VISTA IN ANTEPRIMA - La Volkswagen ID. GTI è una concept che anticipa quella che sarà la versione sportiva dell’elettrica ID.2: abbiamo potuto vederla in anteprima e “toccarla con mano”, lontano dalla confusione del Salone di Monaco dove ha debuttato: ecco cosa abbiamo scoperto. Lunga appena 410 cm (appena 4 in più di un Polo), è basata sulla nuova piattaforma MEB Entry per auto a batteria a trazione anteriore, che debutterà nel 2025 con la ID.2 (la quale è stata anticipata fedelmente dalla concept ID. 2all) e che sarà la base per tutte le piccole elettriche del gruppo. Inoltre, la ID. 2all è il primo frutto del nuovo responsabile del design della casa, Andreas Mindt, e il suo stile verrà riproposto su tutte le future Volkswagen che debutteranno dopo il 2024. La ID. GTI di serie non arriverà comunque nelle concessionarie prima del 2026.
CITAZIONI STORICHE - Rispetto all’auto su cui si basa, la Volkswagen ID. GTI si ispira dichiaratamente alle Golf GTI del passato, in particolare la prima e la quarta generazione, ma senza volontà di cadere nel rétro. Dalla prima riprende lo spoiler nero sotto il paraurti anteriore, la striscia rossa sul frontale (qui non continua ma segmentata ai bordi) e i passaruota allargati dello stesso colore. Anche i colori, il rosso dell’esemplare visto e il grigio di quello esposto al Salone di Monaco sono quelli della prima Golf GTI, che debuttò al Salone di Francoforte del 1975. La quarta generazione di Golf è invece usata come modello per la pulizia delle linee e per il taglio dei montanti posteriori. Tanti, però, gli elementi moderni: i fari full led, le maniglie posteriori “nascoste” nella cornice del finestrino (nessuna Volkswagen le ha mai avute prima) e l’estrattore d’aria nel paraurti posteriore. Grandi, infine, i cerchi, che calzano pneumatici sportivi 235/45 R 20.
GUIDA MODERNA O VINTAGE? - La casa non ha comunicato i dati di potenza e coppia ma ci si aspetta che il modello di serie abbia oltre 250 CV (la ID.2 All ne ha 226). In compenso, la Volkswagen ID. GTI è dotata di differenziale autobloccante controllo elettronico e gestiti dal computer sono anche gli ammortizzatori. Oltre alle consuete modalità di guida, l’auto ne ha alcune di ispirate alle vecchie Golf GTI: si potrà così ricreare il “feeling di guida” di questi modelli, variando la risposta di sterzo, motore, differenziale e sospensioni. In più, gli altoparlanti dell’abitacolo diffonderanno il “rombo” simulato proprio di quel modello del passato.
INTERNI VIRTUALI - La Volkswagen ID. GTI che abbiamo visto è una maquette, ovvero un modello di stile senza interni. Questi ci sono stati mostrati però in video: sono ovviamente basati su quelli della concept ID. 2all, con diverse modifiche. Immancabile il rivestimento “scozzese” dei sedili mentre il selettore delle modalità di guida fra di essi presenta la superficie delle palline da golf: esattamente come il pomello del cambio delle più celebri Golf GTI. Il volante esagonale ha pratici comandi fisici e integra quello di accensione nella razza inferiore: premendolo, luci sparse per l’abitacolo e anche nelle poltrone si accendono in sequenza. Il cruscotto è ovviamente digitale e, volendo, può mostrare una grafica identica a quella di alcune Golf GTI del passato: una soluzione davvero simpatica.