IL SOGNO DIVENTA REALTÀ - Se c’è un uomo che ha realizzato il suo sogno di progettare e costruire una supercar con il suo nome, quell’uomo è Horacio Pagani. Nel 1999, sotto i riflettori del Salone di Ginevra, debutta la Zonda: linee avveniristiche, largo uso di fibra di carbonio e motore V12 Mercedes-AMG piazzato dietro l’abitacolo. Segue, nel 2011, la Huayra con la stessa impostazione tecnica ma dotata di un’aerodinamica più sofisticata. Ora è la volta della terza supercar fimata dal progettista e costruttore italo-argentino: la Utopia.
MADE IN ITALY - Prodotta nell’atelier della Pagani a San Cesario sul Panaro, nella Motor Valley emiliana, la Pagani Utopia è realizzata su una monoscocca in fibra di carbonio (il peso a secco totale dell’auto è di soli 1280 kg) e riprende le proporzioni delle progenitrici. Il cofano è corto, l’abitacolo proteso in avanti e la coda lunga lunga per far posto al 6.0 V12 biturbo Mercedes-AMG. Eroga 864 cavalli e 1100 Nm di coppia massima (già disponibili a 2800 giri), scaricati sulle ruote motrici posteriori tramite un cambio automatico sequanziale a sette marce o, per la gioia degli appassionati più “puri”, manuale con lo stesso numero di rapporti.
FRA PASSATO E FUTURO - Osservando nel dettaglio la carrozzeria della Pagani Utopia, nella parte anteriore spariscono le alette mobili sul bordo del cofano della Huayra e la presa d’aria inferiore presenta un disegno articolato, studiato per convogliare al meglio i flussi dell’aria. Restano i tipici sottili fari a mandorla delle progenitrici. Le fiancate sono pulite, sinuose e lo spessore della porta stacca la cupola dell’abitacolo dal resto della carrozzeria: un dettaglio che ricorda i prototipi per le gare endurance. Arriva dritto dritto dalla Zonda il raccordo curvo fra i finestrini e il lunotto. Una linea che taglia bruscamente la parte posteriore dell’abitacolo, dando slancio. Anche nell’ellisse che caratterizza la coda della Utopia, al cui centro sbucano i tipici quattro tubi di scarico di tutte le Pagani, la coupé ricorda le antenate, ma qui l’insieme è più elaborato e fa anche da alettone con paratie mobili. A proposito di aerodinamica, la Utopia non presenta vistose ali: per conservare la sua armonia estetica, si è lavorato nel fondoscocca per incanalare opportunamente l'aria e ottenere la deportanza necessaria a una sportiva che può toccare i 350 km/h (autolimitati). Per questa ragione la Pirelli ha sviluppato pneumatici specifici per la Utopia con misure di 21" davanti e 22" dietro.
NIENTE MAXI SCHERMI - Più convenzionale rispetto alla Huayra l’abitacolo della Pagani Utopia, sempre biposto, dove spicca la leva del cambio che si muove nel “pettine” come nelle sportive di un tempo e con leveraggi a vista. Una chicca per gli appassionati. Resta la cura maniacale per i dettagli e c’è la scelta coraggiosa di non occupare la consolle con uno schermo per l’impianto d’infotainment.
PRODUZIONE AL VIA - La nuova Pagani Utopia è già in vendita con prezzi a partire da 2,15 milioni di euro (tasse escluse) e le prime vetture saranno consegnate ai fortunati clienti ad aprile 2023.