UN PROBLEMA ITALIANO - Partiamo da un presupposto: comprare la macchina nuova, per l’automobilista medio, non è mai stata una scelta da prendere a cuor leggero. Cosa tanto più vera oggi, nel nostro Paese più che in altri (vedi grafico qui sotto): confrontando l’assai modesta crescita dei salari degli italiani (che fino al 2020 guadagnavano addirittura meno che nel 1990) con la vertiginosa impennata dei prezzi delle vetture nuove, è evidente come l’acquisto di un’auto fresca di fabbrica rischi di rivelarsi un vero salasso. Un bel problema che dovrebbe essere affrontato (e risolto) a livello di sistema Paese e che non riguarda solo l’auto, ma tutti i beni necessari per la vita quotidiana.

PERCHÉ SONO AUMENTATE TANTO? - Il discorso, naturalmente, non può esaurirsi con queste considerazioni, ed è più complesso di quel che sembra. Ma l’aumento dei prezzi è consistente, infatti in vent’anni sono raddoppiati, con una variazione percentuale che supera abbondantemente quella “fisiologica” legata all’inflazione (qui per saperne di più). Per spiegare questa impennata uno degli aspetti fondamentali da considerare è che le auto di oggi hanno compiuto un salto molto importante, in termini di tecnologia, sicurezza e dotazioni per il contenimento delle emissioni. Tutti dispositivi che le rendono più confortevoli, sicure e meno inquinanti, ma che ricadono sulle tasche dei clienti.
2004 E 2024 - Ma di quanto sono aumentati, precisamente? Per scoprirlo è sufficiente fare qualche calcolo, quello che abbiamo fatto confrontando i listini del gennaio 2004 con quelli del 2024. Ecco dieci modelli, in rappresentanza di un po’ tutte le categorie, che esistevano allora e che, oggi, costano... molto di più.