ELETTRICO? PER ORA NO - Le supercar elettriche? Troppo pesanti e avare di emozioni. Senza mezze misure, Horacio Pagani (nella foto qui sotto) dice la sua su transizione energetica e auto ad altissime prestazioni e il suo è naturalmente un punto di vista destinato a far discutere. Il numero uno della Pagani, che possiede una Tesla perché “mi interessa capire davvero gli EV”, non parla per partito preso: “Nel 2018 ho creato un team e gli ho chiesto di occuparsi esclusivamente di auto elettriche e, in quattro anni, non abbiamo riscontrato alcun interesse nel mercato delle supercar”, ha raccontato l’imprenditore argentino in un’intervista rilasciata ad Autocar.
UNA QUESTIONE DI PESO - Vi è più di una ragione per cui, secondo Pagani, le sue automobili sono del tutto incompatibili con una completa elettrificazione. La prima è di natura squisitamente tecnica e a che fare con le masse in gioco. Come hanno dimostrato gli studi condotti in questi ultimi anni dall’azienda emiliana, per garantire perfomance paragonabili a quelle di un modello con motore endotermico una ipotetica Pagani a corrente dovrebbe utilizzare una batteria da circa 600 kg: più della metà del peso di una Huayra R, che nonostante il suo grande motore V12 ferma l’ago della bilancia a 1.070 kg.
E DI SOSTENIBILITÀ - Un altro aspetto che lascia Pagani estremamente perplesso a proposito dell’opportunità di allargare la rivoluzione elettrica alle hypercar riguarda approvvigionamento dell’energia elettrica: “A oggi solo il 10% deriva da fonti rinnovabili. È sciocco pensare che le poche supercar a benzina che circolano nel mondo possano avere un impatto negativo sul clima, quando il 90% dell'energia viene prodotto in modo sbagliato".
EV CON EMOZIONI - Trattandosi di supercar, Pagani fa anche leva sull’aspetto più emozionale legato a questo genere di auto: “Le elettriche hanno prestazioni esagerate, non è necessario spingersi così in alto. La vera sfida è riuscire a fare un’auto a corrente che sia in grado di regalare sensazioni di guida vicine a quelle di un’auto con il motore a scoppio, quindi leggera, 1.300 kg al massimo, ma questo per ora non è possibile. Una cosa è certa: la Pagani non si accontenterà mai di costruire una macchina che abbia solo buone prestazioni. Cercheremo sempre di dare un’emozione a chi la guida”.
LUNGA VITA AL V12 - Naturalmente, l’orizzonte temporale che impone lo stop alla vendita di auto a benzina nei paesi dell’Unione europea, fissato non al 2035 ma al 2040 per le auto da sogno prodotte in un numero limitato di esemplari, impone ai costruttori di supercar di rivedere i loro piani per il futuro. Per ora, però, la questione non sembra interessare troppo Horacio Pagani, che per le sue hypercar continuerà a puntare sui potentissimi motori V12 firmati Mercedes-AMG: “Nonostante sia una grande realtà - ha concluso Pagani parlando del suo partner tecnico -, la Mercedes rimane una di quelle aziende in cui è ancora possibile sedersi a un tavolo con poche persone per prendere decisioni importanti, parlare ed essere ascoltati”.
> Aggiornamento del 15 luglio 2022 - A seguito del clamore suscitato dall'articolo di Autocar, Horacio Pagani ha voluto di fatto smentire quanto pubblicato dal magazine inglese, precisando in una nota che il progetto dell'auto elettrica va avanti, pur non avendo urgenza di finirlo.