Con un 2000 turbo a benzina da 220cv ci si aspetta di poter usufruire di ottime prestazioni. in effetti è così: ritengo che il tempo impiegato nell'accelerazione 0-100km/h sia un dato poco interessante per una sportiva a trazione anteriore che potrebbe soffrire di pattinamenti in partenza e non esprimersi al meglio. Preferisco riportare dati più significativi rilevate dalle riviste dell'epoca: accelerazione 0-130 in 10 secondi, 0-180 in 19,5; 1km da fermo in 26,5 secondi con velocità di uscita di 203km/h, 250km/h di velocità massima. Si tratta di prestazioni molto elevate, eguagliate o migliorate oggi da molte vetture di pari motorizzazione o vocazione ma eccezionali per l'epoca e validissime tutt'ora.
Il motore raggiunge da potenza massima a 5750 rpm e la coppia max a 2500 rpm, tuttavia su strada tali valori sembrano poco realistici: la spinta della turbina inizia a farsi sentire verso i 2300-2500 rpm ma è solo a partire dai 4000 che il motore diventa veramente cattivo allungando senza la minima incertezza fino a 6200 rpm e continuando con una lieve flessione fino ai 6500, oltre (il limitatore è a 7000 giri) non conviene spingersi. Tuttavia anche ai regimi più bassi il propulsore è tutt'altro che fiacco: grazie anche alla fasatura variabile già dai 1200 giri si riprende con vigore anche in salita comportandosi come un aspirato di cilindrata superiore e permettendo di viaggiare con discreta vivacità anche in montagna mantenendo il motore fra i 1300 e i 2500 giri e percorrendo moltissimi tratti, anche lenti e tortuosi, con la quarta che risulta così una marcia tutto-fare.
Desiderando prestazioni sportive però non è sufficiente affondare l'acceleratore come sui turbo moderni: il motore è afflitto da un discreto turbolag sotto i 4000 giri che lo rende non particolarmente reattivo e per mantenerlo "pronto" è necessario anticipare le manovre con l'acceleratore e inserire il rapporto corretto. Quando poi c'è da fare un sorpasso questa vettura regala grandi soddisfazioni e ripaga ogni sacrificio: se ci troviamo di fronte il classico idiota che accelera in rettilineo per poi inchiodare in curva, è sufficiente scalare in II, mantenere il motore a un regime adeguato e, appena si vede uno brevissimo rettilineo, affondare il padale del gas e vederlo finalmente sparire negli specchietti. Il propulsore garantisce insomma un'erogazione che farebbe storcere il naso a chi, abituato ai turbodiesel, pretende coppia a bassissimi regimi avendo poi un allungo praticamente nullo. Chi però sa ancora apprezzare l'erogazione di una vera auto sportiva trascurerà i difetti e sarà soddisfatto dalla modalità di erogazione.
Il rumore del motore è molto particolare (sembra un aspirapolvere impazzito) ma sicuramente cattivo ed emozionante, un appassionato non può non amare il rombo di questo 5 cilindri turbo. In rari casi tirando le marce si verificano scoppiettii e piccoli ritorni di fiamma piacevolissimi all'udito, cambianto rapporto a medi regimi invece si può facilmente udire lo sbuffo della valvola pop-off . Sotto i 4000 giri il motore è stranamente silenzioso e permette di percorrere lunghi viaggi autostradali in grande silenzio (a parte magari gli scricchiolii dei sedili) grazie all'ottima insonorizzazione e all'assenza di fruscii.
Il propulsore diventa piacevolmente rumoroso solo oltre a partire dai 4000 rpm (160km/h in V) dando sempre la sensazione di avere un'ottima riserva di potenza... e non si tratta di una impressione perchè a 140, 150, 160km/h affondando l'acceleratore, il motore reagisce con violenza. Lo sterzo è diretto e preciso e non si alleggerisce minimamente in velocità, tuttavia sarebbe stato meglio se fosse stato ancora più diretto. il raggio di sterzata è elevatissimo e l'auto è goffa in città per colpa anche della carrozzeria molto bombata che rende difficile percepire gli ingombri ma in cambio la rende insensibile al vento laterale.
