uno turbo diesel 1.4 eco intercooler
Pubblicato il 23 dicembre 2011
Qualità prezzo | |
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Cruscotto | |
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Cambio | |
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Perché l'ho comprata o provata
Cari colleghi e amanti delle auto, oggi voglio parlarvi di una macchina che ha rappresentato la vita della mia famiglia per ben 18 anni: Uno turbodiesel 1.4 eco. Mio padre la comprò nel gennaio del 1993 per sostituire la precedente uno ds che aveva fatto molto bene il suo dovere di macina chilometri. Da quanto racconta mio padre , appena comprata aveva un motore pessimo che probabilmente per rientrare nel novero di Ecodiesel , aveva forse subito qualche strozzatura nell’erogazione.
Questa macchina fu da lui scelta con motorizzazione 1.4 e non la 1.7 perché in quegli anni si temeva di pagare il superbollo per i diesel ma dopo la scadenza della garanzia ha provveduto personalmente a dare qualche cavallo in più tramite qualche modifica che causò un consumo leggermente più elevato come anche il fumo (la macchina era una vera ciminiera) ma delle prestazioni decisamente migliori. La cara vecchia uno fu pagata circa 18 milioni ed aveva come optional i fari antinebbia, i finestrini elettrici anteriori, la luce posteriore di cortesia(non so se fosse di serie) ed infine l’antifurto sonoro con dei rilevatori sugli appigli per il conducente e il passeggero.
Il motore era una 1.4 turbo diesel con intercooler, iniezione indiretta con precamera di combustione e pompa rotativa del gasolio, molto rumoroso in tutte le situazioni ma si faceva sentire in modo assordante a freddo. I freni anteriori erano a disco ma non auto ventilanti e quelli posteriori erano a tamburo. Ho demolito la macchina 5 mesi fa a causa di un aumento di assicurazione pazzesco oltre al fatto che la macchina aveva 300 mila chilometri ed a causa della valvola termostatica difettosa, si è danneggiata la guarnizione della testata. Questa macchina è stata la mia prima auto dopo aver preso la patente e grazie ad essa ho potuto testare come si guida una macchina vecchio stampo
Gli interni
Il cruscotto è l’elemento più riuscito e a mio parere farebbe impallidire anche quello di una porsche dato che è fornito di pressione turbo, pressione olio,temperatura di olio e acqua;Ho provveduto a conservarlo e l’ho messo in una vetrina in salotto.. La nota veramente negativa era l’impianto di riscaldamento che aveva una ventola indecente e a causa della sua bassa potenza in inverno bisognava camminare con il finestrino un po’ aperto altrimenti il vetro non si sarebbe mai spannato.
I sedili erano blu ed erano molto delicati, infatti sia dietro che davanti si sono strappati totalmente, costringendo mio padre a comprare dei copri sedili. La plancia era interamente in plastica durissima ma molto resistente e ciò fu indispensabile dato che la macchina aveva un uso poliedrico sia come veicolo di trasporto persone che come mezzo di campagna. L’abitabilità era eccezionale con grossi maniglioni per appigliarsi e dietro si stava comodi anche in 3.
Alla guida
In primis devo dire che lo sterzo era veramente duro e senza servoassistenza e ciò era dato dalle ruote strette e dal motore diesel notevolmente pesante e sbilanciato rispetto al leggero posteriore, mentre il cambio era durissimo e a freddo si impuntava come nessuno, oltre ad avere qualche problemino nell’innesto della seconda marcia per via del sincronizzatore ormai usurato. La frizione invece era morbida e ben dosabile e devo dire che mio padre l’ha sempre trattata bene essendo anche meccanico, infatti non ho mai dovuto cambiare alcun componente ne del cambio ne della frizione che è arrivata originale fino alla demolizione della macchina.
La frenata era molto dosabile con il servofreno che faceva il suo dovere ma i freni dopo poche frenate si dimostravano abbastanza spugnosi, ma comunque le si poteva perdonare tutto dato che aveva già 260 mila km e i dischi per la prima volta li cambiai a 280 mila (credetemi erano ridotti una sottiletta). Per quanto riguarda la tenuta bisogna dire che la macchina era abbastanza stabile ma le gomme da 155 e l’assetto alquanto morbido ne provocava un sottosterzo alcune volte molto pronunciato.Per quanto riguarda invece i tergicristalli ,il mio esemplare aveva un grosso difetto che non era presente invece nella versione fire, cioè quando si curvava leggermente a sinistra, l’acqua non riusciva ad essere pescata dalla vaschetta per pulire i vetri e ciò era causato dal fatto che la stessa vaschetta era stata progettata in modo orizzontale con pescaggio laterale e non a mò di pozzetto con pescaggio verticale e quindi L’acqua veniva prelevata di lato quando ci riusciva.
Il motore risultava molto vuoto fino ai fatidici 2000 giri ma dopo averli superati la lancetta della turbina schizzava nella zona rossa e la macchina dava un colpo di frusta tremendo, accompagnato da una fumata assurda al posteriore. Sul collettore di aspirazione erano presenti 2 tubicini: Il primo portava ad alimentare la lancetta della turbina mentre la seconda portava pressione sulla pompa e ciò serviva ad aumentare l’iniezione di gasolio quando la turbina entrava in pressione. Era presente anche un sensore che avvertiva quando la turbina era al limite .
La comprerei o ricomprerei?
I problemi riscontrati in questa macchina furono vari ma mio padre essendo meccanico,riuscì a risolverli senza alcun problema: una volta si ruppe la turbina (ma ciò fu causato da mio padre che non la fece raffreddare dopo una tirata in autostrada); poi si ruppe un braccetto destro; il tubicino che portava la pressione al quadro strumenti si bucò e, grandissimo difetto di questa macchina, le candelette avevano scarsa durata (in 18 anni ne cambiò ben 60); la pompa dell’acqua era abbastanza debole e soggetta a perdite; si tappò il radiatore a 290 mila km e la vernice grigio metallizzato si sbiadì e si scrostò con il passare del tempo. Se potessi riacquistarla probabilmente prenderei la versione 1.7 ma solo dopo aver corretto determinati difettucci di serie.
Fiat Uno 1.4 turbodiesel Eco