Mark Adams (foto qui sotto), vice presidente della Opel e responsabile del design, con il suo team dà forma a tutti i nuovi modelli Opel. Nel suo lavoro si confronta quotidianamente con gli ingegneri che sviluppano ciascuna vetture e che nel caso della nuova Opel Insignia erano guidati da Andreas Zipser. Abbiamo incontrato entrambi al Salone di Ginevra. Partiamo dallo stile, con Mark Adams al quale chiediamo anche della nuova Opel Crossland X, il primo esempio di collaborazione col gruppo PSA, nato ben prima che fosse definita l'acquisizione della Opel da parte dei francesi (leggi qui per saperne di più).
Le forme della nuova Opel Insignia sono ispirate a quelle della concept Monza, esposta tre anni fa proprio al Salone di Ginevra. In che modo?
Quando abbiamo definito lo stile della Monza abbiamo voluto esprimere i valori del nostro marchio, dalla sportività alla robustezza. Senza trascurare la precisione dei montaggi. Era chiaro che doveva essere il riferimento per tutti i modelli di serie. Nella nuova Insignia ritroviamo i fari sottili, l’ampia mascherina con le mani stilizzate che sorreggono il logo Opel, le fiancate scultoree e le vistose nervature, nonché le cromature attorno ai finestrini.
Nel disegnare l'abitacolo, quali sono stati i vostri obiettivi?
Oltre a puntare sullo spazio, abbiamo cercato uno stile moderno ed elegante. A partire dalla plancia, sottile e dalle forme pulite. Abbiamo anche semplificato i comandi e li abbiamo collocati a portata di mano, suddividendoli in tre zone. In alto, per non distrarrare troppo lo sguardo dalla strada, c'è lo schermo del sistema multimediale, leggermente incassato rispetto alla cornice che delimita anche le bocchette dell'aria. In tal modo, questa cornice può fare da appoggio per la mano, rendendo più semplice e preciso l'utilizzo del monitor a sfioramento. Per gestire la radio abbiamo utilizzato tasti e una rotella per evitare di dover accedere ai menu del sistema multimediale. Più sotto, le regolazioni del “clima” e davanti alla leva del cambio alcune regolazioni di utilizzo meno frequente.
Sullo stand di Ginevra è anche esposta la Crossland X, nata su una piattaforma comune col gruppo PSA. Avete avuto più vincoli del solito?
Abbiamo lavorato bene fin dall'inizio, dialogando molto con il gruppo PSA per essere sicuri che ci fornissero la piattaforma che ci serviva per fare della Crossland X un'auto che rispondesse in tutto e agli standard Opel. Abbiamo quindi definito lo stile della carrozzeria, che riprende i tratti dei nostri ultimi modelli, incluso il montante posteriore che si rifà alla Adam. Per noi è anche il primo crossover, un veicolo a metà tra una monovolume e una suv. Doveva dare una sensazione di robustezza, ma anche di spaziosità. Così, a bordo abbiamo cercato soluzioni pratiche, come il divano scorrevole. E non mancano le personalizzazioni, come il tetto bicolore.
Ingegner Andreas Zipser (foto qui sopra), lei è l'ingegnere capo del progetto Insignia. In cosa è migliorata questa vettura rispetto al modello precedente e cosa invece avete voluto mantenere?
Partiamo da cosa abbiamo voluto mantenere, ovvero le proporzioni e lo stile elegante. Su questo possiamo dire che la nuova Opel Insignia rappresenta un'evoluzione del modello precedente. Ma è tutta nuova e si basa su una piattaforma inedita per il marchio Opel. L'auto è più grande, con un passo aumentato di 92 millimetri per offrire ancora più spazio ai passeggeri. Ma è anche più leggera. Grazie al massiccio impiego di acciai ad altissima resistenza, il peso è calato di 175 kg per la berlina e addirittura di 200 per la famigliare. Abbiamo anche voluto abbassare il baricentro e le sedute, per esaltare le doti di guida tra le curve.
A proposito dell'altezza da terra, ci sarà, come oggi, una versione rialzata della station wagon?
Sì, avremo una versione che riprende lo spirito dell'attuale Country Tourer.
E una versione ibrida?
Su questo non posso anticipare nulla. Posso però dirvi che la piattaforma della nuova Opel Insignia è progettata anche per avere una variante ibrida.
La piattaforma è già stata impiegata dal gruppo General Motors? E potrà essere usata per una suv?
Oltreoceano la piattaforma è stata impiegata per la Chevrolet Malibu, ma ovviamente l'abbiamo personalizzata per rispondere alle esigenze dei clienti della Opel. Teoricamente può essere usata anche per una suv, ma è presto per parlarne...
Tornando alla nuova Opel Insignia, quali sono le novità sul fronte della sicurezza?
Sono moltissime, a partire dalla telecamera che rileva la presenza dei pedoni per attivare la frenata automatica d'emergenza e che viene utilizzata anche da sistema di mantenimento in corsia. Inoltre, abbiamo sviluppato la seconda generazione di fari a matrice di led. I nuovi IntelliLux utilizzano ben 32 diodi luminosi, il doppio rispetto ai proiettori di prima generazione. In questo modo è più precisa la regolazione del fascio di luce per non abbagliare gli altri conducenti, spegnendo i led che punterebbero su un veicolo di fronte. Abbiamo anche aumentato la profondità degli abbaglianti, portandola a ben 400 metri. I vantaggi per la sicurezza sono notevoli e, una volta provati i fari della nuova Opel Insignia, è davvero difficile tornare a quelli di vecchia generazione.