza.
Ritratto di Bell'Italia
8 agosto 2024 - 15:55
Se in Italia i sindacati hanno poco potere contrattuale è certamente per diverse ragioni. Ne voglio però sottolineare un paio: le imprese possono delocalizzare con molta più facilità rispetto al passato; colpa dei sindacati? La politica non poteva fare qualcosa di più per frenare la deindustrilizzaione e, in generale, la fuga dei capitali all'estero? Solo nel pubblico impiego i contratti firmati dai sindacati più rappresentativi, valgono per tutti i lavoratori; nel privato un'impresa può firmare con sindacati per nulla rappresentativi che però sono accondiscendenti; colpa dei sindacati (rappresentativi) o della politica? I sindacati sono poco frequentati dai lavoratori, entrate a vedere per credere (no, io non sono un sindacalista di professione, ma apprezzo l'attivismo sindacale); colpa dei sindacati o di una disaffezione diffusa a tutte le forme di partecipazione alla vita pubblica? Con questa storia che tutto è un sistema e che tutto è ordito contro la povera gente non andremo da nessuna parte; non so se sia vera o no, probabilmente in parte sì, ma non m'importa, perché non voglio essere paralizzato: se i giochi sono già fatti, perché dovrei darmi da fare? È una logica che non porta da nessuna parte e che decisamente non fa per me. Forza!
Ritratto di Beppe_90
7 agosto 2024 - 20:43
Bell’Italia ah perché tu nel 2024 credi ancora nei sindacati? A quel pagliaccio di landini?? Ma che ti sei dimenticato nel 2020?? Sono spariti quando dovevano difendere i diritti dei lavoratori nonostante tutto .perché un conto era la salute è un conto dare dignità a persone e famiglie con uno stipendio! . invece no si sono messi in coda insieme a tutto il sistema dittatoriale
Ritratto di Beppe_90
7 agosto 2024 - 20:06
Byron59 allora il tuo discorso vale a metà … quello che non sai e che di un operaio non c’è solo lo stipendio.. tu hai idea di quanto costa un operaio ad un’azienda??? Secondo me no… essendo io una partita iva lo so benissimo! Io a quello mi riferisco.. (quindi i cinesi) oltre allo stipendio ho il doppio da pagare di tasse e tutto quello che gli aspetta ad un operaio.. quindi il problema non sono gli stipendi ma le tasse che si pagano sugli operai! Questo vuol dire non assumere! Sul discorso giovani all’estero anche qui conta fino a mezzogiorno… se uno stipendio e alto anche il costo della vita è alto.. ricordati che tutto è proporzionato.. poi è normale che con 1300€ non puoi certamente vivere a Milano! Poi bello dire “lavoro all’estero e faccio il cameriere” dai su .. non è che tutti quelli che vanno all’estero siano dei geni… simo realisti..
Ritratto di Byron59
8 agosto 2024 - 08:36
Guarda, sono stato una partita iva per decenni. A un certo punto mi sono reso conto che ero un morto di fame che sfruttava chi era più morto di fame di me, ma che a sua volta era sfruttato da tutti. Solo in italia esiste il popolo delle p.iva, chiediti perché. Perché è più facile sfruttare delle monadi e fargli credere quel che si vuole e metterle le une contro le altre e non garantirgli nulla, né malattie, né maternità, né pensione, niente. Polli da spennare finché campano. I dipendenti, i piccoli e piccolissimi imprenditori, i liberi professionisti, tutti sfruttati e sfruttatori l'un contro gli altri armati. Mentre i detentori del capitale, i veri capitalisti, conducono vite favolose al di là di ogni immaginazione Quattro virgola cinque miliardi di cedola a EXOR l'anno scorso solo da Stellantis. EXOR è la famiglia Agnelli allargata. Una famiglia. Tredicimila cinquecento miliardi di dollari è la capitalizzazione alla borsa di New York delle prime cinque aziende. Cinque. Questo paese è da trent'anni in avanzo primario, da quando abbiamo firmato il famoso trattato. Da trent'anni lo stato incassa in tasse più di quanto spende, al lordo del servizio al debito. Ottocento miliardi e rotti di incassi fiscali e tributari, poco meno del 50% del reddito nazionale complessivo. E di questi circa cento miliardi vanno in interessi ogni anno ai detentori del debito. È l'intera cifra che serve il SSN e circa dieci volte quanto si spende in scuole o per amministrare la giustizia. Ogni anno. Si fanno debiti per pagare i debiti. Chi sono i detentori del debito? Altri stati, grandissime aziende, fondi di investimento. Ogni anno un ottavo della ricchezza nazionale è incassato da questi signori che non fanno nulla se non respirare e continuare a ricattare. Siamo nelle mani di una banda di cravattari e ci scanniamo tra di noi per pagarli.