La tenuta di strada è validissima su strada, ma in pista o comunque nell'uso sportivo emergono tutti i limiti della trazione anteriore e di un telaio di scarsa qualità (deriva dal pianale della Tipo) che, con ben il 67% del peso gravante sull'asse anteriore, impone per forza di cose un comportamento sottosterzante e poco sportivo. le sospensioni sono molto rigide (penalizzando il confort) e il rollio presente ma ridotto. Ottima invece, per una "tutto avanti", la trazione sull'asciutto grazie al differenziale autobloccante che limita di moltissimo i pattinamenti. Ovviamente non si può dire altrettanto sul bagnato dove bisogna evitare di accelerare a ruote sterzate se non ci si vuole ritrovare stampati sul muro esterno.
Il bello del Fiat Coupè è che, a parte l'utilissimo e ben tartato ABS, è priva di qualunque forma di elettronica che affligge le auto moderne in cui un computer toglie buona parte del piacere di guida per correggere grossolani errori di guidatori della domenica che si credono grandi piloti. Questa assenza di elettronica, a me molto gradita, rende la guida appagante e virile poichè si è consapevoli di poter contare solo sulle proprie forze e non su un provvidenziale computer. Se non si dosa bene l'acceleratore in uscita di curva, si finisce per arricchire il proprio gommista.
Le gomme sono insolitamente piccole (205/50R16) per un'auto di tale potenza ma comunque adeguate: se da un lato penalizzano la tenuta laterale, dall'altro grazie alle loro dimensioni contenute migliorano prestazioni e consumi e non costano una fortuna.
Anche l'altezza da terra è insolitamente abbastanza elevata permettendo di affrontare sterrati di difficoltà medio-bassa a patto di accettare di toccare frequentemente il terreno col la parte inferiore del paraurti a causa dell'elevato sbalzo anteriore.
La frenata è ottima: i 2 dischi brembo da 305mm con pinze a 4 pistoncini sull'anteriore garantiscono spazi d'arresto non da record per colpa della cattiva distribuzione del peso (con in retrotreno, solitamente molto stabile, che si scompone facilmente in frenata)ma la resitenza dell'impianto è inattaccabile e la durata delle pasticche è impressionante.
Il cambio è l'organo meccanico meno riuscito e, insieme ai sedili, è il vero difetto di quest'auto. Dotato di sole 5 marce, ha una leva lunga con una corsa molto lunga: nella guida sportiva i tempi di cambiata sono alti per il tipo di auto e si verificano frequenti impuntamenti inserendo velocemente la III. le 5 marce, con V di potenza, sono troppo lunghe e spaziate fra loro mortificando in parte le prestazioni del propulsore che per essendo molto potente si trova a dover spingere i 1330kg della vettura che non le rendono certo un peso piuma. La frizione è "maschia": discretamente dura e assolutamente adeguata a una vettura sportiva.
Avessi progettato io l'auto, l'avrei dotata di ottimo manuale a corsa corta con 6 marce ravvicinate (la prima e l'ultima sono molto ben rapportate, quelle intermedie sono troppo spaziate: con la II si arriva in prossimità dei 120km/h di tachimetro e con la terza si sfiorano i 160) avrei cercato di risparmiare qualche decina di Kg o almeno di potenziare il motore di 20-30cv, a costo di "svuotarlo" ulteriormente un pò ai bassi regimi.
Per finire passiamo al capitolo "consumi". Da un vecchio 2000 turbo da 220cv ci si potrebbero aspettare richieste di carburante degne di un jet, eppure mantenendo un corretto stile di guida non è così. Certo non si tratta di una vettura economa, in città i consumi sono molto elevati (non oltre 6-7 km/l) ma giustamente non è un'auto da città, sarebbe come tenere un leone in gabbia, è ovvio che Soffra. Mettendo però piede su strade aperte, pianeggianti o in salita che siano e potendo inserire e mantenere per lo meno la IV, i consumi diventano assolutamente ragionevoli, non dissimili da quelli di una 1600 16v a benzina da 100cv. Senza particolari attenzioni si percorrono 9-10 km/l e dosando bene l'acceleratore si possono toccare anche percorrenze di 11-12km/l.
Lo stesso vale in autostrada dove la richiesta di carburante non è affatto alta per un'auto di questa categoria e dipende dalla velocità mantenuta e dalla delicatezza del piede destro. Se poi sulle statali incontriamo qualche perdigiorno che impone andature di mantenere andature ridicole e utilizzare marce basse, i consumi ovviamente impennano. Anche nella guida sportiva la richiesta di benzina resta sempre tutto sommato ragionevole in rapporto alle prestazioni del motore, dopotutto sarebbe ridicolo pretendere di guidare con andatura pistaiola e mantenere consumi da citycar diesel.