Sicuramente sono la parte meglio riuscita della vettura: ampi e luminosi, si apprezzano per l’incredibile versatilità e non trascurano nessuno degli occupanti. Il conducente ha a disposizione ampie regolazioni del sedile, anche quella lombare, e tutti i comandi a portata di mano, in particolare quello dell’hazard, grande e ben raggiungibile. Tuttavia, a causa della seduta un po’ corta che non sorregge adeguatamente le ginocchia e per la pedaliera leggermente disassata a destra, non mi sento di promuovere il posto guida con la lode.
I passeggeri posteriori viaggiano in business class. Il divano è composto da tre poltrone indipendenti, con quella centrale scorrevole e ripiegabile per formare un comodo poggia braccia o un tavolino. Sulla vettura ne sono presenti altri due, nello schienale dei sedili anteriori, sempre ripiegabili e dotati di un comodo portaborse e di un porta bicchieri. Contrariamente a tante altre automobili, il posto centrale è forse il migliore: per l’assenza del tunnel di trasmissione, il pavimento è completamente piatto, si possono allungare le gambe e inoltre si ha una visuale dominante sulla strada. La larghezza dei sedili poi permette che i passeggeri non si tocchino con le spalle: questo è un fattore abbastanza raro sulle automobili moderne, anche se risulta particolarmente apprezzabile.
La strumentazione di bordo è posizionata al centro della plancia ed è completamente digitale: conferisce senz’altro un aspetto tecnologico alla vettura ma, nonostante sia coperta da un’ampia palpebra, in certe condizioni di luce non è sempre ben visibile, soprattutto di giorno. Lo schermo è ampio e il computer di bordo fornisce molte informazioni, compresa quella del consumo istantaneo: quest’ultima è particolarmente utile sulla Picasso, dal momento che il contagiri non era disponibile nemmeno come optional. La consolle è bicolore: rende l’interno raffinato e piacevole anche se la parte superiore chiara talvolta è fonte di fastidiosi riflessi sul parabrezza. La plastiche sono di buona qualità e robuste, l’assemblaggio e la finitura molto meno: non mancano infatti scricchiolii e sbavature.
Numerosi e ben fatti i portaoggetti: quello di fronte al passeggero è rifinito un po’ in economia anche se è ben organizzato, le tasche sono ampie e ci sono persino due “botole” nel pavimento per non lasciare oggetti in vista. quando si apre il portellone si rimane impressionati dall’abbondanza di spazio del bagagliaio. La capacità varia da 550 a 1969 litri con i sedili posteriori asportati. Nella dotazione di serie era compreso anche un comodo carrellino ripiegabile. Anche qui però manca la ciliegina sulla torta: sarebbe stata molto più comoda la cappelliera avvolgibile al posto di quella rigida.