Cambia, ma non nel carattere
È tutta nuova, ma a vederla non si direbbe. La seconda generazione della monovolume
Ford S-Max è realizzata sullo stesso pianale della nuova Mondeo e, quindi, ha ben poco in comune col vecchio modello; tuttavia, la linea filante e il piglio sportivo sono rimasti ben visibili. Evidenti comunque gli elementi stilistici più recenti della casa: il frontale con la larga mascherina esagonale cromata, i fari lunghi e sottili, la linea arcuata del tetto (anche se, ora, leggermente più bassa), i passaruota scolpiti e la base dei finestrini che risale gradualmente verso la coda. Con 3 cm soli di lunghezza in più (per un totale di 480, anche le dimensioni sono pressoché identiche a quelle del modello che viene mandato in pensione. I fanali a sviluppo orizzontale, spigolosi e poco sviluppati in altezza, e il massiccio paraurti concorrono a dare alla macchina una certa aggressività anche nella vista posteriore.
Dotazione di lusso
Anche all’interno la Ford S-Max è tutta nuova: ora sfoggia una maggiore eleganza e finiture più curate. La plancia e la consolle sono meglio raccordate e i materiali tutti di buona qualità; il grande schermo di 10” nel cruscotto (digitale e a colori, riproduce tachimetro e contagiri con una grafica dal gradevole tono sportivo) e quello di 8” del sistema multimediale Sync 2 danno all’abitacolo un’impronta tecnologica. I comandi principali, tutti raccolti nella zona centrale, sono meno dispersivi (ma quelli del “clima” sono ancora un po’ troppo in basso). Il desiderio di un salto di qualità si ritrova pure negli allestimenti, finalizzati in primo luogo a rendere più confortevole la vita a bordo: i sedili, per esempio, sono rivestiti in pelle e con impunture a vista, riscaldati, rinfrescati e con la funzione massaggio (poltrone Multi-Contour, optional) grazie a speciali cuscini pneumatici. I poggiatesta anteriori possono essere regolati in quattro direzioni, mentre la posizione della poltrona di guida può essere registrata elettricamente con memoria. Anche il volante, ora riscaldato, può essere regolato elettricamente, sia in estensione sia in altezza. Quanto alla flessibilità, una delle caratteristiche più importanti in qualsiasi monovolume, la nuova S-Max mette sul piatto i suoi sette posti, con 32 configurazioni possibili, e le due ultime file di sedili ripiegabili nel baule (i sette posti sono optional, 1.500 euro) semplicemente premendo un pulsante nella parete sinistra del baule (sistema Easy-Fold), fino a creare un piano di carico piatto e molto capiente (fino a 2200 litri). In più, quelli della seconda e terza fila sono leggermente rialzati, mentre la forma sottile delle poltrone garantisce più spazio per le gambe; tra gli optional c’è anche il tetto panoramico. Per rendere ancor meglio vivibili i posti dietro, nel tunnel centrale c’è il “clima” con comandi specifici, e numerose sono pure le bocchette d’aerazione: ce ne sono perfino due nel soffitto, per la seconda fila di poltrone, e una, centrale, per i due posti in fondo. Ampio e ben fatto il baule quando l’abitacolo è nella configurazione a cinque posti. Solo l’ultima fila di sedili (con seduta bassa, schienale rigido e verticale e pochissimo spazio per i piedi e le gambe) è adatta più a due bimbi che ad adulti.
