Partenza in elettrico? No grazie! La Ioniq per certi versi funziona al contrario delle ibride Toyota: a 5 km/h attiva il motore a benzina, e una volta stabilizzata la velocità la mantiene facilmente in elettrico, comodamente fino a 110 Km/h, ma per brevi tratti anche a 125! Basta peraltro una leggera discesa per vederla andare in elettrico ben fuori codice italiano!
Quando si preme sul pedale, anche poco oltre il classico filo di gas, si attivano sempre entrambi i motori, da 0 alla velocità massima. Solo accarezzando l’acceleratore si procede con un motore solo, che sarà il benzina quando la batteria è insufficiente, e l’elettrico quando la batteria è abbastanza carica. La batteria si carica ogni volta che il motore elettrico non va in trazione, quindi in rilascio, in discesa, in frenata, o quando si marcia col solo motore a benzina.
Trovo la Ioniq particolarmente piacevole da guidare soprattutto in extraurbano in pianura a velocità costante, dove sfila silenziosa e liscia più dell’olio: per esempio a 90 Km/h, viaggiando a benzina la batteria sale, e quando arriva al 75-80% il sistema commuta automaticamente la trazione sull’elettrico, che percorrerà circa 3 Km autonomamente, lasciando spento il motore termico. Dopodiché il ciclo ricomincia, realizzando così consumi molto bassi, intorno ai 26-27 Km/L.
In città invece ritengo più efficiente il sistema Toyota, grazie soprattutto alla sua trasmissione epicicloidale che consente una più elastica erogazione della coppia e minori interventi del motore a benzina in partenza: nel traffico di Roma la Ioniq sta intorno ai 17-18 Km/L, la Prius forse può fare di meglio. Per contro il cambio a 6 rapporti della Ioniq, con una sesta molto lunga, si rivela più parco non solo in extraurbano, ma anche in autostrada, dove percorre 19-20 Km/L, grazie anche ai continui interventi del motore elettrico e ai frequenti spegnimenti del termico (sì, anche in autostrada il motore a carburante spesso si spegne!!!)