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Faremo il pieno alle Renault e Nissan elettriche dal benzinaio

13 ottobre 2011

L’alleanza Renault-Nissan ha siglato un accordo con l’Eni, che porterà alla diffusione delle colonnine di ricarica presso le stazioni di servizio del colosso della raffinazione petrolifera. E non solo…

UNA RETE CAPILLARE - Sono ben 4500 le stazioni di servizio Eni (la “vecchia” Agip) nel nostro paese. E, di queste, 127 si trovano sulla rete autostradale. Queste cifre danno la misura dell’importanza dell’accordo appena siglato tra il colosso della raffinazione petrolifera e l’alleanza Renault-Nissan. Infatti, in base a questo protocollo di intesa, molte stazioni di servizio del “cane e a sei zampe” potranno dotarsi di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, un tipo di veicoli su cui il gruppo franco-nipponico sta spingendo molto: sia con flotte sperimentali Renault, che già circolano in alcune città italiane (leggi qui la news), sia con l’imminente lancio della Nissan Leaf (leggi qui il primo contatto).


Nissan leaf 07 2011 02
La Nissan Leaf.


NON SOLO COLONNINE
- Oltre alle colonnine di ricarica (normale e rapida), in alcune stazioni di servizio Eni potranno essere installati sistemi di sostituzione rapida della batteria. Una soluzione sviluppata dalla Better Place (guarda qui il video) e a cui l’alleanza Renault-Nissan punta per estendere le potenzialità dei veicoli elettrici anche ai lunghi spostamenti. Con questi sistemi, infatti, sarà possibile in pochi minuti rimuovere la batteria scarica e montarne una in piena efficienza, immagazzinata e montata in appositi centri automatizzati.


gamma_renault_tour_ze.jpg
La gamma di modelli elettrici della Renault.


STRATEGIE COMMERCIALI CONGIUNTE
- L’accordo appena siglato prevede anche la possibilità di sviluppare strategie comuni alle due case auto e al gruppo petrolifero. Ad esempio potrebbe essere fornita ai proprietari di vetture elettriche Renault o Nissan una carta per “fare il pieno” di corrente nelle stazioni Eni a condizioni vantaggiose.



