Due motori
La Honda HR-V è una nuova crossover poco ingombrante (430 cm la lunghezza), spaziosa e dall’aspetto sportivo, proposta soltanto a trazione anteriore (i modelli 4x4 non sono previsti per l’Europa). Per i motori, la scelta è fra il 1.6 turbodiesel da 120 CV (quello dell’auto del test) e il 1.5 a benzina con 130 cavalli, proposto anche con cambio a variazione continua di rapporto. La Honda HR-V sarà in vendita da metà settembre 2015, con prezzi compresi fra 20.350 euro per la 1.5 Comfort a benzina e 27.250 per la 1.6 Executive Navi Adas a gasolio. Tutte le versioni hanno di serie il climatizzatore automatico, il cruise control e il City-Brake Active che, fino a 32 km/h, può frenare da solo l’auto per evitare un urto. Tranne che nell’allestimento meno costoso dei tre previsti (il Comfort, gli altri sono l’Elegance e l’Executive), sono inclusi nel prezzo i fendinebbia, i sensori di distanza (anteriori e posteriori) oltre ad altri sistemi di aiuto alla guida: l’avviso di collisione frontale, la riproduzione nel cruscotto di segnali stradali, l’avviso per errato cambio di corsia e il limitatore di velocità che adatta l’andatura dell’auto ai limiti “letti” dalla segnaletica. Il raffinato impianto multimediale, in grado di connettersi a internet e di riprodurre nell’ampio schermo (7”) al centro della plancia la “schermata” del telefonino, è compreso nel prezzo della Elegance e, per la Elegance Navi include pure il navigatore. Quest'ultimo è di serie per la Executive, insieme ai cerchi in lega di 17” (di 16” per le altre), al tetto apribile in cristallo e alla videocamera posteriore.
Divano più pratico che comodo
L’interno della Honda HR-V ha un aspetto sportivo, è realizzato con apprezzabile cura (morbida la fascia in finta pelle che attraversa la plancia) ed è spazioso. Fra i dettagli più riusciti spiccano lo schermo a sfioramento nella parte bassa della consolle, attraverso cui si comanda il climatizzatore automatico, e la corta leva del cambio, sopraelevata sul massiccio tunnel fra i sedili. Sotto, questo c’è un piccolo vano con le prese Aux e Usb che, però, risultano poco accessibili. Da rivedere anche le tasche nelle porte (sia davanti sia dietro), davvero minuscole. Nonostante lo spazio abbondante, chi siede al centro del divano della Honda HR-V non è comodo: il cuscino è rialzato e duro. In compenso il divano ha lo schienale reclinabile all’indietro (due posizioni) e le originali sedute sollevabili (come nella Civic) per caricare oggetti alti. Questa soluzione incrementa la già generosa capacità del baule e, se occorre, oltre al divano si può ripiegare lo schienale del sedile per il passeggero anteriore. A proposito di sedili, sono duri ma abbastanza comodi: peccato che la regolazione dello schienale, a scatti, sia poco precisa.
Ok il cambio
La solidità delle sospensioni (non sempre puntuali nell’assorbire le buche) della Honda HR-V e la buona manovrabilità del cambio (breve e precisa la corsa della leva) non deluderanno gli sportivi (sicura la tenuta di strada). Non male anche lo sterzo, leggero e abbastanza diretto, mentre i freni si sono dimostrati resistenti. In rapporto alla cilindrata, il 1.6 turbodiesel è piuttosto potente, ma i suoi 120 cavalli non possono imprimere grandi accelerazioni: tuttavia non sono pigri e, oltre i 1700 giri, spingono bene. Nei viaggi autostradali a 130 km/h si apprezza l’efficace insonorizzazione dell’abitacolo e, nei curvoni presi ad alta velocità, la Honda HR-V si mantiene stabile (pur con pneumatici non molto grandi, 215/60 R 16). Il consumo rilevato dal computer di bordo nel test su strade extraurbane è nella media: 14 km/l.
Secondo noi
Pregi
> Cambio. Ha una manovrabilità da sportiva.
> Capacità di carico. Il baule è capiente e l’auto offre varie soluzioni per implementarne la capacità.
> Dotazione di sicurezza. Sono molti i sistemi di aiuto alla guida.
Difetti
> Divano. Non è adatto per tre: la seduta al centro è scomoda.
> Sospensioni. Non sempre assorbono efficacemente le sconnessioni.
> Tasche. Quelle nelle porte sono piccole.