Il motore 1.3 MJT parte sempre con un po' di singhiozzo, ma si assesta subito sul minimo e diventa abbastanza silenzioso. Noto subito che la frizione non è una piuma ed il cambio richiede un po' di convinzione in alcune occasioni, ma è comunque preciso.
Sotto i 2000 giri trotterella senza troppa convinzione: è un regime da città, non si avverte una grande spinta ma i consumi restano bassi. La ripresa ai semafori lascia a desiderare, ma volendo pigiare sul gas con più convinzione si avverte in modo netto l'arrivo della turbina e finalmente il motore inizia a dare il meglio di sè: la spinta aumenta dai 2000 ai 3000 giri in modo costante e si sente che la coppia è generosa.
Non è un motore con velleità sportive, ma nel misto si muove con disinvoltura, soprattutto tenendo presente che l'auto non è esattamente una minicar. Nelle salite ripide affiorano alcune difficoltà: le marce sono lunghette e il motore è un po' pigro ai bassi regimi, per cui bisogna rassegnarsi a usare quasi sempre la prima.
Nella guida extraurbana si presenta un onnipresente sottosterzo che all'inizio annoia un po': soprattutto in autostrada l'auto cambia direzione con inerzia, un comportamento giustificato comunque dalle linee non proprio aerodinamiche dell'Idea. Comunque l'assetto è buono, l'auto si mantiene sempre ben incollata alla strada e dà una ottima confidenza al guidatore anche in condizioni di guida difficili. I freni attaccano con convinzione, tanto che bisogna abituarsi a sfiorare il pedale con delicatezza: una volta fatta l'abitudine la frenata trasmette grande sicurezza ed è davvero uno dei punti di forza di quest'auto.
In città ci si muove con agio e durante le manovre si ha la sensazione di guidare un mezzo molto compatto. Utilissima in questi casi la funzione CITY del servosterzo, che rende il volante veramente morbidissimo anche se, in realtà, già di suo lo sterzo non è mai pesante. Sempre in città, in compenso, trovo fastidiosissimo il montante sinistro del tetto che crea una zona cieca nella visuale obbligandomi a spostare la testa in continuazione per 'affacciarmi'.
Buono il posizionamento degli specchietti e dei vari comandi: il computer di bordo non è certo dei più sofisticati, ma proprio per questo lo si impara ad utilizzare in fretta e ci vuole davvero poco a richiamare le funzioni fondamentali. L'autoradio di serie è una Blaupunkt che purtroppo legge solo i CD (di questi tempi è un po' poco) ma che regala per fortuna un suono di ottima qualità e che si gestisce comodamente con i comandi al volante.
Una nota di merito all'abitabilità posteriore (in 5 si sta ragionevolmente comodi, in 4 è un lusso) e al bagagliaio che non è particolarmente spazioso ma comunque sufficiente, ricordandosi sempre che se i bagagli sono tanti bisognerà abbattere i sedili posteriori. Nel doppiofondo del bagagliaio si trovano cric, ruotino e lo spazio sufficiente a incastrare qualche altro piccolo attrezzo che può sempre tornare utile.