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Ritratto di Ktmxbow
13 ottobre 2011 - 12:54
brava Renault ....
Ritratto di mustang54
13 ottobre 2011 - 13:01
2
uno degli ultimi miti tutto italiano...
Ritratto di joshstation
13 ottobre 2011 - 13:41
Speriamo spinga la gente a comprare auto elettriche. Ma speriamo anche che TUTTE le stazioni offrano questo servizio..
Ritratto di lada-niva22
13 ottobre 2011 - 14:02
...se non abbassano i prezzi di listino,di auto elettriche se ne vedranno davvero poche in giro e di conseguenza sarà poco produttivo incentivare la costruzione di punti di rifornimento!
Ritratto di Jinzo
13 ottobre 2011 - 15:40
non fidarsi dell'eni... il nostro caro e amatissimo preseidente del consiglio italiano, dopo che il primo amministratore delegato ha lasciato l'eni, ha messo come responsabile un uomo suo amico e politicante di mer** che deve scontare una pena definitiva, e invece di stare al gabbio comanda eni.... renault cambia idea apriti delle colonnine tue che e meglio risparmi in salute e corruzione
Ritratto di pako79
13 ottobre 2011 - 15:58
Forse sarò anche ignorante, ma non riesco proprio a capire l' utilità e la necessità di investire in auto elettriche... hanno pochissima autonomia, non producono rumore a causa del motore elettrico e quindi sono pericolose per i pedoni, utilizzano energia che sembra pulita, ma per produrre elettricità bisogna bruciare il carbone ( inquinamento forse superiore al petrolio per l' atmosfera), prezzo da investire per una scatoletta come la smart equivalente a quello di una mercedes classe C o anche E... Ma forse non sarebbe molto meglio per noi e per le case automobilistiche investire sulla 'idrogeno??? E' il gas più presente nell' intero universo e quindi sulla Terra, non inquina ( dalle marmitte uscirebbe vapore acqueo), sarebbe molto più veloce e semplice da rifornire alle pompe etc. etc. forse sto dicendo baggianate?...
Ritratto di sciroccato83
13 ottobre 2011 - 16:08
Perchè attualmente per 'produrre' idrogeno serve più energia di quanta se ne otterrebbe poi dall'utilizzo dell'idrogeno stesso.
Ritratto di emergency
14 ottobre 2011 - 14:42
Per Pako 79 Hai perfettamente ragione quando dici che non inquinano ma utilizzare l'drogeno diventa molto ma molto pericoloso se non si prendono le dovute cautele fare il pieno di idrogeno vuole dire camminare seduti su di una bomba all'ennesima potenza ( bomba H )e diciamocela tutta non siamo ancora pronti pronti per il nucleare figurati per l'idrogeno. Scusami, ma farei + ricerca sulla mobilità elettrica per il momento e in futuro forse quando l'uomo riuscirà a controllare certi fenomeni si potrà parlare di idrogeno.
Ritratto di Valerio Ricciardi
14 ottobre 2011 - 15:58
" fare il pieno di idrogeno vuole dire camminare seduti su di una bomba all'ennesima potenza (bomba H )"... No, no, questo poi no, la bomba H dire che non c'entra nulla con l'esplosione dell'idrogeno è ancora poco. L'esplosione dell'idrogeno, per "calorosa" e violenta che possa essere, è solo una ossidazione fortemente esotermica, come qualsiasi fiamma libera, dunque un fenomeno chimico; la bomba H richiede un innesco costituito da una bomba all'Uranio 235 o al plutonio, e in ogni caso non esplode idrogeno, casomai se ne crea per fusione termonucleare durante la deflagrazione... partendo da nuclei di deuterio e trizio, non fare una macedonia di concetti fra loro incompatibili... Ciò non toglie che una vettura a idrogeno per ora è un fatto solo sperimentale per mettere punto una tecnologia, per ora non siamo assolutamente nemmeno vagamente pronti anche se in Germania circola una piccola flotta di serie 7 sperimentali. Un pieno di idrogeno .... dopo essere riusciti a farlo senza saltare per aria per una microscintilla di elettricità statica, non è molto più pericoloso alla fine di uno di metano; ma al distributore... eh, il rischio è molto grosso veramente, è cosa al limite da... benzinai svizzeri o norvegesi con la laurea in ingegneria, davvero non italiani (mai visto uno che mette miscela ai motorini con la sigaretta in bocca?)... Scusatemi la battuta un po' razzista, ma noi siamo veramente poco seri per certe cose...
Ritratto di emergency
14 ottobre 2011 - 16:06
Sicuramente per bomba H intendevo dire esplosione fuori dalla norma visto e considerato che per l'idrogeno basta una scintilla o poco meno Ma non stiamo facendo trattati di chimica/fisica dico solo che per l'idrogeno bisognerà aspettare ancora decenni. Comunque ti ringrazio per la delucidazionePer caso lavori nel campo chimico? Thank you
Ritratto di beppe81
14 ottobre 2011 - 15:44
non sono baggianate, è una riflessione legittima la tua. sicuramente anche l'elettrico inquina, ma ci sono alcuni aspetti da considerare, tipo la delocalizzazione dell'inquinamento (che a livello globale vuol dir poco, ma almeno allevia la pressione sulle città) e va detto che solo in parte l'elettricità è prodotta dal carbone. ci sono fonti rinnovabili esistenti (idroelettrico, molto diffuso in nord italia), altre meno diffuse ma sulle quali si punta abbastanza (solare/eolico), senza contare che molti stati europei producono elettricità attraverso l'atomo (scelta opinabile, ma al momento pare essere meno inquinante del petrolio). e dunque questo fa si che un'auto elettrica inquini meno di una a motore termico. e' poi vero che di idrogeno ne è pieno l'universo, ma per l'utilizzo come fonte di energia serve "lavorarlo" con processi estremamente dispendiosi in termini energetici, proprio come diceva qualche altro commento poco sopra, tanto da risutare sì non inquinante, ma a bilancio energetico negativo. l'elettrico, in ogni caso, anche se lentamente, si sta evolvendo: le autonomie si allungano, tanto da essere ora compatibili con l'utilizzo in città e in piccoli spostamenti extraurbani (tutte le case parlano di autonomie di 200-300 km). le prestazioni sono quasi pari a quelle delle citycar normali e per quanto riguarda il prezzo è normale che sia alto finchè non ci sarà una produzione in serie, ma intendo su ampia scala, non le 200 auto l'anno. chiaramente risulteranno ancora più care, ma con campagne di incentivi come si fecero per metano o gpl (niente bollo, sconti sull'acquisto, ecc) e se il costo dei consumi, inteso quanti km ci faccio con 1€ (visto che non si può più parlare di litri...), sarà inferiore a benzina e diesel allora si potrà pensare anche che tra qualche anno qualche macchinetta elettrica girerà. se poi la piantessero di farle anche brutte, magari...