Un’iniezione di tecnologia
Un altro passo avanti rispetto alla vecchia generazione della Ford S-Max è stato fatto nella dotazione tecnica: con il nuovo sterzo adattativo, a demoltiplicazione variabile (il rapporto di sterzata cambia in base alle condizioni di guida), che arriverà come optional alla fine dell’anno; con l’adozione, per la prima volta in questo modello, della trazione integrale intelligente; e con l’introduzione di motori più efficienti. Tra i sistemi di sicurezza e di ausilio alla guida, troviamo il sistema di frenata automatica con assistenza pre-collisione (Pre-Collision Assist, attivo a partire da 8 km/h), che avvisa il guidatore e frena automaticamente, anche a velocità autostradali, se rileva un avvicinamento pericoloso al veicolo che la precede; il sistema di parcheggio (anche perpendicolare) assistito; quello di allerta nelle inversioni di marcia; l’assistente di corsia e la frenata automatica fino a 180 km/h. Innovativo il limitatore di velocità che riconosce i cartelli stradali e adatta automaticamente la velocità di crociera. Infine, la sicurezza passiva è garantita da una struttura del telaio del 3% più rigida rispetto alla generazione precedente (grazie a nuovi acciai ad alta resistenza) e da nuovi airbag laterali per la seconda fila di sedili.
La guidi come una berlina
Novità anche sotto il cofano, con il 1.5 e il 2.0 Ecoboost a benzina, rispettivamente da 160 e 240 CV, il 2.0 turbodiesel in tre potenze (120, 150 e 180 cavalli, con le due varianti più potenti abbinabili anche alla trazione AWD integrale) e il 2.0 biturbodiesel da 210. Il cambio, a sei marce, è manuale o robotizzato a doppia frizione. Noi abbiamo provato la Ford S-Max col 2.0 TDCi da 180 cavalli: dolce, ma vigoroso (forte dei suoi 400 Nm di coppia massima a 2000 giri), il quattro cilindri ha 13 CV più del precedente 2 litri a gasolio, rispetto al quale si dimostra più progressivo e silenzioso. Con questo motore, fluido e brillante, la macchina si guida in scioltezza e nelle gite fuoriporta, su strade ricche di curve, consente perfino di divertirsi, grazie anche al rollio limitato e alla risposta sincera ai comandi: pur non mostrandosi sveltissima nei veloci cambi di traiettoria, offre una tenuta di strada elevata e un coricamento laterale molto contenuto, specie con le sospensioni elettroniche (a richiesta) regolate sul profilo Sport che rende la vettura più rigida ma non scomoda. Ci è parsa poco pratica, però, la modalità di selezione della durezza delle sospensioni, che obbliga a “smanettare” nel menu del computer di bordo, rischiando di togliere lo sguardo dalla strada: semplici tasti nel tunnel avrebbero reso la cosa più facile e sicura. In città l’auto non brilla per maneggevolezza, tuttavia lo sterzo leggero e la buona manovrabilità della leva del cambio non la rendono troppo affaticante. Comoda in autostrada, la S-Max si fa apprezzare per l’efficace insonorizzazione dell’abitacolo (a 130 km/h il motore, in sesta, lavora a meno di 2100 giri). Il consumo ci è sembrato nella media: senza badare troppo al risparmio (e con i grossi cerchi di 19”, optional), abbiamo percorso circa 11,4 km/l (letti nel computer di bordo). Il navigatore satellitare non ci ha invece convinto: in alcune occasioni si è dimostrato poco preciso.
La vedremo a settembre
Nelle concessionarie dopo l’estate, la Ford S-Max sarà disponibile in tre allestimenti (Plus, Titanium e Titanium Business): con prezzi a partire da 29.500 euro, con il motore 1.5 EcoBoost da 160 CV.
Secondo noi
PREGI
> Linea. Per essere un’auto da famiglia, votata ai grandi carichi, ha un gradevole aspetto sportivo, che ne sottolinea il carattere dinamico.
> Motore. Un turbodiesel potente, subito pronto e non troppo rumoroso.
> Sterzo. Abbastanza leggero a bassa andatura, non diventa impreciso in velocità.
DIFETTI
> Agilità. Visto il carattere quasi sportivo di questa monovolume, ci saremmo aspettati più maneggevolezza: invece, nei repentini cambi di traiettoria si sente il peso della vettura (del resto, l’auto è lunga 480 cm).
> Posti dietro. I due strapuntini sono adatti al massimo per due bimbi: gli adulti devono stare rannicchiati.
> Visibilità posteriore. Come nel vecchio modello, in manovra la visuale non è libera.