* prezzo indicativo
“Rinfrescata” di metà carriera
Debutta la versione aggiornata dell'
Audi Q3, che con la sua lunghezza prossima ai quattro metri e 40 centimetri è la suv più piccola della casa tedesca; la vedremo nelle concessionarie a partire dal prossimo mese di febbraio, ma le ordinazioni sono già possibili. La gamma per l'Italia si basa su motori turbo e a iniezione diretta, tutti rinnovati: a benzina i 1.4, 2.0 e 2.5 (da 150 a 340 cavalli, con prezzi a partire da 31.900 euro), mentre a gasolio la scelta è fra due versioni del 2.0 TDI (con 150 e 184 cavalli, da 32.700 euro in su). Tutte Euro 6, queste unità dovrebbero assicurare consumi più bassi rispetto a prima; sono abbinate a cambi manuali o a doppia frizione S tronic, e alla trazione anteriore oppure integrale. Alle novità tecniche si abbinano quelle estetiche: contribuiscono a mantenere moderna una vettura che, comunque, non ha mai vantato una personalità particolarmente forte. Adesso, i fari hanno di serie le luci diurne a Led, e optional si potranno avere anche in una più potente versione full led (950 euro); rivista anche la classica, ampia mascherina Audi, ora “collegata” con i fari da una cornice di colore contrastante. Noi abbiamo guidato la versione più potente e sportiva, la RS 2.5, con un cinque cilindri a benzina che ha guadagnato 30 CV arrivando alla bella “quota” di 340. Diversamente da tutto il resto della gamma, il prezzo della
Audi RS Q3 verrà comunicato a dicembre; stimiamo, comunque, circa 60.000 euro.
La grinta c'è
La cattiveria dell'Audi RS Q3 è accresciuta da numerosi particolari specifici: la griglia della mascherina a nido d'ape, le enormi prese d'aria nel paraurti anteriore (finte, con una funzione solo estetica) e il terminale di scarico ovale, singolo ma di generose dimensioni. E poi, i cerchi in lega di 19” (si possono avere anche di 20 pollici), lo spoiler sagomato sopra il lunotto e l'estrattore aerodinamico nero nel paraurti posteriore. Nel complesso, è una caratterizzazione riuscita e non troppo vistosa. Stesso discorso vale per l'abitacolo: dove, oltre alle sigle RS sparse un po' ovunque, spiccano i pedali in metallo a vista, gli inserti in fibra di carbonio nella plancia e nei pannelli, il volante con la corona massiccia e “tagliata” nella parte inferiore, gli strumenti con fondo grigio e il tachimetro che arriva fino all’impressionante cifra di 310 orari. Comodi i sedili sportivi, che nella vettura del test erano rivestiti in pelle con vistose cuciture a piccoli rombi nella parte centrale; di serie, comunque, dovrebbero esserci quelli in pelle e Alcantara, certo più vicini al gusto italiano.
Qualche comando non convince
L'abitacolo della Audi RS Q3 è rifinito con grande cura, fin nei minimi particolari, e offre numerosi portaoggetti. Tuttavia, lo stile pare un po' invecchiato, in particolare per quanto riguarda il navigatore (un optional da circa 1.200 euro), che non è integrato nella plancia e ha una spessa cornice in plastica; i comandi non sono proprio intuitivi né a portata di mano (come, del resto, quelli del "clima" automatico bizona). Il suo funzionamento, comunque, è valido, e non mancano la visualizzazione tramite Google Earth e Street View, la possibilità di connettersi a internet e anche una rete wi-fi di bordo (hot spot) che permette agli occupanti di andare "in rete" con i propri smartphone. L'abitabilità è adeguata per quattro: dietro, in tre non si sta comodi. Neppure il baule è tra i punti di forza: capacità solo discreta (356/1261 litri) e soglia di carico alta (77 cm da terra). Adesso, però, c'è un tendalino morbido che facilita l'accesso rispetto alla cappelliera rigida presente in precedenza.
Debutta il nuovo "cinque"
L'elemento che più caratterizza l'Audi RS Q3 è il motore: in questo momento, la piccola suv è l'unico modello della casa tedesca ad avere un cinque cilindri (che, però, dall’anno prossimo sarà disponibile anche sulle A3 più “cattive”, le RS, e nel 2016 pure sulle TT). Alcune delle modifiche rispetto alla precedente versione (lo spostamento dello scambiatore di calore e del filtro dell'olio) sono state realizzate proprio per consentirne in futuro il montaggio su quei modelli, basati sulla nuova piattaforma “modulare” MQB, che impone ingombri inferiori. L'incremento di potenza e coppia (30 Nm in più) e la riduzione dei consumi (0,4 litri di benzina in meno ogni 100 km) sono invece dovuti a un incremento della pressione di iniezione del carburante (da 120 a 140 bar) e a nuovi iniettori.
Scatto e comfort insieme
Una volta alla guida della Audi RS Q3, i 340 cavalli si fanno sentire: accelerando a fondo nella fascia di maggiore resa, dai 2500 fino a 6700 giri, spingono con grande decisione (ma senza brutalità) la RS Q3, tanto che l'auto si “siede” sensibilmente sulle ruote posteriori; credibile l'ottimo tempo (4,8 secondi) dichiarato per lo “0-100”. Gradevole anche la colonna sonora, col rombo un po' rauco caratteristico dei cinque cilindri. Nel complesso, comunque, l'auto non è “estrema”: a velocità costante la rumorosità nell'abitacolo è contenuta, la risposta delle sospensioni (a controllo elettronico, optional, nell'auto del test) piuttosto confortevole, lo sterzo diretto e preciso ma per nulla pesante né “nervoso”, il rollio in curva non azzerato. E il cambio a doppia frizione S tronic, pur essendo rapido, non è fulmineo. Un'auto, insomma, che sa riservare soddisfazioni all’appassionato, ma che va bene anche (anzi, forse soprattutto) per andare a spasso. Infine, per curiosità, qualche dato sulle percorrenze: nel cruscotto abbiamo letto circa 7 km/litro, ottenuti sfruttando spesso il brio del motore. In autostrada, sui 130 orari (col cinque cilindri in settima marcia, a 2500 giri) siamo invece stati vicini ai 10 km/litro.
Secondo noi
Pregi
> Comfort. Buono, e perfino migliore di quello che sarebbe lecito attendersi da una vettura così potente e siglata RS.
> Finiture. Davvero di alto livello, sia per i materiali sia per le lavorazioni.
> Prestazioni. Il cinque cilindri garantisce scatti e riprese brucianti.
Difetti
> Baule. La capacità è scarsa per una suv di queste dimensioni.
> Comandi "clima". Scomodi, perché posti troppo in basso.
> Navigatore. Poco integrato nella plancia, è macchinoso da impostare.