Esternamente poco da dire: è il classico cubetto, unica zona dove il design tratta di una Kei Car, automobili di dimensioni simili alle Smart biposto. Si distingue dalle altre soprattutto per adottare una mascherina in stile Arya. Non è una meraviglia, ma per la sua categoria è promossa. Una gestione furba degli spazi, con le ruote posizionate agli estremi e sedute "da cucina" piuttosto che "da salotto" in modo da sfruttare l'altezza della vettura a discapito delle altre due dimensioni. E funziona, c'è posto a sufficienza per quattro adulti, ma non per i loro bagagli. Col divano in posizione il bagaglio è inesistente, o si portano gli amici o si porta la spesa. Impressiona positivamente la comodità della seduta, di altri tempi: hanno letteralmente messo due divani da salotto a due posti uno di fronte all'altro. Sicuramente pessimi per trattenere il corpo in curva, probabilmente non il massimo sulle lunghe distanze, ma considerando che su una Sakura probabilmente non farete né l'uno né l'altro, è difficile chiedere di meglio. Male la posizione dello sterzo, un po' troppo in basso per i miei gusti e regolabile (poco) soltanto in altezza. In movimento predilige la comodità e la leggerezza, come ci si può aspettare da un'auto del genere. Altra nota dolente, i comandi utilizzati più spesso si trovano sotto lo schermo dell'infotainment, ma purtroppo sono touch anch'essi: anche una semplice regolazione della temperatura distrae, meglio farla da fermi. Ottima la dotazione, che diventa davvero impressionante considerando la fascia di prezzo: ho notato clima automatico monozona, volante e sedili anteriori riscaldati, cruise control adattivo, parcheggio automatico e un mantenimento di corsia davvero ben fatto. Il cruscotto è digitale, con affiancato un secondo schermo per l'infotainment in stile Mercedes.