UNA RETE CAPILLARE - Sono ben 4500 le stazioni di servizio Eni (la “vecchia” Agip) nel nostro paese. E, di queste, 127 si trovano sulla rete autostradale. Queste cifre danno la misura dell’importanza dell’accordo appena siglato tra il colosso della raffinazione petrolifera e l’alleanza Renault-Nissan. Infatti, in base a questo protocollo di intesa, molte stazioni di servizio del “cane e a sei zampe” potranno dotarsi di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, un tipo di veicoli su cui il gruppo franco-nipponico sta spingendo molto: sia con flotte sperimentali Renault, che già circolano in alcune città italiane (leggi qui la news), sia con l’imminente lancio della Nissan Leaf (leggi qui il primo contatto).
La Nissan Leaf.
NON SOLO COLONNINE - Oltre alle colonnine di ricarica (normale e rapida), in alcune stazioni di servizio Eni potranno essere installati sistemi di sostituzione rapida della batteria. Una soluzione sviluppata dalla Better Place (guarda qui il video) e a cui l’alleanza Renault-Nissan punta per estendere le potenzialità dei veicoli elettrici anche ai lunghi spostamenti. Con questi sistemi, infatti, sarà possibile in pochi minuti rimuovere la batteria scarica e montarne una in piena efficienza, immagazzinata e montata in appositi centri automatizzati.
La gamma di modelli elettrici della Renault.
STRATEGIE COMMERCIALI CONGIUNTE - L’accordo appena siglato prevede anche la possibilità di sviluppare strategie comuni alle due case auto e al gruppo petrolifero. Ad esempio potrebbe essere fornita ai proprietari di vetture elettriche Renault o Nissan una carta per “fare il pieno” di corrente nelle stazioni Eni a condizioni vantaggiose.