Ritratto di Beppe_90
8 agosto 2024 - 15:23
Byron59 ah beh se tu nella tua carriera professionista non sei stato in grado di gestire te e chi lavorava per te definendoti “morto di fame” mi dispiace per te… io invece vado più che bene! Non potrei mai esser un dipendente di qualcun’altro.. perché se sei bravo come p iva non hai bisogno ne della pensione, ne della malattia, ne di tutto il resto… ma riesci a farti tutto questo nella tua carriera lavorativa.. poi è normale non tutti ne sono capaci.. c’è chi si accontenta di far le sue semplice 8 ore e poi andar a far l’aperitivo, comprarsi tutto a rate e lamentarsi che il suo stipendio e basso…sono vedute e stili di vita tutto qua ;) ah un altra cosa e poi chiudo.. ti ricordo che in Italia ci sono lavori da operaio che pagano più di 2 mila k al mese.. però sai quale la prima cosa che ti chiedono i giovani? “Ma il sabato si lavora?” Quando gli dici di sì ti dicono “e ma io il sabato non lavoro” è vero per fortuna non sono tutti così ma la maggior parte si..e con questo ho detto tutto ;)
Ritratto di giocchan
6 agosto 2024 - 20:35
Dongfeng... un nome a caso! È il marchio (posseduto dallo stato cinese) che possiede il 1.58% di Stellantis (ai tempi di PSA era molto di più), che rifornisce in lungo e in largo di componenti le Stellantis BEV (incluso il problematico caricatore OBC da 11kW...) e che produce Citroen e Peugeot in Cina (e per vie indirette in Russia - di fatto vendendo auto Stellantis in Russia...). Vuoi vedere che Dongfeng rileverà da Stellantis uno degli impianti italiani "problematici" per Tavares (Cassino?), dandogli un'assist per spostare all'est un'altro po' di manodopera? Ciliegina sulla torta: lo stato che ci mette dei soldi sopra... così diamo a DongFeng (dello stato cinese) dei soldi per permettere a Stellantis di disfarsi (oppure vendere a caro perzzo...) uno stabilimento italiano indesiderato. Bustarelle 3.0.
Ritratto di Road Runner Superbird
6 agosto 2024 - 21:37
La 007 dietro somiglia anche alla 508...
Ritratto di chinaobbrobri
7 agosto 2024 - 12:20
Se almeno le bustarelle portassero anche posti di lavoro e crescita non sarebbe poi così male...Perchè tu credi che in Olanda non abbiano mangiato e stradigerito con le bustarelle versate dalle multinazionali andate lì a insediarsi? Col permesso ed in barba alla UE!
Ritratto di Jimgoose
6 agosto 2024 - 21:51
a Mestre,dalla Marisa,nottate fiume tra brindisi musica e danze popolari dimenticate a piedi nudi,fino alla raggelante pubblicazione dei listini prezzi ufficiali
Ritratto di Flynn
7 agosto 2024 - 08:17
:-)))) grandissimo!!!
Ritratto di Rush
7 agosto 2024 - 01:20
Con tutti i soldi elargiti prima durante e dopo entrare in Stellantis no? Perché in Dongfeng si? Dove sono i sindacati che al pari del prezzemolo sono dappertutto? In vacanza? Così non fanno danni?
Ritratto di Kappa18
7 agosto 2024 - 02:50
In Stellantis bisogna vedere se sono daccordo. Considera caro Rush che Elkann, PSA e stato Francese stanno comprando azioni per avere una % maggiore di quanto hanno ora.
Ritratto di Kappa18
7 agosto 2024 - 02:55
Visto che il governo con Stellantis mi pare ci abbia provato in tutti i modi a far aumentare la produzione in Italia, senza risultato, giusto provare con altri costruttori, mi sembra una ottima iniziativa (finalmente direi).
