La terza generazione dell’originale compatta coreana (è lunga 420 cm) arriverà in Europa solo in versione elettrica, denominata Kia e-Soul. Due le versioni: la Mid Range (136 CV, 39,2kWh di batterie e 276 km di autonomia dichiarata) e la più potente Long Range, con 204 CV, 64 kWh e ben 452 km di autonomia dichiarata. Entrambe hanno una generosa coppia di 395 Nm ma prestazioni diverse: secondo la casa, la meno “cavallata” scatta da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi e tocca i 155 chilometri orari. Per la versione da 204 CV del nostro test le prestazioni migliorano rispettivamente a 7,9 secondi e 167 km/h. Due gli allestimenti: Style (con sedili e volante riscaldabili, fari full led, sistema multimediale con schermo di 10,25’’, climatizzatore automatico, sensori di distanza posteriori, frenata automatica d’emergenza e cruise control adattativo) ed Energy (aggiunge i sedili in pelle ventilati e a regolazione elettrica, i sensori di parcheggio anteriore, l’head-up display, il monitoraggio dell’angolo cieco e del traffico che arriva perpendicolarmente in retromarcia, oltre agli inserti in plastica nera su passaruota e paraurti). I prezzi (al momento indicativi) partono da 39.500 euro per la Mid Range Style, con il passaggio alla Long Range che richiederà non meno di 4.000 euro. Per tutte, la garanzia è di 7 anni o 150.000 km e copre anche la parte elettrica.
In rapporto alla lunghezza l’abitabilità è elevata: merito della carrozzeria squadrata, che permette alla Kia e-Soul di offrire anche a quattro “spilungoni” agio per testa e gambe. Meno favorevole la capacità del baule, che anche a causa del subwoofer dell’Hi-Fi (di serie) sulla parete destra, è di appena 315 litri. In più, il piano di carico è ad altezza variabile e l’intero doppiofondo è occupato dai cavi di ricarica (l’auto ha sul frontale una presa CCS Combo 2, ovvero quella “europea” collegabile a colonnine in corrente alternata fino a 7,2 kW o in continua fino a 100 kW). Chi è disposto ad accettare 18 cm in più di lunghezza, si orienti sulla “cugina” e-Niro, che ha la medesima meccanica, prestazioni e autonomia persino leggermente migliori, prezzi di poco superiori e un baule di ben 451 litri.
Discrete le finiture della Kia e-Soul, anche se i materiali e la pelle non sono sempre gradevoli al tatto (poco realistiche, in particolare, le plastiche grigie che su alcuni comandi imitano il metallo). Difficile, invece, criticare il rinnovato sistema multimediale, che conserva le qualità (rapidità e facilità di utilizzo) di quello montato sulle altre Kia e aggiunge la connessione al web. Una caratteristica, questa, molto utile per un’elettrica: si può cercare la colonnina di ricarica più vicina o avviare, fermare e pianificare “il pieno” tramite il cellulare. In più, permette di dividere lo schermo in tre aree, per mostrare contemporaneamente altrettante funzioni a scelta. Di serie ci sono le luci sotto i profili delle porte, configurabili nel colore e che “pulsano” al ritmo della musica; dei 10 altoparlanti, curiosamente due sono nella plancia, diretti verso i passaggeri: sono accanto alle bocchette dell’aria (che sono prive dei comandi separati per direzione e portata e si chiudono dirigendo l’aria all’estrema sinistra).
Come ogni elettrica, la Kia e-Soul spinge da subito e in silenzio: due caratteristiche che si apprezzano specialmente in città, mentre in autostrada l’assenza del “rombo” che maschera gli altri suoni fa risaltare fruscii e rumore di rotolamento (comunque contenuti). Ben differenziate fra loro le tre modalità di guida: Eco (con la variante Eco+), Normal e Sport, che variano l’erogazione del motore (la coppia cresce più rapidamente nelle ultime), l’azione del “clima” e l’intensità del recupero dell’energia nei rallentamenti. Quest’ultima si può regolare anche a mano, mediante le palette dietro al volante. In più, c’è una pratica funzione automatica in cui la forza dei rallentamenti viene decisa dall’elettronica basandosi sulla presenza di veicoli davanti (rilevati dal radar del cruise control adattativo) e sulle mappe del navigatore (l’auto, per esempio, ridurrà progressivamente da sola la velocità in prossimità delle rotonde). Abbastanza ben modulabile la frenata, benché a volte si noti l’avvicendamento fra il sistema di recupero dell’energia e le pinze.
PREGI
> Recupero di energia. Comoda la modalità che ne regola automaticamente l’intensità.
> Scatto. Specie in Sport, al semaforo si “balza in avanti” senza ritardi.
> Sistemi di sicurezza. Anche gli aiuti alla guida più evoluti sono di serie.
DIFETTI
> Baule. È poco capiente e il piccolo doppiofondo è già occupato dai cavi di ricarica .
> Bocchette per l’aria. Non hanno il comando separato per la portata: è legato alla direzione.
> Plastiche. Alcune, come quelle che imitano il metallo, sono poco gradevoli al tatto e alla vista.
Motore | |
Tipologia | elettrico trifase |
Potenza massima kW (CV)/giri | 150 (204)/3800-8000 |
Coppia max Nm/giri | 395/0-3600 |
Emissione di CO2 grammi/km | - |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Batteria | |
Tipologia | polimeri di litio |
Capacità kWh | 64 |
Tensione Volt | 356 |
Tempo di ricarica | n.d. |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 167 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 7,9 |
Autonomia (km) | 452 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 420/180/161 |
Passo cm | 260 |
Peso in ordine di marcia kg | 1757 |
Capacità bagagliaio litri | 315/1339 |
Pneumatici (di serie) | 215/55 R17 |