PER NECESSITÀ - A causa dell’aggravamento della situazione della crisi da Covid-19 il governo Conte ha varato un nuovo Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio), in vigore da oggi, per un ulteriore giro di vite sulle norme anticontagio. Tra le varie disposizioni, più o meno restrittive, per quanto riguarda i mezzi di trasporto, si limita a raccomandare, di non utilizzare mezzi pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute o per necessità.
VALIDO UN MESE - Inoltre dopo le ore 21, potranno essere chiuse vie e piazze dei centri urbani per evitare assembramenti. Queste vie, o piazze, comunque, saranno raggiungibili da chi deve recarsi negli esercizi commerciali aperti o nelle abitazioni private. Il Dpcm è entrato in vigore ore oggi 26 ottobre e sarà valido fino al 24 novembre. Nelle pieghe del decreto la precisa volontà di tutelare economia evitando il più possibile ulteriori inasprimenti. Una serie di misure che, si augura Conte, siano sufficienti per tenere sotto controllo la curva epidemiologica.
IL COPRIFUOCO - Non sono vietati gli spostamenti tra Regioni, Province e Comuni, ma si raccomanda di farlo solo in caso di necessità. Resta in vigore in alcune Regioni il coprifuoco notturno. La Lombardia, il Lazio e la Campania sono le prime Regioni ad aver introdotto il divieto di spostarsi. In Lombardia, dove è entrato in vigore giovedì 22 ottobre e durerà almeno fino al 13 novembre, lo stop inizia alle ore 23.00 e finisce alle 05.00 del giorno successivo. Nel Lazio, sarà in vigore dalla notte tra venerdì 23 e sabato 24 ottobre: scatta alle 24.00 e finisce alle 05.00. Dal 26 ottobre anche in Piemonte è vietato spostarsi dalle 23 alle 5. Inoltre, proprio come avveniva nel lockdown, chi ha un valido motivo per spostarsi deve portare con sé il modulo compilato di autocertificazione: lo trovi.
GLI ALTRI PROVVEDIMENTI - Più in generale il decreto impone la chiusura di palestre, cinema, piscine, teatri, sale gioco sia al chiuso che all’aperto, ma non i musei. Inoltre I servizi di ristorazione, sette giorni su sette, potranno esercitare solo dalle ore 5 alle 18. Dalle 18 sarà consentita la consegna a domicilio e il servizio d’asporto fino alle 24, ma senza consumazione sul posto o nei pressi dell'esercizio. Da sottolineare inoltre che Il Dpcm impone ora la didattica a distanza, almeno al 75% (ma le Regioni potranno in autonomia decidere di arrivare anche al 100%), agli alunni delle scuole superiori. Escluse le materne, le elementari e le medie inferiori. Sono poi vietati convegni e congressi che non siano svolti in modalità a distanza e le feste nei luoghi chiusi e all’aperto compresi, ad esempio, i ricevimenti nuziali.