Ritratto di Spock66
7 agosto 2024 - 06:11
Se ci riesce, è un colpo da maestro che rimette l'Italia al centro dell'automobilismo in Europa, dando due schiaffi micidiali uno alla VDL, arrogante dittatorella, e uno agli Elkann con i loro giornali radical chic fanatici della ultra sinistra armocromista-ZTL..ottimo Giorgia!
Ritratto di AlvolANO
7 agosto 2024 - 07:33
Abbiamo un governo che ha istituito il “liceo del MADE IN ITALY”, non fanno altro che parlare di tutela dei nostri marchi e delle nostre aziende…poi si vendono ai cinesi? Ah, la coerenza di Giogggia
Ritratto di Flynn
7 agosto 2024 - 08:06
Ma come ? Sino a ieri l’elettrico non era brutto, cattivo e si mangiava i bambini?
Ritratto di Gordo88
7 agosto 2024 - 12:58
1
Tanto se non le producono qua vanno a bussare da un' altra parte..
Ritratto di Flynn
7 agosto 2024 - 14:23
Certamente Gordo, tuttavia il contrasto è meraviglioso. Fa capire esattamente quanto facciamo andare la bocca rispetto alle mani.
Ritratto di Gordo88
7 agosto 2024 - 17:34
1
Eh dopo ci toccherà tifare tutti quanti per le bev, che però speriamo acquistino solo gli altri..:)
Ritratto di erresseste
7 agosto 2024 - 08:23
Nel caso l'affare andasse in porto, spero utilizzino vecchi impianti da rigenerare o aree dismesse, senza distruggere altro nuovo territorio
Ritratto di Giuliano Della Rovere
7 agosto 2024 - 08:33
Suona un po' come: "se non li puoi battere, unisciti a loro".
Ritratto di Revenge
7 agosto 2024 - 08:47
in un ottica di mercato che porta al noleggio medio-lungo termine sono auto che vanno benissimo. Mai mi sognare i di comprare un mezzo ben sapendo che non avrà nessun valore commerciale dopo 3 anni e che nel caso di guasti faticherei a trovare assistenza o pezzi di ricambio
Ritratto di Lorenzoagasolio
7 agosto 2024 - 09:34
produrre produrre produrre.
Ritratto di Enrico55
7 agosto 2024 - 09:56
Chi pensa alla diffidenza verso i marchi cinesi non ha capito nulla...Tutta la nostra elettronica è costruita in Cina!!! Dalla Tv ai Computer ai telefonini...Con gli anni è sempre più affidabile e performante. Per il resto venire a Vicenza, Circolano una infinità di MG, ma una vera infinità, merito del concessionario comodo...è solo una questione di punti vendita, nulla più, basterà qualche anno al massimo, altro che trenta anni...Ma dove vivete!!!
Ritratto di Sprint105
7 agosto 2024 - 10:08
L'Arna, mi torna in mente la deleteria vicenda dell'Alfa-Nissan, partorita da governi che hanno spolpato l'Italia e affossato il Biscione.
