Ma non si compra quest’auto per gli interni. La F-Type è un’auto da guidare. E da guidare bene. Con il tettuccio aperto. Perché ha un sound e una dinamica che definire eccitante è poco.
Appena si accende il motore la prima cosa che colpisce è il suono: il rombo del 3.0 S da 380 Cv è aggressivo, meno morbido del v8, ma per certi versi più appagante. Anche prima di ingranare la marcia scoppietta, borbotta, scalpita. In una tonalità che solo inizialmente è baritonale. Ma basta dare due colpi sul gas per sentire che diventa più acuto, graffiante. Insomma se il v8 sembra Jessie Norman il v6 sembra Janis Joplin, specie quando sale di giri. E il fatto che gli scarichi siano stati sviluppati in collaborazione con la Ducati certamente influisce.
Una volta inserita la modalità sport (l’unica che ho provato) e messo il cambio in D l’auto scatta in avanti. E se avete sufficiente spazio e sufficiente sicurezza non è un’accelerazione. E’ uno sparo. E’ brutale. L’auto ti schiaccia al sedile per un tempo che sembra infinito. E nonostante la velocità che si riesce a raggiungere in pochissimo tempo il feeling di sicurezza e di controllo è totale.
Il volante sportivo, infatti, non solo è perfettamente sagomato alle 9.15 (e anche del giusto spessore, non di quelli troppo sottili) ma trasmette anche tutte le informazioni di cui in pilota ha bisogno. Inoltre è diretto e affilato. La zona morta dello sterzo è virtualmente inesistente quindi va tenuto saldo ma senza appendercisi sopra perché ogni movimento ogni minima correzione viene immediatamente recepita e trasmessa alle ruote. L’auto vi segue come se la steste guidando con il pensiero. Guardate un punto della curva e siete già lì. Staccata, traiettoria, e quando le ruote son dritte giù tutto. I giri salgono, il motore romba, la sinfonia vi entra nell’abitacolo e soprattutto entra nella vostra testa. E tutto viene naturale, tutto è immediato, affilato come un coltello.
In fase di staccata l’auto sa rispondere bene ma non è estrema come in accelerazione. L’impianto frenante è molto modulabile adatto alla guida di tutti i giorni anche al traffico che incontrerete andando al lavoro ma è anche pronto se volete pestare con decisione prima di un ingresso in curva. Ma se volete davvero portare quest’auto al suo limite vi consiglio di montare l’impianto frenante Jaguar Super Performance.
Il cambio, come per tutte le versioni, è uno ZF a 8 marce estremamente veloce e reattivo: in modalità sport poi le cambiate dipendono quasi solo dai comandi che il pilota istruisce grazie ai paddle ( a destra per salire a sinistra per scalare). Il che vuol dire che se volete rimanere al limite della zona rossa dei giri potete farlo. Lui cambierà quando lo deciderete voi.
Parlando di limite bisogna dire che avendo guidato in strada e non in pista non ci sono andato neppure vicino, non l’ho certo cercato. Ma la sensazione che ho avuto è che la F-Type sia veramente attaccata al terreno. Le ruote scaricano tutta la loro potenza senza perdere aderenza, anche entrando in curva dopo una brusca frenata e aprendo il gas un attimo prima di quello che si dovrebbe, si riesce a mantenere il controllo della vettura senza che questa dia la sensazione di partire o scodare. Ovvio non ho provato a farlo succedere volontariamente (non con in mano 95.000 euro di auto su una strada pubblica) ma giurerei che la F-Type risulterebbe molto controllabile anche in situazioni limite anche in sovrasterzi di potenza. Il tutto grazie anche al leggero ma rigido chassis in alluminio e alle sospensioni a doppio braccio oscillante.
L’unica cosa negativa? Spegnerla dopo il giro di prova.