Un pizzico di grinta
Più lunga di 10 centimetri rispetto al modello che sostituisce, la nuova
Honda Jazz ne riprende la forma da piccola monovolume, con la coda tronca e il muso sfuggente, ma ha più personalità. La fiancata è contraddistinta da una doppia nervatura e le ampie le prese d’aria anteriori e posteriori danno un tocco di grinta alla carrozzeria. I fari, più sottili, sono raccordati nella mascherina di colore nero lucido, formando un profilo a “V”.
Più spaziosa e tecnologica
L'abitacolo della Honda Jazz, ricco di vani e portabottiglie (nelle tasche delle porte anteriori e nel tunnel), è decisamente più curato rispetto al passato: specie nella versione Elegance, oggetto del test, in cui le plastiche della plancia, nella zona di fronte al passeggero anteriore, sono morbide, e il volante e il pomello del cambio sono rivestiti in pelle. Tuttavia, stona la gossa vite a vista per fissare i pannelli delle portiere anteriori. Il sistema multimediale Honda Connect, con schermo di 7” sensibile al tatto (le versioni più economiche, Comfort e Trend, hanno lo schermo di 5’’) consente l’accesso a internet e la gestione di applicazioni dedicate e del navigatore (che costa 650 euro). Da segnalare inoltre che gli smartphone possono dialogare con i sistemi di bordo grazie all'interfaccia Mirrorlink e alle connessioni Usb e Bluetooth. Sotto lo schermo, i comandi a sfioramanto (invisibili a motore spento) dell’impianto di climatizzazione automatico. Il serbatoio, posizionato (come nella vecchia Jazz) sotto ai sedili anteriori, lascia ampio spazio nella zona posteriore, sia per i passeggeri (che beneficiano anche dell'allungamento del passo di 3 cm) che per i bagagli: la seduta posteriore (frazionata in due parti) si può sollevare facilmente, facendo posto così a oggetti alti e stretti. Ma c’è anche la possibilità di reclinare di 180 gradi lo schienale dei sedili anteriori, formando un piano piatto. Se, però, da un lato, le poltrone anteriori consentono una grande versatilità, dall’altro ci hanno convinto poco per due aspetti: hanno una scarsa profilatura laterale e la seduta è piuttosto corta.
Guida piacevole, sopra i 4000 giri
Anche sotto l’aspetto della guidabilità, netti i miglioramenti rispetto alla precedente Honda Jazz. La maggior rigidità strutturale del telaio, che fa largo uso di acciai ad alta resistenza, e le nuove sospensioni hanno portato buoni risultati: la vettura affronta le curve in sicurezza e senza coricarsi troppo, potendo contare anche sul nuovo servosterzo elettrico, più preciso. Il motore 1.3 da 102 CV, che ha preso il posto del 1.2 e del 1.4, sfodera una bella grinta sopra i 4000 giri (i 190 km/h dichiarati di velocità massima e gli 11,2 secondi “ufficiali” per passare da 0 a 100 km/h sembrano alla portata dell’auto), ma sotto questa soglia è pigro nel salire di giri: nell’uso normale, nei sorpassi si avverte una certa pigrizia, che obbliga molto spesso a scalare marcia. In ogni caso, i consumi rimangono sempre bassi: nonostante la guida sportive, alla fine del test il computer indicava 16 km/l (la casa promette invece 22 km/l in media). Buono pure il lavoro di insonorizzazione, per il propulsore ma anche contro il rumore di rotolamento delle gomme. Valido il cambio manuale a sei marce (in alternativa, c’è l’automatico a variazione continua di rapporto), che consente un utilizzo sportivo senza impuntamenti della leva.
Sicurezza curata
La vettura giapponese ha una dotazione di sicurezza notevole per la categoria: offre di serie, anche nelle versioni “base”, il City-Brake Active che, fino a 32 km/h, frena da solo la vettura per evitare urti. La Elegance, che abbiamo guidato, include anche sistemi di aiuto alla guida: l’avviso per i cambi di corsia involontari, il limitatore “intelligente” che adegua la velocità dell’auto ai limiti dalla segnaletica e il dispositivo che rileva il rischio di collisione con i veicoli che precedono, segnalando il pericolo con segnali acustici e visivi.
Secondo noi
PREGI
> Abitabilità. Tra le vetture attorno ai quattro metri di lunghezza, è una delle più spaziose.
> Guida. L’auto è maneggevole, tiene bene la strada e ha un buon cambio.
> Versatilità. L’abitacolo si può “configurare” a piacimento, sollevando le sedute del divano o reclinando a 180 gradi lo schienale dei sedili anteriori .
DIFETTI
> Dettagli. Viti a vista per il fissaggio dei pannelli delle porte anteriori.
> Ripresa. Il motore è poco brillante al di sotto dei 4000 giri.
> Sedili. Le poltrone anteriori hanno la seduta corta e contengono poco il corpo.