Alfa Romeo Giulia 2.2 Turbo 180 CV Super AT8

Pubblicato il 17 settembre 2016
Ritratto di Picoale
alVolante di una
Volvo S60 D5 R-Design Momentum AWD Geartronic
Alfa Romeo Giulia
Qualità prezzo
4
Dotazione
4
Posizione di guida
4
Cruscotto
5
Visibilità
4
Confort
4
Motore
5
Ripresa
5
Cambio
5
Frenata
5
Sterzo
5
Tenuta strada
5
Media:
4.5833333333333
Perché l'ho comprata o provata
Ci sono due periodi storici che caratterizzano l'auto italiana: quello dal dopoguerra fino agli anni '80 e quello degli anni 90 e 2000. Il secondo ha dato i natali alla Fiat Stilo e alla Seicento, la prima disegnata durante un'overdose di sesamo, la seconda rappresentazione reale della pubblicità secondo cui riciclando 10000 lattine è possibile costruire un'auto. Il primo è stato padre delle eccellenze automobilistiche che ancor oggi rendono l'Italia patria delle supercar e delle auto costruite con passione. Ma non è tutto cosi storico, purtroppo anche l'economia ha fatto la sua parte. Se certi errori nella sicurezza economica del dopoguerra potevano essere perdonati, con i disastri automobilistici del nuovo millennio la Fiat è andata vicina alla fossa, salvata poi dal leggendario Marchionne. Fra le sue idee si dice che il manager più pagato d'Italia (quando la Fiat ancora aveva sede qui) abbia preso baldi giovani e li abbia chiusi in un fabbricato in provincia di Modena, abbia comprato loro una serie 3 e detto di segare 30 cm. dalla parte posteriore di una Ghibli, per poi condire tutto con piacere di guida. Il risultato è ora su strada, ma a noi italiani non interessa sapere come va la Quadrifoglio Verde perchè pochi di noi se la possono realmente permettere, a noi italiani interessa sapere come va la versione da 150cv manuale, perchè con un prezzo di accesso di circa 35.500€ sarà quella che le nostre finanze ci indicheranno di comprare. Quindi detto questo io ho provato la 2.2 Turbo 180 CV Business Sport Launch Edition AT8 da 50.000€ e la domanda è una sola: li vale?
Gli interni
Lineare, pulita, sportiva, ma non troppo curvilinea, elegante, moderna, di qualità, con assemblaggi curati: tutti questi aggettivi mescolati fanno la plancia della Giulia, chi dice che è un gradino sotto le tedesche ha torto. I due strumenti tondi (con le lancette che puntano verso il basso, come si addice ad una vera sportiva) e lo schermo a colori in mezzo a contagiri e tachigrafo abbinati a due grosse palpebre danno un'idea di modernità, sportività ed eleganza, rinfrancata dal navigatore, dalla risposta rapida, che si nota specie nella fluidità con cui la mappa scorre mentre la vettura viaggia (si notano i nomi delle vie laterali comparire e andarsene mentre la Giulia marcia). Quest'ultimo è incastonato in una palpebra nera che da l'impressione di avere uno schermo più grosso a disposizione. Il volante ha una bella presa, palette marce ricavate dal pieno di un blocco di alluminio, pulsante motore da "bestia" incastonato sulla razza sinistra, e logo Alfa in bella vista che sembra un'opera di argenteria tanto è bello. Tutto ben assemblato e dalla consistenza solida, se non fosse per la leva dell'automatico "plasticosa", ma sul manuale è in metallo e non si ha quest'impressione. Le plastiche: unico neo nel portaoggetti delle porte (mi perdonino lorSignori il gioco di parole) e nella leva del cambio...ma questo rende la Giulia un gradino sotto le tedesche? Decisamente no, siamo di fronte alla vettura italiana di segmento medio-alto meglio realizzata degli ultimi 20 anni, i sedili in pelle nera frau sono magnifici, probabilmente è la prima auto fatta in Italia a potersi dotare di abbaglianti automatici. La climatizzazione è efficiente, si imposta la temperatura e si dimentica il sistema, la posizione di guida comoda, il pedale incernierato in basso (si era mica smontata una Serie 3 in quel di Modena?) rende comoda la posizione del piede e il dosaggio del gas. Chi siede dietro non troverà, stupendosi, un bracciolo, troverà invece una leggera difficoltà d'accesso alla zona posteriore e relativa comodità per le gambe nonostante la coda corta suggerisca altro. Il vano baule, con il portellone che sale automaticamente all'apertura è regolare e piuttosto capiente. Allora cos'è quella famosa "mancanza" che alcuni giornalisti denotano rispetto alle tedesche? Saranno 15 diverse tonalità di pelle a listino? Il volante riscaldabile (equipaggiabile con il pacchetto inverno)? Il rilevatore di stress delle natiche? Suvvia il cruise control adattivo arriverà, d'altronde c'è già l'alloggiamento del radar nella parte inferiore sinistra del paraurti anteriore. Forse lorSignori non sanno che non è la dotazione a fare una vera auto...ma cosa dice al pilota mentre la guida.