Ritratto di sky-land
7 agosto 2024 - 10:21
Ma il costo della manodopera è del tutto irrilevante, basta leggere il bilancio di qualsiasi, e ripeto qualsiasi, produttore automobilistico del mass market, incide per una percentuale infima sui costi aziendali. Ben più rilevante l'incidenza dei costi dell'automazione e dell'energia (ma anche quelli moderatamente controllabili con le moderne tecnologie di autoproduzione da rinnovabili, perlomeno in percentuale, basta ben posizionare il sito produttivo). Chiunque produca in Italia ( e lo stesso discorso varrebbe per qualsivoglia paese europeo) deve farlo avendo chiaro in mente che è un mercato di sbocco naturale di 60 milioni di abitanti e di 300 milioni di europei. Quindi quello che dobbiamo offrire è il mercato di sbocco per le cinesi sotto dazio, tutte le altre considerazioni sono assolutamente secondarie. Solo Stellantis pensa di spostare la catema produttiva in nord Africa, pensando che l'efficienza dei costi possa incidere sensibilmente nel posizionamento sul mercato. Pensate solo che il power train elettrico di una moderna vettura oggi in distribuzione incide per una percentuale superiore alla metà di tutto il costo industriale, Stellantis riesce a spostare in Africa anche questa catena produttiva? "Cosa facciamo signo', ho fatto più di un etto, tolgo?" Siamo a qusti livelli di management :-(
Ritratto di Lorenz99
7 agosto 2024 - 10:30
CHE L'AUTO ELETTRICA SIA UN PROGETTO POLITICO DELLA DITTATURA CINESE È CHIARO COME IL SOLE. PRIMA IMPONGONO L'ELECTRICPASS 2035,PER MEZZO DELLA ONESTISSIMA VON DER PHIZER, ORA VISTO CHE I PIANI VANNO A RILENTO E HANNO PAURA CHE SALTI TUTTO, PUNTANO SUI SINGOLI STATI IN SPAGNA E UNGHERIA FABBRICHE NUOVE E IN ITALIA PRIMA SI ACCORDANO CON I BERLUSCONI E ORA DOPO IL VIAGGIO DELLA MELONI E FIGLIA, PARTORISCONO QUESTO NUOVO ACCORDO. SIAMO COME L'AFRICA CHE CONSEGNA LE SUE RISORSE AI COLONIZZATORI,AFFAMANDO I SUOI ABITANTI, IN UE È UGUALE PORTIAMO IL NS. BENESSERE E LA NS INDUSTRIA VERSO LA DISTRUZIONE.
Ritratto di Trattoretto
7 agosto 2024 - 12:19
Solita propaganda. Non verranno mai a produrre qua. Costo del lavoro e dell'energia alti. Troppi costi fuori dai cancelli. Sistema burocratico e fiscale inaffidabile e bizantino.
Ritratto di Oxygenerator
7 agosto 2024 - 12:47
Ma di quale componentistica parlano ?
Ritratto di Oxygenerator
7 agosto 2024 - 12:49
Queste se arrivano, arrivano già assemblate e in Italia montano gli specchietti e le maniglie …:-)))))
Ritratto di Gordo88
7 agosto 2024 - 12:51
1
Be non mi sembra che finora i dazi abbiano portato così male all' europa come qualcuno millantava.. speriamo lo sia anche per il nostro paese che ha bisogno di staccarsi dal monopolio stellantis
Ritratto di Maverickosh
7 agosto 2024 - 16:44
Chissa come mai proprio Dongfeng... Non è un caso che Paolo Berlusconi sia già socio della società che in Italia commercializza tale marchio !!?????
Ritratto di POWERSMARTTHEBEST
7 agosto 2024 - 16:52
i denari spesi per produrre bidoni elettrici sono persi perche le auto elettriche non le vuole nessuno , perche sono inutili pericolose esplosive e inquinanti
Ritratto di POWERSMARTTHEBEST
8 agosto 2024 - 19:43
bidone elettrico inutile pericoloso esplosivo e inquinante piu del motore termico
Ritratto di Bell'Italia
9 agosto 2024 - 07:05
Se in Italia i sindacati hanno poco potere contrattuale è certamente per diverse ragioni. Ne voglio però sottolineare un paio. Le imprese possono delocalizzare con molta più facilità rispetto al passato; colpa dei sindacati? La politica non poteva fare qualcosa di più per frenare la deindustrilizzaione e, in generale, la fuga dei capitali all'estero? Solo nel pubblico impiego i contratti, firmati dai sindacati più rappresentativi, valgono per tutti i lavoratori; nel privato un'impresa può firmare con sindacati per nulla rappresentativi che però sono accondiscendenti; colpa dei sindacati (rappresentativi) o della politica? I sindacati sono poco frequentati dai lavoratori, entrate a vedere per credere (no, io non sono un sindacalista di professione, ma apprezzo l'attivismo sindacale); colpa dei sindacati o di una disaffezione diffusa a tutte le forme di partecipazione alla vita pubblica? Con questa storia che tutto è un sistema e che tutto è ordito contro la povera gente non andremo da nessuna parte; non so se sia vera o no, probabilmente in parte sì, ma non m'importa, perché non voglio essere paralizzato: se i giochi sono già fatti, perché dovrei darmi da fare? È una logica che non porta da nessuna parte e che decisamente non fa per me. Forza!
Ritratto di AZ
9 agosto 2024 - 22:30
Che fesseria.