Come detto, purtroppo o per fortuna non ho potuto guidarla, Vi racconterò da passeggero .
Seduti nelle comodissime poltrone e avviato il motore, l'unico modo per capire se è acceso è guardare il contagiri.. Estremamente silenziosa merito dell'ottima insonorizzazione e del motore a benzina che comunque si sà, sono abbastanza silenziosi di loro. Alla partenza il freno a mano elettronico si disattiva solo, si apprezza subito la regolarità del motore ai bassi regimi , lo sterzo abbastanza leggero ( giudizio ovviamente "preso" da mio padre ) e le ottime sospensioni adattive elettronicamente regalano il massimo confort di marcia, in tutto ciò il motore lo si sente solo sussurrare . Il terreno ideale di quest'ammiraglia era ovviamente l'autostrada, la sesta da riposo permetteva di viaggiare veloci e sicuri a giri non troppo elevati, a velocità alte le sospensioni continuano a svolgere un ottimo lavoro, cosi come il motore sempre disponibile e anche in questo caso estremamente silenzioso. In curva l'auto nessun problema di stabilità , freni all'altezza e ripresa soddisfacente. Non c'è che rimanerne soddisfatti.
Tralasciando la guida tranquilla e accelerando un po subito si avverte un bel rombo, non invadente ,quasi come fosse lontano , personalmente adoravo quel suono , e l'auto iniziò ad essermi assai simpatica. A 10 anni e da appassionato di motori fin da piccolo era molto. Le prime due marce corte ma non troppo, comunque la seconda marcia portava l'auto oltre i 100 Km/h, le successive marce invece avevano un bel allungo e con la 5 marcia ( 6 da riposo ) si raggiungeva la velocità massima. A quanto dice mio padre in un "misto" gli ingombri dell'auto si sentivano, ma le ottime sospensioni , la buona tenuta di strada, lo sterzo con la giusta pesantezza e il motore non rendevano troppo noiosa quest'auto . Un appunto c'è da fare al motore e al turbo compressore ( di stampo tradizionale ) , il turbo credo entrasse in funzione sopra i 2.500 - 3000 giri, e prima di questi regimi soffriva un po di fiacchezza se si spingeva l'acceleratore, comunque una volta in funzione l'auto si muoveva con disinvoltura.
In città, un vero problema girare con quest'auto, poca visibilità e ingombri elevati e frizione non leggera.
Purtroppo non guidandola di persona non posso approfondire oltre l'aspetto ciclistico dell'auto.
Parliamo ora di prestazioni:
Il motore di per se aveva una bella dose di potenza, ma il peso elevato e l'impostazione turistica dell'auto non la rendevano certo una scattista. C'è da dire però che non deludeva affatto, secondo Lancia toccava i 100 km/h in 8.9 secondi e i 225 km/h di punta massima; tralasciando i numeri mio padre era entusiasta del temperamento del motore, che una volta in regime spingeva molto bene e si sà il cuore va a benzina, fa sempre piacere tirare qualche marcia accompagnati da un bel rombo. L'allungo del motore permetteva alla Thesis, a tachimetro di 5 marcia, di raggiungere anche i 240km/h, ma rispetto alle rivali e per i cavalli le prestazioni non sono da primato, ma non deludevano e l'auto si comportava egregiamente.
Per i consumi non c'era nulla da fare, consumava molto, non ricordo il consumo medio preciso ma non credo sia più di 10km con un litro.
L' affidabilità di questa Lancia.. qui c'è molto da dire,in mezzo una bufera di neve i tergicristalli si paralizzarono, non ci ha mai rimasti a piedi ma per poco poiché il turbo due volte ha staccato la spina.
Le 54 centraline impazzivano facilmente, spie segnalavano problemi inesistenti , l'antifurto suonava spesso senza motivo, aggiungerei però che il personale Lancia non è stato affatto capace di rimediare a pieno ai tanti problemi che ha avuto questa Thesis. Insomma un tallone di Achille non da meno.