TANTA SCELTA - Anche l’ottava generazione della Volkswagen Golf, come le precedenti, è offerta in numerose versioni sportive: dopo l’inossidabile Golf GTI, che abbiamo già messo alla prova su strada (qui il primo contatto), e l’ibrida ricaricabile GTE, oggi viene annunciata la più pepata Volkswagen GTI Clubsport (il cui arrivo in Italia non è ancora confermato), con svariate migliorie per ottimizzarne la resa nella guida sportiva e in pista, dove darà filo da torcere alle rivali Honda Civic Type R e Renault Megane RS Trophy. Successivamente arriverà anche la Golf R, con più di 300 CV e il 4x4.
SCARICHI AD HOC - Come suggerisce il nome, la Volkswagen Golf GTI Clubsport deriva dalla GTI standard, ma se ne differenzia fin dal look, ancora più dinamico: all’anteriore, si notano i fregi in tinta con la carrozzeria nella parte bassa del fascione, i listelli nero opaco ai lati dello stesso e il rinnovato spoiler, concepito per migliorare la resa aerodinamica del frontale; dietro, sono presenti lo specifico alettone, con aperture ai lati del supporto centrale, e gli scarichi ovali (la Golf GTI li ha tondi), incastonati nell’estrattore dell’aria. Inoltre, la Clubsport ha di serie le ruote di 18” e, a pagamento, può avere quelle di 19”; per la Golf GTI, sono standard i cerchi di 17”. Più dinamico anche l’interno, perché i sedili sportivi sono in pelle traforata (nella GTI sono in tessuto) e ha palette del cambio al volante di maggiori dimensioni, dunque il guidatore non rischia di non trovarle quando cambia rapporto manualmente nella guida al limite.
55 CV IN PIÙ - Le novità stilistiche e all’interno fanno da preludio a quelle tecniche. La Volkswagen Golf GTI Clubsport ha la trazione anteriore e il medesimo motore della GTI standard, ovvero il turbo 2.0 TSI (noto internamente con il nome EA288 Evo4), ma con nuovi iniettori della benzina, turbo e intercooler, oltre ad una centralina modificata ad hoc e a migliorie sul fronte dell’efficienza. Grazie a questi interventi, la potenza passa dai 245 CV della GTI ai 300 CV della Clubsport, mentre la coppia aumenta da 370 a 400 Nm. L’unico cambio disponibile è il robotizzato DSG a 7 marce.
ASSETTO SPORTIVO - La Volkswagen Golf GTI Clubsport ha l’assetto ribassato di 1,5 cm rispetto alla GTI e modifiche alle sospensioni: grazie al rinnovato angolo di camber per l’avantreno, ovvero l’inclinazione delle ruote rispetto al loro asse trasversale, la Clubsport promette maggiore reattività nei cambi di direzione e maggiore neutralità nelle accelerazioni decise. Al retrotreno, ci sono nuovi cuscinetti, molle e mozzi delle ruote. I freni, forati per disperdere il calore e migliorare la resa nella guida al limite, sono più leggeri complessivamente di 2,5 kg.
PER LA PISTA - A differenza della GTI, dotata del differenziale autobloccante a controllo elettronico XDS, la Volkswagen Golf GTI Clubsport ha quello elettro-meccanico VAQ: più efficace, gestisce con maggior precisione la distribuzione della coppia fra le ruote anteriori e migliora la motricità nelle curve difficili. La Clubsport è dotata del sistema per la selezione delle modalità di guida: oltre ai programmi Eco e Comfort per la guida di tutti i giorni, Sport per quella al limite e Individual, personalizzabile dal guidatore, c’è lo Special, studiato per la pista e con tarature specifiche per il Vehicle Dynamics Manager, la centralina che controlla gli ammortizzatori a controllo elettronico DCC (se presenti) e il differenziale.