Fiat 600 1.1

Pubblicato il 21 ottobre 2012
Ritratto di tonyadv
alVolante di una
Fiat Tipo 4 porte 1.4 Lounge
Fiat 600
Qualità prezzo
3
Dotazione
2
Posizione di guida
3
Cruscotto
3
Visibilità
4
Confort
3
Motore
4
Ripresa
4
Cambio
4
Frenata
4
Sterzo
3
Tenuta strada
4
Media:
3.4166666666667
Perché l'ho comprata o provata
Salve a tutti amici di Al Volante, oggi vi parlo della Fiat 600 che ho posseduto dal gennaio 2001 al dicembre 2007. Innanzi tutto ci tengo a specificare che si trattava du una versione molto particolare: Una delle poche Sporting con allestimenti Abarth. Questo modello era identico al tipo "Michael Schumacher" ma si differenziava per il colore, Grigio Orione metallizzato, per la griglia anteriore e posteriore nera con scritta bianca Abarth, sedili sport in tessuto grigio nero e cuciture rosse con stemma Abarth sui poggiatesta, minigonne con lo stesso stemma vicino alle ruote posteriori e cerchi in lega di 14" con le 175 anch'esse stemmate Abarth. La meccanica era la stessa della Sporting. Decisi di cambiare la mia vecchia Ford fiesta 1.4 Ghia del 1992 (di soli 70.000 Km ma stufo dei continui problemi che dava...forse un esemplare sfortunato) e cercavo una citycar sportiva. Girando per le varie concessionarie trovai questa particolare 600 in esposizione e me la portai a casa per 17.200.000 lire.
Gli interni
Gli interni di questa auto erano molto sportivi. I sedili avvolgenti e ben curati nei dettagli erano stranamente anche abbastanza comodi. Assenza di regolazioni in altezza o lombari e regolazione volante. Pedaliera racing di serie con acceleratore largo e forellato, freno e frizione di alluminio dentellato per un maggiore grip. Pur essendo abbastanza spartana (i pannelli sulle portiere in simil-carbonio coprivano solo in parte lasciando a nudo la fredda lamiera) alcuni particolari erano veramente curati bene. Tra questi il volante e il pomello del cambio rivestiti di vera pelle con cuciture rosse e ancora "sacchetti" in pelle alla base del cambio e freno a mano al posto del solito gommone. Tappetini neri con cuciture rosse e stemmi Abarth. Il contagiri posto al centro facilitava la consultazione senza dover distogliere troppo lo sguardo dalla strada. Le strumentazioni essenziali ma con un bel design e ben studiate: aghi rossi su sfondo bianco perla e di notte l'illuminazione cambiava radicalmente il colore dello sfondo che diventava ambra con i numeri e le tacche rossi e azurre.Anche la consolle centrale era di design sportivo tutta nera con una maschra color alluminio, manopole e pulsanti neri e rossi. Nessun airbag di serie e mancanza di cassetto porta oggetti (c'erano solo qualche incavo in qua e in la. Questo modello non aveva il climatizzatore. Riscaldamento efficientissimo, l'aria calda arrivava già dopo 2 minuti, gli specchietti regolabili manualmente dall'interno. La bauliera ovviamente non molto spaziosa, ospitava sotto anche il ruotino di scorta e si poteva aprire solo dall'interno tramite una leva accanto al sedile. Buttando giù i sedili (non frazionabili) si aveva una sorprendente capacità di carico per il tipo di vettura. Stranamente omologata per 5 posti l'abitabilità era comunque più che sufficiente per 4 persone di piccola-media corporatura con un discreto spazio per le gambe sia anteriore che posteriore. In 5 era sconsigliabile. Pur essendo, questo particolare modello, concepito come un'auto di indole sportiva il comfort non era male: nessun scricchiolio, solo qualche cigolio dalle sospensioni posteriori dopo gli 80.000 Km. Sullo sconnesso per via dei cerchi maggiorati e l'assetto rigido e ribassato il comfort diminuiva. Anche in autostrada non era molto rumorosa sotto i 4000 giri.
Alla guida
Grazie al peso ridotto (730 Kg) era molto agile e scattante nonostante i soli 54 cv. I consumi molto contenuti: ciclo urbano dai 14 ai 17 km/litro nonostante questa versione montasse il cambio sport con rapporti ravvicinati, una soluzione davvero racing che consentiva di avere accelerazione e ripresa sorprendenti anche se penalizzata in autostrada: per tenere i 130 Km/h il motore girava a 4300 giri/minuto). Qui i consumi non superavano i 18 Km/litro a meno che non si tenesse una velocità non superiore ai 120 Km/h...in quel caso arrivava anche a 20Km/l. La differenza tra la IV e la V era di soli 600 giri e gli innesti erano precisi, la leva aveva una ridotta escursione (gli innesti morbidi e molto vicini tra loro). In V a 6200 giri ho toccato i 175 Km/h di tachimetro (effettivi saranno stati poco più di 160, ai tempi non avevo il GPS) che comunque non sono pochi per il tipo di auto. Una buona rapportatura del cambio può sopperire alla carenza di qualche cv, per questo gli ho dato 4 stelle. In partenza da fermo erano poche le auto di queso segmento che riuscivano a batterla. La tenuta di strada era notevole, inserimento in curva preciso, pochissimo rollio e il posteriore tendeva a derapare sui cambi direzione ma cmq sempre gestibile in ogni condizione (molto divertente devo dire). Nei lunghi curvoni veloci (in pista, quindi con inserimenti e percorrenze estremi) come tutti i traz anteriore tendeva a sottosterzare e, in assenza di qualsiasi tipo di controllo elettronico, bastava diminuire leggermente il gas e tornava sui binari. Il motore era il collaudatissimo 1.1 fire Fiat con una mappatura della centralina fornita dalla casa decisamente di carattere sportivo. Silenziosa fino a 3200 giri a questa soglia il piccolo 1.1 8V entrava in coppia,ruggiva forte e aveva anche un bel sound (grazie anche al filtro aria, aspirazione e tutto l'impianto di scarico che erano leggermente diversi dalla 600 standard). Sempre pronta allo scatto anche sui bassi regimi questo modello aveva un limitatore diverso dagli altri: Il motore continuava a salire di giri (sempre in tiro) anche dopo la zona rossa del contagiri che era a 6500. Fino a 7200 ti teneva attaccato al sedile e invece di tagliare potenza impedendoti di andare oltre (come tutti i limitatori) continuava a salire fino a 7.500. Questo però era inutile e dannoso (l'ho fatto un paio di volte per curiosità) in quanto dopo i 7200 c'era un calo di potenza...e credo anche che il contagiri "rubasse" qualcosina...Queste caratteristiche però ricordavano quelle della mitica A112 Abarth :-) Servosterzo elettrico. Alcuni lamentavano che risultava troppo leggero io invece l'ho sempre trovato ben tarato e anche molto preciso. Le manovre di parcheggio con quest'auto diventavano un gioco da ragazzi, anche in spazi ridotti. Buono anche il raggio di sterzata. Mai avuto nessun guasto rilevante: A 50000 Km circa si accese la spia della centralina. Si trattava di sostituire un sensore vicino alla farfalla di aspirazione (13 euro). Un paio di lampadine sostituite in 8 anni. Un cerchio in lega ovalizzato a causa dei fondi stradali pietosi di Pistoia e provincia ma rettificato al costo di 40euro. Manutenzione ordinaria con costi contenuti, frizione rifatta a 85.000 Km.
La comprerei o ricomprerei?
Questa piccola grande auto mi ha accompagnato per 120.000 Km, anche in viaggi lunghi (Croazia) senza mai nessun problema rilevante. E' stata utilissima e degna del suo ruolo di city car, in oltre mi ha fatto divertire moltissimo sulle strade di montagna e in quelle rare volte in cui ho potuto concedermi qualche giro nelle piste aperte al pubblico. Si, la ricomprerei sicuramente.
Fiat 600 1.1
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I VOTI DEGLI UTENTI
3
4
3
1
10
VOTO MEDIO
2,5
2.47619
21


