La versione famigliare della i30 (qui il primo contatto della berlina) è da poco entrata in listino ma le consegne non inizieranno che a settembre. Rispetto alla cinque porte da cui deriva, la nuova i30 Wagon è più lunga di 19 centimetri. Al contrario, rispetto alla famigliare che sostituisce, è più corta di un centimetro ma, a dispetto di ciò, il baule è aumentato notevolmente: ora ha una capienza di 528 litri (113 in più), che salgono a 1642 (247 più di prima) ripiegando il divano. Rispetto alla berlina, la nuova Hyundai costa 850 euro in più e ne condivide gli allestimenti e i motori; questi ultimi sono i benzina 1.4 da 99 CV e il 1.6 da 120 o 135 cavalli, e i diesel 1.4 da 90 CV e 1.6 da 110 o 128 cavalli, con quelli più potenti abbinabili al cambio automatico (1.200 euro). Tutte le versioni hanno di serie sei airbag, l’Esp, il climatizzatore, la radio con cd e prese Aux e Usb e i fendinebbia. L’allestimento intermedio Comfort (oggetto di questo nostro primo contatto) aggiunge il vivavoce Bluetooth, i comandi audio al volante, gli alzacristallo elettrici posteriori, gli specchietti esterni ripiegabili elettricamente e con indicatore di direzione integrato e il volante e il pomello del cambio rivestiti in pelle. I sensori di parcheggio anteriori e posteriori e il “clima” automatico sono riservati alla ricca Style, ma per averli nella equilibrata Comfort basta spendere 800 euro per il pacchetto Advanced (che aggiunge pure i cerchi in lega di 16 pollici e la fascia parasole sul parabrezza).
Con la berlina, la Hyundai i30 Wagon condivide non solo cinque anni di garanzia a chilometraggio illimitato (più altrettanti di soccorso stradale e di controlli gratuiti), ma anche lo spazioso abitacolo (dietro, tre persone non stanno affatto scomode). L’interno, però, eredita anche i difetti da quello della berlina: benché le finiture approssimative, tipiche delle auto coreane di una decina di anni fa, nella i30 siano solo un ricordo, alcuni dettagli non convincono del tutto. Per esempio, le plastiche del tunnel paiono sottili e facilmente graffiabili. Poche, invece, le critiche al baule: ampio e dalla forma regolare, ha di serie la presa da 12 V e una retina fermacarico avvolgibile. La soglia di carico è bassa da terra (58 cm) e c’è solo un accenno di scalino fra il battivaligia e il pavimento, sotto al quale c’è un vano diviso in sei scomparti (di varie forme e misure). Se del bagagliaio convincono la profondità (97 cm, che passano a 190 ripiegando il divano) e la larghezza (fra 104 e 137 cm), meno apprezzabile è la sua altezza. Come per la berlina, dal fondo alla cappelliera ci sono giusto 45 cm: due valigie sovrapposte non ci stanno.
Seduti al posto di guida se ne apprezza la regolazione in altezza (di serie) e il fatto che tutti i comandi siano di facile individuazione e sottomano. Il 1.4 è il motore più piccolo per questa Hyundai: poco rumoroso, è fluido nell’erogazione e inizia a spingere già prima dei 2000 giri, ma non è certo vivace. Già col solo guidatore a bordo, per riprendere velocità con una certo brio bisogna scalare una o più marce (il cambio ha innesti morbidi e solo nei passaggi più veloci tende talvolta a impuntarsi), premendo a fondo il pedale dell’acceleratore. D’altra parte, lo si intuisce dai dati dichiarati: secondo la casa, lo 0-100 km/h avviene in 13,5 secondi e si toccano al massimo i 180 km/h. In compenso, la sete dovrebbe essere modesta: il dato di omologazione parla di 15,4 km/l in media. Guidata senza irruenza, la Hyundai i30 Wagon si rivela una confortevole auto da famiglia: le sospensioni piuttosto morbide non trasmettono scossoni nemmeno montando i cerchi maggiorati di 16’’ (presi da soli costano 500 euro) e l’insonorizzazione è piuttosto curata. D’indole fin troppo turistica è infine lo sterzo: nonostante la servoassistenza regolabile su tre livelli, non è il massimo della precisione e ha una consistenza un po’ gommosa.
PREGI
> Baule. È ampio (supera anche quello di alcune vetture di categoria superiore) e di forma regolare; inoltre, dispone di un vano supplementare diviso in sei scomparti.
> Comfort. L’abitacolo è spazioso anche dietro, le sospensioni assorbono efficacemente le irregolarità dell’asfalto e l’insonorizzazione è abbastanza curata: la i30 Wagon è un’auto che non affatica neppure nei lunghi viaggi.
> Dotazione. Con meno di 18.000 euro ci si porta a casa una capiente famigliare, curata e per nulla povera: per la sicurezza c’è tutto il necessario ed eventuali accessori hanno un prezzo non eccessivo (specie se presi in pacchetto).
DIFETTI
> Plastiche. In un contesto generalmente curato, stonano certe plastiche dall’aspetto un po’ trascurato, come quelle del tunnel centrale.
> Ripresa. Il 1.4 è tutto fuorché vigoroso: anche a vettura scarica, si guadagna velocità con poco brio...
> Sterzo. Nonostante il sistema Flex Steer (che permette di regolare su tre livelli la servoassistenza), lo sterzo ha una risposta gommosa: fa capire poco che cosa fanno le ruote anteriori.
Cilindrata cm3 | 1396 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 73 (99)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 137/4200 |
Emissione di CO2 grammi/km | 145 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 449/178/150 |
Passo cm | 265 |
Peso in ordine di marcia kg | n.d. |
Capacità bagagliaio litri | 528/1642 |
Pneumatici (di serie) | 195/65 R 15 |