Alla guida
E la Giulia ha tanto da dire, molto più che qualsiasi tedesca, specie la Serie 3, quella dove il piacere di guida è il valore da sempre più esaltato. Un'Alfa Romeo deve essere bella da guidare. La trazione deve essere posteriore con la coda scondinzolante (facilmente riprendibile con l'intervento dell'esp per via delle diavolerie moderne) o al limite integrale. Lo sterzo deve essere estremamente preciso, leggero, comunicativo, reattivo. Il cambio automatico veloce anche con l'utilizzo con le palette, come uno Zf a 8 rapporti che ormai nelle auto è ingrediente come la mozzarella nella pizza: la mettono tutti, se il manuale è gommoso come qualcuno dice non mi è dato sapere, io dico che questo automatico quando non si tira è pure dolce. I freni potenti e ben modulabili. Il motore reattivo e spingente, se solo avesse un pò di allungo in più. Il telaio e il corpo vettura devono essere leggeri. Be se questo fa una Alfa la Giulia è Alfa al 99% È sicuramente la berlina media più coinvolgente da guidare, lo sterzo è un bisturi e la leggerezza generale (il peso di appena una tonnellata e mezza, probabilmente record di segmento) rendono la Giulia un delirio per il pilota.
La comprerei o ricomprerei?
Con queste credenziali lo spazio per i poco meno 50.000 euro richiesti c'è tutto, se vi piacciono auto da guidare e non da mostrare al bar, non che con la Giulia fareste brutta figura con la linea più passionale della categoria, l'Alfona è roba per voi. Sicuramente non sono soldini, ma all'Alfa sanno di aver creato un oggetto del desiderio che come tutte le cose belle si paga, meno di una tedesca in ogni caso. In ogni caso probabilmente tutti i livelli aziendali la vorranno (vogliono) e il mercato nel giro di un anno o due sarà inondato da vetture provenienti da flotte. Ma allora a quel punto perchè non aspettare la svalutazione della esplosiva Quadrifoglio Verde?
Alfa Romeo Giulia 2.2 Turbo 180 CV Super AT8
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I VOTI DEGLI UTENTI
27
4
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0
4
VOTO MEDIO
4,4
4.38889
36


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Ritratto di nicktwo
17 ottobre 2016 - 09:37
concordo su tutto tranne un dettaglio "palette marce ricavate dal pieno di un blocco di alluminio", in verita' l'alluminio e' un materiale fusibilissimo e stampabilissimo quindi non c'e' bisogno di ricavarne particolari per asportazione da pieno (che e' piu' costoso, in particolare su un pezzo di tale forma), soprattutto se seriali... saluti
Ritratto di nicktwo
17 ottobre 2016 - 12:26
addirittura siamo ai termini disprezzoffensivi di inspirazione bibblica... cosa non ti combina questa giulia... saluti
Ritratto di JTD16
24 ottobre 2016 - 22:00
vai di Maalox frate ! dicono che faccia miracoli !
