NEWS

Renault e Geely: probabile intesa sui motori

Pubblicato 01 settembre 2022

La cinese Geely e un gruppo petrolifero sarebbero interessati ad acquisire partecipazioni nella divisione motori che la Renault intende creare.

Renault e Geely: probabile intesa sui motori

TROVARE FONDI - Il settore dell’auto elettrica ha bisogno di enormi investimenti da parte dei costruttori per sviluppare i nuovi modelli e adeguare le fabbriche. Naturale, dunque, che le case cerchino di acquisire fondi da reinvestire. Fa parte di quest’ultima tipologia il possibile accordo che vede coinvolta la Renault, la cinese Geely e un gruppo petrolifero. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, le due aziende sarebbero in trattativa con la casa automobilistica francese per l’acquisizione di alcune partecipazioni nella sua unità di motori a combustione (diesel e benzina), che la compagnia intende separare dalla sua attività relativa ai veicoli elettrici. L’accordo, almeno stando a quanto trapelato, non vede il coinvolgimento della Nissan.

AZIONISTA DI MINORANZA - La Renault il prossimo autunno dovrebbe presentare un piano per la creazione di un'unità dedicata ai veicoli elettrici con sede in Francia e un'altra all'estero che riunirà tutti i suoi siti di produzione di motori e trasmissioni a benzina e ibridi in Spagna, Portogallo, Turchia, Romania e America Latina. La compagnia automobilistica transalpina intende rimanere l'azionista di maggioranza della sua divisione elettrica "Ampère", che darà lavoro a circa 10.000 persone e potrebbe essere quotata in borsa nella seconda metà del 2023. Al contrario, per quanto riguarda l’unita che si occupa dello sviluppo dei motori a  combustione, che disporrà di una forza lavoro di dimensioni simili rispetto a quella elettrica, la Renault manterrà delle quote inferiori, pur rimanendo un’azionista di riferimento. Secondo le fonti Renault potrebbe detenere una partecipazione del 40% nell'unità dei motori termici, con Geely al 40% e la compagnia petrolifera il restante 20%.

UNA COMPAGNIA PETROLIFERA - Il possibile accordo con la Geely, con cui la Renault ha già siglato una joint venture per lo sviluppo di auto ibride oltre ad avergli venduto il 34% della sua filiale sudcoreana, consentirebbe alla società francese di condividere i costi dei motori diesel e a benzina, destinati a diminuire con l'aumento delle vendite di veicoli elettrici. Congiuntamente la casa spera di liberare fondi da reinvestire nei modelli elettrici, una tecnologia di cui è stata pioniera con Nissan e Mitsubishi, ma in cui è rimasta indietro rispetto ad aziende come la Tesla. La partecipazione di una compagnia petrolifera aiuterebbe anche lo sviluppo dell'idrogeno verde e dell'infrastruttura necessaria per rendere le auto a celle a combustibile a idrogeno più accessibili. L'idrogeno "verde", ossia quando è prodotto con energia rinnovabile, è considerato fondamentale per contribuire alla decarbonizzazione dell'industria.



Aggiungi un commento
Ritratto di Blueyes
1 settembre 2022 - 12:08
1
praticamente più di 100 anni di storia meccanica automobilistica vengono smantellati e venduti ai cinesi col placet dello Stato francese per avventurarsi anima e corpo nell'elettrico dove proprio i cinesi sono in posizione dominante. Beh che dire, complimentoni. Ci si vende i gioielli di famiglia per indossare zirconi e bigiotteria. Auguri
Ritratto di giulio21
1 settembre 2022 - 12:36
del resto, essendo che la cina è la patria della tecnologia, meglio fare accordi con loro fin da subito per produrre le auto tecnologiche, farle in casa costerebbe troppo
Ritratto di marcoluga
1 settembre 2022 - 12:45
2
D'altronde con un governo Europeo con le fette di salame sugli occhi se non si ha la sufficiente forza finanziaria per sostenere gli investimenti, non resta altro da fare che spalancare le porte ai più forti. E la Renault è già piuttosto mal messa.
Ritratto di Er sentenza
1 settembre 2022 - 12:52
In nome dell'ecologia....mi alleo con i cinesi, da sempre attentisssssimi a produrre in modo sostenibile, e con una compagnia petrolifera, da sempre attentisssssima allo sviluppo di energie rinnovabili green.....Notizione come questa sono la prova che l'auto elettrica e' il futuro della mobilita'...ahahahah....
Ritratto di Ricci1972
1 settembre 2022 - 15:15
3
Praticamente alla Renault ed alla Francia quanto è accaduto con la Russia non è stato recepito....Quando la Cina deciderà di fare con Taiwan quanto la Russia ha fatto con l'Ucraina vedremo come andrà a finire.
Ritratto di Volpe bianca
1 settembre 2022 - 15:53
Invece che limitare il più possibile l'ingorda espansione cinese, di ambire ad un'autosufficienza a livello europeo, di volta in volta si calano le braghe. Sarà una delle poche volte che sono d'accordo con @Er sentenza, ma qua il "progetto green" europeo, tra centrali a carbone e il rivolgersi alla Cina (il paese green per eccellenza) la cosa mi pare che stia prendendo una brutta piega. O perlomeno una piega diversa da quanto proposto e raccontato finora.
Ritratto di Road Runner Superbird
1 settembre 2022 - 18:22
Qualcosa non torna. Come mai sono interessate ai motori a combustione quando questi hanno scadenza a breve? Non è che tra dieci quindici anni, quando ci saremmo resi conto che l'elettrico è mosso solo da ideologia e speculazione, con auto nuove dai costi assurdi e quelle usate non funzionanti oltre gli 8 anni o 160k km, si ripresenteranno con motori termici e know how che abbiamo stupidamente accusato e svenduto?
Ritratto di Vincenzo1973
2 settembre 2022 - 14:32
quindi lo hanno capito solo i cinesi e te... ok
Ritratto di erresseste
2 settembre 2022 - 09:41
Geely, che per tanti è il re dell'elettrico, investe nel fossile...
Ritratto di studio75
3 settembre 2022 - 09:33
5
Concludere affari con i Cinesi, di questi tempi, denota disperazione. Sopratutto dopo la fuga disastrosa dalla Russia. Se l'America deciderà in qualche modo di fare pressioni sulla Cina, Renault si ritroverà in uno scenario simile a quello russo.