PRIMA L’ITALIA, POI… - A lato dell’evento di presentazione della nuova utilitaria Lancia Ypsilon (qui il primo contatto) Carlos Tavares (nella foto sopra) ha parlato ad alcuni giornalisti, compresi quelli di alVolante, con cui ha condiviso alcuni pensieri sul futuro del marchio e dell’industria automobilistica europea. Il capo di Stellantis è partito dalla situazione di Lancia, chiarendo come lui sia “ più che contento di cosa è stato fatto finora”. Riguardo a un’eventuale espansione su altri mercati, invece, ha mostrato di non avere fretta: “Il punto ora è lavorare sulla qualità. Lancia deve innanzitutto avere successo in Italia, perché è un marchio italiano. Il focus è quindi su questo Paese. Abbiamo ovviamente fatto studi su quali altre nazioni possono avere un’immagine positiva del marchio e da queste partiremo per allargarci in Europa: Belgio, Francia”.
DELTA: DOVE NASCERÀ? - Tavares, invece, non si è sbilanciato su dove verrà prodotto il terzo modello della Lancia (dopo Ypsilon e la crossover Gamma, attesa a metà 2026 e prodotta a Melfi), ovvero la Delta, che debutterà nel 2028. “Dobbiamo certamente costruire l’auto da qualche parte. Ma dobbiamo anche proteggere i consumatori, anche quelli italiani, offrendo loro un prezzo competitivo. (...) Cosa è più importante? Creare il design? Curare lo sviluppo? O assemblare l’auto? Contate che in un’auto l’85% sono le parti prodotte da fornitori esterni, il 10% è assemblarla e il 5% riguarda logistica. Nei beni di lusso non si parla di dove vengono prodotti, ma del materiale usato, del design, della lavorazione e di cose simili. Perché qui dovrebbe essere diverso? (…). Vi posso solo dire che vi innamorerete della Delta, ma non è ancora deciso se verrà prodotta in Italia (in passato è stata ventilata l’ipotesi dello stabilimento di Cassino, ndr) o altrove”.
LOTTEREMO O NO? - Gran parte dell’intervento di Tavares è stato poi dedicato all’arrivo in Europa di vetture elettriche cinesi con prezzo competitivo: “Abbiamo due scelte: protezionismo o lotta. L’Europa ha scelto la prima, ma non credo che protegga davvero e che sia solo un impoverimento. Ogni anno, nel mondo, la ricchezza globale cresce del 2% circa, mentre il benessere medio delle singole persone è praticamente immutato. Questo vuol dire che qualcuno guadagna e qualcuno perde: se non competi per ottenere questo benessere, perché magari qualcuno ti dice di non farlo poiché ti farà scudo lui ai problemi (proprio come, secondo Tavares, sta facendo l’Europa, ndr), allora diventi più povero”. (...) “Questa è una gara” - ha rincarato il numero uno di Stellantis” “e se non competi, qualcun altro vincerà. È follia dire ai cittadini Europei che qualcuno li proteggerà e che non devono competere (contro i cinesi ndr)”.
LA RINCORSA è INIZIATA - “La gara è iniziata e noi dobbiamo rincorrere i cinesi, che hanno un bel vantaggio: del 30% solo sui costi”. (…) “È un lavoro duro; io sono portoghese e nel mio paese il turismo pesa per il 20% del prodotto interno lordo e so benissimo cosa vuol dire servire caffè a turisti cinesi e a turisti americani. Volete forse che fra venti anni l’Europa sia solo un museo a cielo aperto? Quindi, o competi o diventi povero. (…) Abbiamo persone intelligenti e formate: dobbiamo convincerle a iniziare a gareggiare”.
LANCIA TORNA NEI RALLY - Da appassionato di corse, Tavares non si è poi fatto scappare l’occasione di parlare di rally, nei quali presto debutterà Lancia Ypsilon (qui i dettagli) con la versione 1.2 turbo da 210 CV, in categoria Gruppo 4. “Partiremo con team privati, che già sono un’importante realtà per noi: in Europa oltre il 50% dei partecipanti (di questa categoria, ndr) usa nostre auto, come Opel Corsa e Peugeot 208, perché sono affidabili, competitive e relativamente abbordabili”. Sul perché di questo successo, Tavares ha dato la sua spiegazione: “tutte queste vetture sono curate dalla divisione Motorsport di Stellantis che, come tutti gli altri rami del gruppo, deve essere capace di sostenersi finanziariamente da sola. E per ora ci sta riuscendo. (…) Grazie a questa divisione, che si occupa di preparare i telai e i motori per le gare, possiamo già avere pronte fin da subito versioni da gara di modelli nuovi come la Ypsilon. Tutti possono infatti trarre beneficio dalle precedenti esperienze con altri modelli poiché tutti condividono gran parte delle componenti. Così, possiamo essere più rapidi nella messa a punto e non troppo cari”.
E SE NON FOSSE GAMMA? - L’ultimo tema trattato riguarda l’uso del nome Gamma per il prossimo modello della Lancia: non tutti gli italiani hanno un ricordo positivo della berlina degli anni 70, per i problemi di affidabilità e di immagine (montava un motore a quattro cilindri, quando le rivali ne avevano sei ndr). Dopo aver raccolto suggerimenti, fra i quali Thema e Flaminia, Tavares ha annunciato, fra il serio e lo scherzoso, che ne “avrebbe parlato con Luca” (Napolitano, CEO di lancia, ndr)