CAMBIA TUTTO, ANCHE I NOMI - Il mondo dell’auto sta affrontando la più grande trasformazione dalla sua nascita con l’abbandono del motore termico a favore di quello elettrico. Per alcuni costruttori questa sarà anche l’occasione per riposizionare o cambiare la percezione che i clienti hanno del loro marchio. Ne è un esempio la Volvo che ha deciso di cambiare la nomenclatura dei prossimi modelli elettrici, il cui stile è stato anticipato dalla recente concept Volvo Recharge.
UNA SCELTA EMOZIONALE - Come ha confermato il ceo della Volvo, Håkan Samuelsson, al settimanale inglese Autocar, le future Volvo elettriche abbandoneranno sigle e numeri in favore di nomi propri, considerati più idonei per donare anima e identificare così anche dal punto di vista emotivo la futura gamma della casa di Göteborg. "Quasi tutte le auto di oggi hanno nomi da ingegneri" ha detto il manager alla guida della Volvo.
TRADIZIONE CONSOLIDATA - Il nuovo corso andrà così a scardinare l’attuale sistema di nomenclatura delle Volvo, che risale al 1995 e utilizza la S per le berline, la V per le station wagon, la C per le hatchback e coupè e XC per le suv. Tutte le lettere sono poi seguite da un numero che identifica il modello. Questa decisione sembra andare in controtendenza rispetto alle scelte di altri costruttori, che preferiscono sigle alfanumeriche, più facili da standardizzare in tutto il mondo. Basti pensare alla Volkswagen che per la sua nuova gamma di auto elettriche utilizza il prefisso ID seguito da un numero (ID.3 o ID.4) invece di nomi come Golf o Polo. E tu cosa ne pensi, meglio sigle o nomi propri?