Ritratto di Valerio Ricciardi
14 ottobre 2011 - 15:50
Assolutamente sei nel vero quando fai notare che le vetture elettriche van ricaricate di corrente che prima va prodotta; ma la corrente elettrica si produce in tanti modi, solo in Cina il pericolosissimo carbone (i fumi fra l'altro sono anche debolmente radioattivi) è prevalente. Da noi considera che il geotermico è - deliberatamente - non sfruttato per favorire le lobbies del petrolio e del nucleare; che l'idroelettrico, che prima degli anni '60 era il nostro fiore all'occhiello, è tenuto fermo per comprare sottocosto il surplus di produzione di energia elettrica delle centrali nucleari francesi (che di notte sono in seri guai perché non si possono "mettere al minimo" se no diverrebbero instabili); che l'eolico e il fotovoltaico, sinora, da noi invece che una fonte di energia seria e rinnovabile son stati sviluppati forsennatamente dove fan fare soldi alle mafie con gli incentivi (e magari non c'è vento). Le auto elettriche non sono una sostituzione delle vetture endotermiche, ma servono per non morire asfissiati nei centri urbani, dove una quantità mostruosa di persone viaggia da sola su veicoli di 1 tonn. per non oltre 20-30 km/giorno, salvo il fine settimana. Quello è il loro ruolo, per ora. Un domani si vedrà. Intanto la Renault con la piccola due posti spariglia il mercato: 7000 euro è un prezzo da scooter fighetto, la metà di una schifosa microcar di plasticaccia un po' accessoriata. L'idea "ti fermi, posi la batteria scarica e ne infili una carica" è micidialmente buona, e supera il problema di chi non ha un box con la presa di corrente. L'idrogeno in natura... semplicemente non esiste disponibile e libero in natura, non si può estrarlo forando il sottosuolo... è l'unica - comprensibile -baggianata che hai detto (nessuno ne sa mediamente nulla di queste cose). Va prodotto a bordo dell'auto in costosissime fuel cell, o caricato con rischi enormi (è ultra-infiammabile e ultra-esplosivo, hai presente la catastrofe dell'Hindemburg?) da un distributore; ma la produzione per elettroslisi dell'acqua richiede mostruose quantità di energia elettrica. Non è una fonte di energia, è un modo sofisticato e costoso per veicolarla e per riutilizzarla (in modo pulitissimo, è vero). Comunque pensa: se la combustione del ciclo Otto fosse completa e perfetta, sul piano stechiometrico, dallo scappamento di una qualunque vecchia Panda uscirebbero solo anidride carbonica e vapore acqueo... Tanto per dire quanto siano distanti la mera teoria e i risultati pratici che si riescono ad ottenere...
Ritratto di lucios
13 ottobre 2011 - 16:22
4
...te pareva che tutto non andava a finire nelle mani dei petrolieri. La trazione elettrica poteva essere il primo passo per essere realmente liberi e quindi spendere meno per muoversi, invece tutto sarà nelle mani dei produttori petrolio......che bello!!!!! >:-K............se fossimo tornati alla trazioni animale, l'Eni sarebbe diventata produttrice di fieno. Questo era il peggior accordo che si poteva fare per il futuro delle auto elettriche. Che vergogna!
Ritratto di gig
13 ottobre 2011 - 17:39
... interessante...
Ritratto di Renault90
13 ottobre 2011 - 18:32
Spero solo che si incentivi il più possibile l' elettrico anche se l' energia elettrica per soddisfare le esigenze a volte e scarsa già senza auto elettriche, anche se penso che si debba ancora studiare molto sulle auto elettriche.
Ritratto di Massimo126
14 ottobre 2011 - 11:58
..nemeno diesel con ibride??mah....
Ritratto di emergency
14 ottobre 2011 - 14:23
Per Pako 79 Hai perfettamente ragione quando dici che non inquinano ma utilizzare l'drogeno diventa molto ma molto pericoloso se non si prendono le dovute cautele fare il pieno di idrogeno vuole dire camminare seduti su di una bomba all'ennesima potenza ( bomba H )e diciamocela tutta non siamo ancora pronti pronti per il nucleare figurati per l'idrogeno. Scusami, ma farei + ricerca sulla mobilità elettrica per il momento e in futuro forse quando l'uomo riuscirà a controllare certi fenomeni si potrà parlare di idrogeno.
Ritratto di hornet72
14 ottobre 2011 - 14:27
L'unica soluzione valida è nei distributori di benzina, ma anche nei centri commerciali, cosi nel frattempo che faccio delle compere la mia auto si ricarica comodamente. Ma sempre ce la nota dolente delle auto che costano troppo, è hanno una scarsa autonomia. Come mai che manca il motore, l'auto costa il doppio, almeno poteva costare 2.000 euro in piu rispetto all'auto a benzia ma non 30.000 euro, poi ce il discorso delle batterie, quando si esauriscono quando costano?
Ritratto di pako79
14 ottobre 2011 - 21:39
Caro Valerio Ricciardi, mi fa un gran piacere aver innescato una discussione così costruttiva nel mio primo intervento sul forum di AlVolante. Io non sono contrario alle auto elettriche, dico solo che non vedo un utilizzo futuro che possa essere la vera alternativa alle auto a combustione. Certo il tuo punto di vista sull' uso quotidiano in città per smaltire la grande mole di auto che affollano i centri abitati, potrebbe essere un' ottima alternativa alle inutili giornate di stop alla circolazione che a mio modesto avviso non servono a nulla... Per quanto concerne l' idrogeno so bene che non è assolutamente come viaggiare su di una bomba H, come so che può essere pericoloso attualmente a causa della forte infiammabilità, io dico solo che bisogna guardare a diverse energie alternative per il futuro e non fermarsi esclusivamente sull' elettrico che ha molti limiti per ora ( pensa ad esempio a chi come me, ci lavora con l'auto). Quindi anche se per adesso è ancora presto, mi auguro che in futuro si possano sviluppare tecnologie utili per poter utilizzare l' idrogeno in larga scala e con costi di produzione relativamente bassi... è un sogno? Chissà...

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