In tempi in cui SUV e Crossover si affacciavano sul mercato, Pajero è stato il primo fuoristrada a diventare anche comodo, senza perdere l'indole Off-Road. L'interno (come del resto l'esterno) è enorme: in altezza, in larghezza, in lunghezza. In 10 anni ha visto di tutto: viaggi in 7 con bagagli, in 4 in scandinavia dormendo "comodamente" in auto diverse volte, in 2 con con una moto da cross nel baule, in 4 con bici e bagagli... e poi ancora in mezzo al fango argilloso del Monferrato, senza problemi.
Nel 2001 vantava soluzioni molto innovative per gli interni, come i sedili a scomparsa nel baule, che però non potevano essere utilizzati singolarmente come nella precedente versione, o come le bocchette del climatizzatore anche in seconda e terza fila; inoltre i sedili posteriori che si "sdraiano" completamente all'indietro e formano, con i sedili anteriori, un unico piano sono un fantastico letto di fortuna o un piano di carico lunghissimo (oggetti da 3.5 metri).
Il posto di guida è abbastanza confortevole, anche se non ci sono regolazioni del sedile in altezza, né cuscini lombari, né regolazione in profondità del volante: dopo 200.000 km circa il sedile ha cominciato a cedere rendendo un po' faticosi i lunghi viaggi.
I materiali degli interni sono abbastanza poveri (soprattutto in questa versione base) ma robusti: infatti i segni di usura non sono così evidenti, nonostante l'alto chilometraggio e gli scricchiolii non sono mai stati un problema.
Al confort di marcia contribuisce infine anche l'ottimo climatizzatore automatico che, oltre ad essere governabile separatamente dalla seconda fila, è sempre "discreto" nell'intervento (d'inverno non esce aria fredda quando ha raggiunto la temperatura impostata), ma molto efficiente, dato il volume d'aria da scaldare/raffreddare.