FUGA DA MOSCA - Dopo settimane di incertezza se sospendere o meno i suoi rapporti con Mosca, il Gruppo Renault compie un primo passo nella direzione già intrapresa da molti costruttori automobilistici europei, tra cui Volkswagen, Toyota e Mercedes-Benz (qui per saperne di più). Dalle attività in Russia, il gruppo guidato da Luca De Meo ricava il 10% dei suoi introiti. Una fetta importante, nel conto economico di una multinazionale che, attraverso il piano strategico Renaulution presentato poco già di un anno fa (qui i dettagli), punta ad aumentare il proprio specifico nel mercato globale.
E L'AVTOVAZ? - Come auspicato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri, in videocollegamento con l’Assemblea nazionale francese, aveva chiesto al governo di convincere tutte le aziende transalpine ad abbandonare il mercato russo, il Gruppo Renault ha deciso di interrompere con effetto immediato le attività del suo stabilimento di Avtoframos, alle porte di Mosca (nella foto sopra), dove il colosso franco-giapponese produce le Renault Duster (in Russia non è venduta con il marchio Dacia), Kaptur e Arkana e la Nissan Terrano. Decisamente più cauta, come si apprende da un’agenzia Bloomberg del tardo pomeriggio di ieri, rimane la posizione sulla partecipazione del gruppo in AvtoVAZ, sussidiaria attraverso la quale la Renault produce il 30% dei veicoli immatricolati ogni anno in Russia e dà lavoro a 45.000 persone (qui per approfondire).
IL PREZZO DEL BOICOTTAGGIO - Precisando di aver già messo in atto “le misure necessarie per rispettare le sanzioni internazionali” impartite alla Russia, in una nota ufficiale il Gruppo Renault ha spiegato come, proprio per effetto dello stop della produzione nella sua fabbrica di Avtoframos, si è visto costretto a rivedere al ribasso le proprie prospettive finanziarie per il 2022. In particolare, la stima del margine operativo è ridotta dal 4% al 3%, mentre il flusso di cassa del ramo auto disponibile per l’azienda, pur distante dal miliardo di euro precedentemente stimato, dovrebbe rimanere positivo.