In un momento di crisi generalizzata del settore auto a livello europeo, la produzione di Stellantis in Italia nei primi 9 mesi del 2024 ammonta a 387.600 unità contro le 567.525 del 2023 (-31,7%). Secondo i dati diffusi da FIM-CISL, per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in negativo e perdono sia gli autoveicoli che i veicoli commerciali. Nello specifico, le autovetture registrano un -40,7% con 237.700 unità e i veicoli commerciali un -10,2% con 149.900. Secondo le stime delle sigle sindacali, il 2024 si chiuderà con 500.000 veicoli prodotti, risultato sideralmente distante rispetto al milione di veicoli auspicati dal ministro Urso. Vediamo la situazione nei vari stabilimenti, sempre con dati riferiti al periodo gennaio-settembre 2024,
TORINO - Nel polo produttivo di Torino, si registra un volume pari a 22.240 unità rispetto alle 70.365 rilevate nel 2023, con un -68,4%. Il 91% dei volumi dello stabilimento torinese, pari a 20.210, sono rappresentati dalla Fiat 500 elettrica, il restante è rappresentato dalle produzioni Maserati con 2.030 unità, corrispondente al -70% rispetto al 2023. La situazione è in peggioramento, con la produzione della 500 che è stata sospesa fino al 1° novembre.
MODENA - La produzione nell’impianto di Modena ha subito una flessione negativa significativa. Nello specifico, si sono prodotte 220 vetture contro le 910 del 2023, continuando la situazione negativa ravvisata da inizio d’anno. Stellantis ha confermato che nel 3° quadrimestre del 2024 verrà completato l’investimento nell’Atelier del Programma di Personalizzazione Fuoriserie, destinato alla creazione di modelli Maserati su misura. All’inizio del 2025 è previsto l'avvio della produzione delle MC20 Folgore con motore elettrico. Nei due siti di Modena, oltre ai circa 260 diretti di produzione, 130 ingegneri sono stati assegnati al Maserati Engineering Team, mentre altri 450 ingegneri sono occupati nelle attività di progettazione e sviluppo al servizio del gruppo Stellantis.
CASSINO - A Cassino la produzione è di 19.710 unità, con una flessione negativa del -47,7% rispetto al 2023. Lo stabilimento segue un solo turno da questo inizio anno. La produzione è costituita dal 20% da Alfa Romeo Giulia, il 53% dall’Alfa Romeo Stelvio e il 27% dalla Maserati Grecale (disponibile anche elettrica). La situazione produttiva di questi anni ha impattato negativamente sull’occupazione, attualmente in forza sono 2.580. In aggiunta alla Maserati Grecale, allo stabilimento è stata assegnata la futura piattaforma STLA Large con i nuovi modelli Alfa Romeo Stelvio e Giulia, in produzione nella seconda metà del 2025 e all’inizio del 2026, con la produzione del terzo modello prevista dal 2027.
POMIGLIANO - L’impianto di Pomigliano, dove si produce oltre il 59% delle auto degli stabilimenti italiani, a fronte delle 141.290 unità, ha riscontrato una flessione negativa del -5,5%. Calo dovuto anche alla chiusura estiva di 5 settimane tra ferie e cassa integrazione. Nei dati disaggregati, la Panda con 110.900 unità cresce con un +17% rispetto ai nove mesi del 2023, mentre sulla linea dell’Alfa Romeo Tonale e del Dodge Hornet si riscontra un calo del -45%.
MELFI - A Melfi il dato produttivo nei primi 9 mesi rispetto all’anno precedente è negativo, con un -61,9%, che in termini di volumi si traduce quasi 90.000 vetture in un solo anno. Si tratta dello stabilimento che perde la maggiore quantità di auto. Delle 54.240 auto prodotte, il 34% è rappresentato da Fiat 500X, il 28% da Jeep Renegade e il 38% dalla Jeep Compass. Melfi sta soffrendo la transizione verso i cinque nuovi modelli di vari brand basati sulla piattaforma STLA Medium, progettata anche per ospitare powertrain ibridi. Nel 1° trimestre 2025 partirà produzione dell’elettrica electric a marchio DS, ed entro il 2026, verranno lanciate gli altri quattro modelli: due Jeep (un modello sarà la Compass ibrida), una DS e una Lancia. La produzione stimata a regime dei 5 modelli sarà di circa 260.000 vetture anno, numeri, che secondo la direzione aziendale, dovrebbero saturare l’impianto.
ATESSA - Ad Atessa, dove vengono prodotti i veicoli commerciali, nei primi nove mesi del 2024 si è raggiunta la quota di 149.900 unità, con un risultato negativo rispetto al 2023 del -10,2%. A fronte di una situazione positiva nei primi sei mesi del 2024 (15 turni senza fermi produttivi per mancanza di materiale), nel mese di giugno la situazione è cambiata a seguito di una diminuzione degli ordini dei cabinati, dovuta al calo del mercato dei camper.