Aprendo il generoso sportello, ad una altezza considerevole dal suolo, bisogna letteralmente alzare la gamba e condurre il corpo su i sedili, anche se di tessuto nero abbinato ad una colorazione grigia nella parte centrale, accomodano molto bene gli occupanti, con molte regolazioni, in modo confortevole. La prima sensazione che si ha davanti al volante è che sia posizionato molto inclinato e prossimo al conducente, anche se regolabile in altezza, non da quella sensazione di pieno conforto. La grande escursione della frizione anche denota un certo sconforto, ma la leva del cambio è ben collocata e di facili innesti, il che rompe un po la scomodità della frizione; i pedale del freno è ben modulato e quello dell’acceleratore è posizionato regolarmente; a parte queste prime impressioni, (per chi si era abituato alla Xsara Picasso) l’auto è simpatica e ben dotata; la portiera è ben foderata e dotata della chiusura centralizzata nella maniglietta di apertura; completa dei comandi degli alza cristalli e degli specchietti esterni, nonché della chiusura di sicurezza delle portiere posteriori e dei finestrini e ampio porta oggetti; montava anche gli ottimi altoparlanti, ripetuti nelle altre portiere; la plancia è molto ampia e il cruscotto ha gli indicatori basici, messo davanti al conducente, protetto da una membrana sufficiente per evitare i riflessi e conferire una buona leggibilità; tachimetro ben pronunciato al centro, affiancato a destra dal conta giri e a sinistra dal termometro del liquido di raffreddamento del motore e del livello del carburante. Centralmente, in una cornice in plastica che imita alluminio, erano collocati: orologio digitale, pulsanti (per frecce di emergenza e altri accessori a seconda della versione), ampie bocchette di areazione, radio con lettore CD MP3 con entrata AUX; sotto ancora, i comandi del clima manuale molto efficiente, che mandava l’aria ai passeggeri posteriori soltanto tramite condotti sotto le poltrone; sotto ancora nella console, ampi vani porta oggetti, (bottiglie, bicchieri), seguiti della comoda leva del cambio, rivestita in pelle e arricchita di indicatore delle marce in alluminio; in seguito troviamo altri porta oggetti e la leva del freno a mano, molto ben modulata, e un cofanetto coperto da un robusto poggia braccio, che però non era alto il sufficiente per essere appoggiato durante la guida, peccato. Davanti al passeggero, troviamo una maniglia di contenimento molto vistosa e resistente, e sotto il porta guanti di dimensioni generose; no ci dimentichiamo delle altre bocchette laterali e degli “AIR BAG”.
La visuale è sufficiente per proporzionare una marcia gradevole e sicura, anche negli angoli morti dei montanti, non esagerati.
Il divano posteriore, frazionato e di inclinazione regolabile, è molto comodo e ospita tranquillamente 3 occupanti, che trovano anche un generoso spazio per le gambe e usufruiscono anche di una visuale abbastanza ampia e gradevole. Il bagagliaio non è ampissimo ma accomoda ben delle valigie, e all’occorrenza, con il divano frazionato piegato parzial o totalmente, aumenta sensibilmente la capacità di carico. Il portellone è dotato dell’apertura indipendente del lunotto, caratteristica rara nonché utilissima. Esternamente, come già accennato prima, ha un profilo da SUV, quindi con una altezza considerevole e sospensioni molto robuste, credo più adatte all’uso nello sterrato della propria cugina “Hyundai Tucson”; Ruote in lega leggera da 16” montate con pneumatici di uso misto, molto affidabili. I gruppi otici anteriori sono molto efficienti, illuminano bene senza pregiudicare gli automobilisti del senso opposto; le frecce sono incluse nella stessa lente dei fari e i faretti fendi nebbia sono veramente una favola; i fanali posteriori sono altrettanto vistosi, visibili ed efficienti, non lasciano alcun dubbio agli automobilisti che ci seguono.