È una crossover compatta dalla linea grintosa, con il frontale caratterizzato dall'ampia mascherina a nido d'ape, i parafanghi pronunciati, le profonde nervature sulle fiancate e i montanti posteriori molto inclinati. Il lunotto piccolo, però, non garantisce una buona visuale in retromarcia. A bordo della Ford Puma si apprezzano la posizione di guida alta e la plancia moderna (ha un cruscotto digitale di 12,3”) ma alcuni comandi sono troppo in basso: si tratta dei tasti alla base della leva del cambio, che disattivano l’Esp e i sensori di distanza, e del comando per scegliere le modalità di guida.
Il volante nasconde il pulsante d’avviamento e quello per le luci. I sedili, rivestiti in pelle e tessuto, sono “duretti” e trattengono correttamente il corpo, senza risultare affaticanti; il profilo del tetto della Ford Puma, che si abbassa leggermente verso la coda, non compromette l'abitabilità per i passeggeri posteriori. Ampio, e di forme regolari, anche il vano di carico, e sotto il pavimento c’è un profondo pozzetto. Peccato solo che la soglia di carico sia distante da terra ben 77 cm.
La Ford Puma c'è solo con il vivace ma un po' rumoroso tricilindrico 1.0 turbo mild hybrid a benzina. Tre le versionI: con 125 CV, 155 o 159. La Ford Puma vanta uno sterzo diretto e preciso, che piace a chi ama la guida brillante; gli spazi d’arresto non sono da record, ma la modulabilità del pedale è buona. Curata la sicurezza: tutte le Ford Puma sono dotate di sistema di riconoscimento dei segnali stradali, mantenimento in corsia e frenata automatica d’emergenza a basse velocità, in grado di individuare anche i pedoni.