L’offerta della gamma Alfa Romeo si rinnova con l’allestimento Tributo italiano per la crossover media Tonale, la grande suv Stelvio e la classica berlina Giulia oggetto del test. Questo allestimento è disponibile con tutti i motori (esclusi il 1.5 mild hybrid della 131 CV e il 1.6 diesel della Tonale) e vuole omaggiare, con una caratterizzazione particolarmente sportiva, la nazione dove sono costruiti questi tre modelli. Non a caso, punta su sole tre tinte per la carrozzeria: verde, bianco o rosso.
Altri aspetti distintivi per le Alfa Romeo Tributo italiano sono il colore nero per il tetto (anche apribile per la Tonale) e per le calotte dei retrovisori, queste ultime guarnite del Tricolore. Non mancano, poi, ruote brunite di 19” o 20” e pinze freno rosse, firmate Alfa Romeo. Per la Tonale cambiano colore anche gli archi dei parafanghi e le minigonne: a differenza degli altri allestimenti (che li hanno neri), in questo nuovo allestimento sono in tinta con la carrozzeria (si aggiunge anche un'inedita fascia retroilluminata nel lato destro della plancia). Stessa tinta unita anche per la Stelvio che, però, l’aveva già proposta in passato.
La personalizzazione per l’abitacolo di tutte le Alfa Romeo Tributo italiano include i rivestimenti in pelle nera per i sedili (oltre che per la plancia) con cuciture rosse e con la parte centrale traforata per lasciar intravedere il sottostante tessuto rosso. Nei poggiatesta sono ricamati il logo della casa, il Tricolore e la scritta Tributo italiano. Nel caso di Giulia e Stelvio si aggiungono le finiture in alluminio nella plancia, nel tunnel e nei pannelli delle porte.
Per il resto, l’abitacolo dell’Alfa Romeo Giulia Tributo italiano ricalca quello delle altre versioni, con un’impostazione classica, finiture di buon livello e un impianto multimediale efficace, ma non dei più moderni: lo schermo di 8,8” incassato nella plancia è piuttosto piccolo e distante dal guidatore. Con l’aggiornamento di poco più di un anno fa, ha debuttato il ricco e chiaro cruscotto digitale, con tre configurazioni a scelta. Buona la disponibilità di spazio per i passeggeri mentre la conformazione del divano e la presenza del tunnel nel pavimento lasciano poco agio a un quinto passeggero seduto al centro. Il baule è ben accessibile dal portello posteriore e ha una capienza nella media per una berlina lunga 464 cm.
Le Alfa Romeo Tributo Italiano sono già in vendita con una ricca dotazione di serie e prezzi a partire da 50.150 euro per la Tonale e da 64.950 euro per la Stelvio. Nel dettaglio, l’Alfa Romeo Giulia 2.2 Turbo Tributo italiano Q4 del test con 211 CV e la trazione integrale costa 63.850 euro. L’altra versione diesel, con lo stesso motore ma da 160 CV collegato solo alle ruote dietro costa 58.850 euro, mentre per la 2.0 Turbo a benzina con 280 CV e le 4x4 servono 66.350 euro. Sono fra l’altro di serie la regolazione elettrica per i sedili (zona lombare compresa), le sospensioni a controllo elettronico e un raffinato impianto audio con 14 altroparlanti dello specialista Harman Kardon. Unico optional, il pacchetto Techno (1.500 euro) con l’antifurto e la guida semiautonoma.
Anche se non più giovane (è sulla breccia dal 2016), l’Alfa Romeo Giulia resta un’auto particolarmente appagante nella guida: fra le curve si muove con molta naturalezza e agilità, ed è rapida nei cambi di direzione, infondendo sempre fiducia nel guidatore. Basta poco per prendere confidenza con l’auto, anche grazie alla “sincera” risposta dello sterzo, che è diretto, preciso e non inutilmente pesante (ampio, però il diametro di svolta). Nel caso dell’Alfa Romeo Giulia 2.2 Turbo Tributo italiano Q4 le 4x4 assicurano adeguato grip e il motore turbodiesel ha una bella protezza, spinge deciso ma con fluidità.
Nel test ci è sembrato meglio insonorizzato del passato, tuttavia il ticchettio dei motore a gasolio resta evidente. Ben accordato al quattro cilindri il cambio automatico con convertitore di coppia: nel selezionare le 8 marce è dolce e senza tentennamenti. Offre anche la modalità manuale con le lunghe e comode leve di alluminio dietro il volante. Selezionata con la manopola nel tunnel la modalità di guida Dynamic, l’auto diventa più reattiva, il motore acquista prontezza e le sospensioni si irrigidiscono, ma non tanto da torturare la schiena (si possono comunque ammorbidire premendo un tasto). Mordaci i freni e il pedale ha una corsa breve. Nel test su strade collinari affrontate con brio e in autostrada il computer di bordo ha indicato una media di circa 13 km/l.
Carburante | gasolio |
Cilindrata cm3 | 2143 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 155 (211)/3500 giri |
Coppia max Nm/giri | 470/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 148 |
No rapporti del cambio | 8 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 235 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 6,8 |
Consumo medio (km/l) | 17,9 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 464/186/144 |
Passo cm | 282 |
Peso in ordine di marcia kg | 1540 |
Capacità bagagliaio litri | 480/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 225/40 R 19 ant. - 255/35 R 19 post. |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Alfa romeo Giulia usate 2018 | 15.400 | 24.290 | 43 annunci |
Alfa romeo Giulia usate 2019 | 14.790 | 25.000 | 22 annunci |
Alfa romeo Giulia usate 2020 | 17.990 | 30.780 | 33 annunci |
Alfa romeo Giulia usate 2021 | 10.800 | 30.270 | 26 annunci |
Alfa romeo Giulia usate 2022 | 26.950 | 49.830 | 17 annunci |
Alfa romeo Giulia usate 2023 | 36.950 | 48.370 | 6 annunci |
Alfa romeo Giulia usate 2024 | 46.800 | 48.470 | 3 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Alfa romeo Giulia km 0 2022 | 38.900 | 50.360 | 4 annunci |
Alfa romeo Giulia km 0 2023 | 44.900 | 48.930 | 10 annunci |
Alfa romeo Giulia km 0 2024 | 49.300 | 56.270 | 11 annunci |