CAMBIANO MUSO E CODA - Dopo averla vista senza veli nelle foto spia (qui la notizia), debutta il restyling della Tesla Model Y. Denominato Juniper, l’aggiornamento è di quelli importanti perché cambia l’estetica della crossover elettrica americana, differenziandola dalla berlina Model 3, a sua volta aggiornata lo scorso anno. Lanciata senza fuochi d’artificio sul sito cinese della Tesla, ha un aspetto più accattivante e ispirato al futuristico Cybertruck. I fari diventano più sottili e integrano una barra luminosa a led che attraversa tutto frontale, mentre il paraurti anteriore si fa più dinamico. Anche la fanaleria posteriore è stata profondamente rinnovata: si estende per tutta la larghezza del portellone come quella del Robotaxi, anche se ai lati elementi a forma di C ricordano i fanali della Model 3. È stato invece mantenuto il tetto ad arco e il profilo da coupé, con un lunotto posteriore quasi orizzontale.
RESTA LA LEVETTA PER LE FRECCE - Anche gli interni della Tesla Model Y hanno ricevuto una bella rinfrescata e ottengono i miglioramenti introdotti con la Model 3. Tra questi ci sono i sedili anteriori ventilati e lo schermo per i passeggeri posteriori, che funge anche da pannello di controllo per il “clima” oltre che per l’intrattenimento. Da alcune immagini si nota una levetta a sinistra del piantone dello sterzo, segno che la Tesla ha riportato in posizione più comoda il comando per gli indicatori di direzione (sulla Model 3 sono sulle razze del volante). Al momento non ci sono conferme, ma è probabile che la Model Y abbia ricevuto anche aggiornamenti sulla qualità dei materiali e un’insonorizzazione migliorata, per eguagliare la berlina.
UNO O DUE MOTORI - Alcune differenze si ritrovano anche a livello tecnico rispetto all’attuale Tesla Model Y, per esempio nelle sospensioni, che Tesla assicura garantiranno un maggiore comfort di marcia. Nei mercati dove sono già stati aperti gli ordini (l'Italia per ora non c'è) la nuova crossover elettrica viene venduta in due varianti: la prima a trazione posteriore, con un’autonomia di circa 460 km, e la seconda con due motori, la batteria più grande e la trazione integrale, per una percorrenza teorica massima di circa 550 km. Le specifiche per gli altri mercati non sono ancora state annunciate: è possibile che sarà disponibile anche una versione Performance più prestazionale e una variante a trazione posteriore con la batteria di dimensioni maggiori.