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Ritratto di tonyadv
14 dicembre 2012 - 00:55
P.S. Purtroppo la foto reale che avevo inserito non è stata pubblicata. Peccato.
Ritratto di MatteFonta92
14 dicembre 2012 - 17:06
3
Prova come al solito molto buona, si vede che ti sei proprio divertito a guidare quest'auto! Molti la criticherebbero per la sua sicurezza un po' scarsa, ma io invece penso che sia stata un'auto onesta, robusta e ben collaudata, e in questa versione sportiveggiante dev'essere stata una piccola bomba! Sarebbe piaciuto anche a me guidarla!
Ritratto di tonyadv
14 dicembre 2012 - 19:37
Mi fa piacere che ti sia piaciuta anche questa questa prova, l'ho scritta con un po' di nostalgia perchè come anche tu hai notato questa piccola e economica auto mi ha fatto divertire moltissimo. :-) In effetti è vero,guardandola oggi la Seicento non era tra le auto più sicure della categoria ma provenendo dalla vecchia scuola (all'epoca avevo sempre avuto e guidato auto anni '80 e '90) avere un'auto piccola, leggera e sportiva senza tanti accessori per la sicurezza era una cosa normale come per esempio poteva essere una A112 Abarth negli anni '80 o una Peugeot 106 Rally negli anni '90...In oltre alla fine degli anni '90 (anni in cui è nato questo modello) le city car che montavano airbag di serie erano veramente poche.
Ritratto di giuseppe26
17 dicembre 2012 - 13:36
prova davvero ottima!!
Ritratto di domi2204
17 dicembre 2012 - 15:18
io ho ancora un 1.1 active, confermo tutte le doti e tutti i limiti di questa piccola auto da battaglia, la sporting mi ricordo aveva un cambio con rapporti più corti. Nelle ultime versioni prodotte dal 2005 in poi si è fatto qualcosa per la sicurezza, cinture con pretensionatori, airbag, abs, piantone sterzo collassabile, barre nelle portiere, ma i limiti progettuali di sicurezza rimangono tutti, il progetto e quello della 500 II degli anni 90.
Ritratto di tonyadv
18 dicembre 2012 - 16:59
Grazie per i commenti giuseppe26 e domi2204!!! :-) Una piccola correzione domi2204: La 600 Sporting del 2001aveva già le barre anti intrusione nelle portiere e il piantone sterzo collassabile. Resta comunque certo che al giorno d'oggi quest'auto non sarebbe accettabile in termini di sicurezza.
listino
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  • Fiat 500e
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  • Il numero uno della Fiat Olivier François ha risposto alle domande dei lettori di alVolante.

  • Al Salone di Bruxelles abbiamo incontrato il responsabile dei marchi Fiat e Abarth per il mercato Europeo con il quale abbiamo parlato dei principali temi del momento, compresa la novità più attesa del 2025, la Grande Panda. 

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