Ritratto di cris25
20 ottobre 2016 - 16:40
1
Bella prova mi è piaciuta molto; per quanto riguarda la Giulia devo dirti che all'inizio non si entusiasmava molto, poi con il passare del tempo e osservandola sempre meglio ti dico che ad oggi è una delle più belle del suo segmento, anche se ha un listino non molto "leggero", ma in questo le rivali non è che fanno di meglio, anzi... Saluti
Ritratto di JTD16
24 ottobre 2016 - 22:19
piccolo appunto : il bracciolo si trova in un pack comprendente i sdili sdoppiati e abbattibili ;) ottima prova,piena di passione...io sono in attesa del test drive della 180 cv manuale
Ritratto di Pellich
3 novembre 2016 - 18:58
Scusami, ma si vede da come scrivi che sei un fan boy, pertanto non mi dilunghero'. Non mi fraintendere, la Giulia è un ottimo prodotto, il riferimento per ora a livello dinamico (per lo meno, a mio parere, fino all'arrivo della prossima Serie 3 fra 2 annetti). Ciò su cui non è a livello è rappresentato dagli interni e dal sistema di infotaimment (Magneti Marelli come Bmw, ma meno evoluto). Non siamo molto distanti, naturalmente, ma analizzando ogni singolo elemento, la partita è persa, senza contare tutto ciò di cui non dispone e che un'auto di questa caratura dovrebbe almeno presentare a listino tra gli optional.. perché chi spende queste cifre, oltre alla bella guida, esige (a diritto) anche altro, vi piaccia o meno. A meno che si tratti di Alfisti, come emerge tu sia. Saluti
Ritratto di mircob
7 novembre 2016 - 17:39
NON MI TROVI CONCORDE ,HO APPENA FATTO 3000 KM CON GIULIA SUPER 2.2 180CV AUT. STABILITà E TRAZIONE IN CURVA SENZA PARAGONI (ED ARRIVO DAL MONDO bmw) INTERNI STRUTTURATI SPORTIVI E COMODI ,FINITURE ALL'ALTEZZA DI bMW E SUPERIORE AD AUDI MA SOPRATTUTTO CARATTERE E PERSONALITA ITALIANA SENZA UGUALI .FINALMENTE LA DIFFERENZIAZIONE !!!!! IO ARRIVO DA BMW X3 XDRIVE FULL DOPO AVER AVUTI AUDI A6 ALLROAD PRIMA 4.2 POI 3.0 TD ,MIA MOGLIE SERI 3 COUPE'..............MA CREDIMI QUESA NOVITA' ITALIANA NON HA NULLA DA INVIDIARE ,ANZI LA STABILITA' SUL VELOCE ED IN CURVA E' SUPERIORE ALLE TEDESCHE ,ORMAI TUTTE UGUALI ED INDISTINGUIBILI UNA DALL'ALTRA BUONA GUIDA A TUTTI....
Ritratto di Pellich
8 novembre 2016 - 10:43
Se leggi con attenzione il mio commento, ti accorgerai che non stavo disquisendo sulla meccanica nè sulla dinamica, ma sugli interni. Perdonami poi .. FINITURE ALL'ALTEZZA DI bMW E SUPERIORE AD AUDI .. non lo riporta nessuna rivista, soprattutto in relazione ad Audi. Questo mi basta a capire che tu sia decisamente di parte.. pertanto non posso dare credito. Saluti
Ritratto di mircob
8 novembre 2016 - 10:48
L esterofilia è una malattia italiana Ripeto io non leggo gli altri scendo da una BMW e mia moglie ne ha un altra E poi ormai BMW son tutti uguali!!!!! Carattere sempre meno
Ritratto di Pellich
8 novembre 2016 - 14:19
Non è esterofilia, è onestà intellettuale.
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