Ha più carattere
Davanti è più “cattiva”, dietro più… morbida: la
Ford C-Max si aggiorna riprendendo lo stile delle ultime Ford, come la Focus e la nuova S-Max (in concessionaria dopo l'estate: leggerete presto il nostro primo contatto). È il frontale arrotondato e prominente a caratterizzare maggiormente la rinnovata monovolume, grazie alla grande mascherina trapezoidale cromata, ai fari appuntiti che si allungano sui passaruota, al paraurti bombato e al cofano segnato da profonde nervature e rialzato al centro. Gli stessi cambiamenti contraddistinguono la sette posti, che mantiene le due porte scorrevoli posteriori e i 14 cm in più da un paraurti all’altro (le dimensioni esterne non cambiano: 438 cm di lunghezza per la C-Max e 452 per la C-Max7).
Comoda davanti, meno dietro
Qualche importante differenza rispetto alla versione precedente la si nota anche all’interno della Ford C-Max: la consolle centrale ora è meno affollata di tasti e tastini (che disorientavano, specie all’inizio, togliendo concentrazione nella guida quando si doveva cercare il comando desiderato). Anche la plancia cambia leggermente e somiglia a quella della nuova Focus. Il rivestimento in plastica della parte superiore è morbido e di qualità; meno gradevoli le plastiche sottili della parte bassa dell'abitacolo e del tunnel centrale. Inedito pure il bracciolo scorrevole, nel quale è ricavato un portaoggetti più ampio e che può ospitare una bottiglia d’acqua da 1 litro e una più piccola; all'interno è diviso in un ripiano superiore e in un vano centrale, ed è dotato di porta Usb per la connessione e la ricarica di smartphone e tablet. Come nella versione precedente, lo spazio non manca nei due posti anteriori, mentre dietro si è un po’ scomodi al centro del divano (che, purtroppo, non è scorrevole): meglio viaggiare in quattro.
Tecnologia in primo piano
Nella rinnovata Ford C-Max sono stati aggiunti dispositivi elettronici che rendono più facile e sicura la guida. Si va dal sistema di parcheggio semiautomatico, anche in parallelo, col monitoraggio dei veicoli in arrivo in fase di retromarcia, al cruise control adattativo (mantiene la distanza di sicurezza dal veicolo che precede), alla chiave programmabile MyKey, con la quale si può limitare la velocità o il volume dell’impianto audio. Sono previsti pure il sistema di frenata automatica in città, che adesso è attivo fino ai 50 km/h contro i precedenti 30 km/h, e l’apertura automatica del portellone (tenendè inserito un sensore che attiva il dispositivo). Da segnalare, inoltre, il sistema multimediale Sync 2 con schermo tattile di 8” e comandi vocali avanzati per la navigazione, l’intrattenimento e le funzioni di bordo (climatizzatore compreso).
Un motore fluido e progressivo
Sostanzialmente invariato, il comportamento dinamico della Ford C-Max si segnala per la buona tenuta di strada, il contenuto coricamento laterale dell'auto in curva, le sospensioni un po’ rigide e una discreta maneggevolezza in città, ma anche per qualche fruscio di troppo (a velocità autostradale) proveniente dai grandi retrovisori. Il nuovo 1.5 turbo a benzina eroga i suoi 150 CV in modo lineare, privilegiando la dolcezza alla risposta brusca (tanto che, sotto i 2000 giri, appare quasi un po’ pigro). Quando incomincia a spingere lo fa gradualmente, ma senza incertezze, assecondando la guida rilassata e facendo intuire che, comunque, se serve basta premere l’acceleratore per recuperare velocità con prontezza. Adeguata la risposta dello sterzo e discreti i consumi (alla fine del nostro test, con tratti in salita e una guida poco votata al risparmio, il computer di bordo indicava una percorrenza di 9,9 chilometri con un litro, lontani dai 16,4 km/l di omologazione).
Nei saloni a giugno
L'arrivo in concessionaria della nuova Ford C-Max è previsto per giugno. I prezzi partiranno dai 20.000 euro della 1.0 EcoBoost da 101 CV. Quattro gli allestimenti: Plus, Titanium e Titanium X, più il Business per le flotte. I motori sono cinque: 1.0 EcoBoost da 101 o 125 CV; 1.6 a Gpl da 120; 1.5 EcoBoost da 150 CV; 1.5 TDCi da 95 o 120 CV; 2.0 TDCi da 150 o 170 CV. Il cambio automatico Powershift costa 1.750 euro.
Secondo noi
PREGI
> Comandi. Plancia e consolle sono più libere: ora ci sono meno tasti, quindi è inferiore rispetto al vecchio modello il rischio di distrarsi.
> Motore. Il 1.5 a benzina è ben accordato alla macchina, tanto da assicurarle il giusto brio senza essere ruvido.
> Tecnologia. Sono davvero tanti i dispositivi elettronici che aumentano la sicurezza a bordo.
DIFETTI
> Dettagli. Certe plastiche non sono all’altezza della buona qualità costruttiva generale.
> Divano fisso. Peccato che non ci sia il sedile posteriore regolabile in senso longitudinale (presente nella sette posti): si perde di praticità.
> Visibilità in manovra. È scarsa, per via del tetto che scende verso il lunotto e dei grandi montanti triangolari (e i sensori di distanza posteriori costano 250 euro).