TORNA IL WANKEL - La Mazda RX-8 è stata l’ultima dotata di un motore rotativo con architettura Wankel, un benzina diverso rispetto a quelli convenzionali per via della sua struttura interna: al posto dei tradizionali pistoni si trova un rotore a forma di prisma (foto qui sopra) che ruota all'interno di una camera di combustione (guarda il video qui sotto). Motori di questo genere riescono ad essere più silenziosi, leggeri e potenti di quelli normali, ma in compenso richiedono una maggiore quantità di carburante ed emettono più sostante inquinanti, difetti che hanno portato la Mazda a ritirarlo dal mercato sei anni fa. Il costruttore giapponese sembra aver trovato ora l’applicazione ideale per il Wankel, all’interno di un contesto in cui ne verranno esaltati i pregi: il motore funzionerà come generatore di bordo su modelli a batterie.
PICCOLO E POTENTE - Lo ha confermato il responsabile dei motori per la Mazda, Mitsuo Hitomi, che ha parlato della novità al sito internet Autonews. Hitomi ha spiegato che un motore rotativo Wankel è ideale per funzionare come generatore di bordo, per via degli ingombri contenuti, delle vibrazioni minori e della potenza più elevata rispetto ad un motore con i pistoni. Da qui l’idea di integrarlo sulla prima auto elettrica della Mazda, prevista nel 2019: il motore a benzina ricaricherà le batterie quando il loro livello sarà agli sgoccioli e occuperà meno spazio di un motore a benzina proveniente da un’automobile. Una soluzione simile è prevista sull’utilitaria BMW i3, ordinabile anche con un motore-generatore a 2 cilindri da 650 cc, che altro non è se non il motore dello scooter BMW C 650.
RANGE EXTENDER - Il generatore di corrente sulle elettriche giapponesi sarà un optional utile in quei mercati dove dove la Mazda ritiene che gli automobilisti percorrano distanze superiori nel tragitto casa-lavoro, come gli Usa, mentre su altri mercati la nuova elettrica della casa giapponese potrebbe essere “pura”, quindi senza il rotativo. La Mazda sta continuando però a sviluppare un rotativo per una vettura ad alte prestazioni, anche se il via libera alla produzione non verrà concesso fino a quando il progetto dell’auto non verrà ritenuto vantaggioso a livello economico.